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“Il World Class Manufacturing e le relazioni industriali in Fiat
Chrysler Automobiles”
Rossana Labonia
Oggetto del lavoro
Analisi del “World Class Manufacturing” e del ruolo e delle strategie del sindacato
all’interno del “nuovo” programma organizzativo
La fabbrica Taylor-Fordista
Produzione snella (Melfi)
World Class Manufacturing
Dalla lean production alla fabbrica World Class
Definizione del WCM
Che cos’è il World Class Manufacturing?
“Un nuovo modo di guardare all’organizzazione, un metodologia di miglioramento continuo delle prestazioni della fabbrica, attraverso cui si riescono ad ottenere importanti vantaggi di competitività relativi a qualità, costi e tempi di risposta”
Dalla lean production alla fabbrica World Class
1) Just in Time
2) Autoattivazione
3) Coinvolgimento dei lavoratori
Qualità Totale (Total
Quality Managemen
t)
Programma di
Manutenzione (Total
Productive Maintenance
)
I pilastri del WCM
WCM PILLARS
Prima e dopo l’introduzione del WCM
Prima e dopo l’introduzione del WCM
Gli attori
World Class Manufacturing
Lavoratori
Sindacato
Azienda
Obiettivi e ipotesi della ricerca
1) Qual è il collegamento tra questo nuovo paradigma organizzativo, sperimentato dal 2006 in poi, e le relazioni industriali?
In particolare, il WCM, centrato sul coinvolgimento attivo dei lavoratori, richiede o meno l’intermediazione del sindacato? Quali caratteristiche deve avere (partecipativo o conflittuale)?
HRM vs Relazioni industriali(complementari o alternative)?
3) Esistono ancora dei meccanismi di tipo partecipativo, rappresentato dalle commissioni? Queste funzionano effettivamente o il coinvolgimento del sindacato è solo formale?
2) Qual è il ruolo del sindacato e la sua effettiva partecipazione all’interno dell’azienda?
Trasformazione del ruolo del sindacato
Sindacati?
Sindacati dissenzientiFim – CislUilm - Uil
Fiom - Cgil
Sindacato “conflittuale”
Sindacato “partecipativo”
La visione del management
L’azienda?• Strategia gestionale flessibile
• Riduzione dei livelli gerarchici
• Lavoro in team
• Partecipazione lavoratori
“Sindacato subalterno”
?
Considerazioni metodologiche e strumenti della Ricerca
Interviste
• Alberto Cipriani
(Responsabile della Fim – Cisl)
• Edi Lazzi(Seg. Fiom – Cgil)
• Flavia Aiello(Seg.Provinciale Uilm – Uil)
• Roberto CorteseResponsabile delle relazioni industriali FCA - EMEA
• Luciano Massone(Capo del WCM EMEA Region & WCM Dev. Center VP)
• Pino Di Castri
• Antonella Palumbo
• Giuseppe Buscicchio
• Claudia Di Rosso(Impiegata delle strutture centrali FCA)
Rappresentanti Sindacali
Management Fiat Chrysler Automobiles
Lavoratori Mirafiori
Carrozzeria
Ricerca
“Prima ancora di affrontare gli aspetti più complessi e tecnici, abbiamo affrontato la sicurezza, l’ambiente del posto di lavoro, la pulizia, l’ordine. Abbiamo fatto grossissimi investimenti sull’ergonomia di processo, abbiamo finanziato una cattedra all’università di Torino, lo abbiamo alimentato con contributi e consulenze delle più prestigiose università presenti al mondo e oggi ci alimentiamo dei dottorandi che escono da quel percorso per rivedere il nostro processo per arricchirlo nei contenuti” (Capo WCM)“Il rapporto con il lavoratore è diverso rispetto a quello di ieri, abbiamo ricevuto un milione e mezzo di proposte, l’indicatore di assenteismo è un terzo o un quarto rispetto a quando siamo partiti in questa nuova avventura” (Capo WCM)
“Il lavoro sicuramente diventa più intelligente. Non è più come una volta che ti mettevi lì in catena di montaggio, ti facevi le 8 ore e facevi sempre quello, non eri tenuto a pensare, oggi ci sono delle postazioni in cui puoi compilare un modulo, puoi fare appunto una proposta di miglioramento continuo” (Operaia Mirafiori Carrozzeria)“Delle magliette o dei gadget che da l’azienda, noi non ce ne facciamo niente. Il lavoratore propone delle modifiche dove l’azienda risparmia milioni di euro, il lavoratore ha bisogno di denaro”(Operaio Mirafiori Carrozzeria)
Azienda Lavoratori
Ricerca
“E’ una scelta obbligata, io non credo molto in chi dice che la Fiat con il WCM vuole bypassare il sindacato e avere un rapporto diretto con i lavoratori, semplicemente perché il rapporto diretto con i lavoratori non può non esserci , il WCM è un modo di lavorare che tende ad abbassare i rapporti gerarchici ed avere il direttore che oltre a vestirsi come le persone che lavorano sulle linee, è molto più presente in fabbrica. Questo dal sindacato che vuole essere parte di un progetto, è un salto culturale importante che deve fare” (Responsabile Relazioni industriali).
• “Rivisitazione” della struttura del sindacato
• “Commitment e apprendimento” dei principi del WCM e dei problemi all’interno della fabbrica
• “ Unità sindacale”
Azienda Sindacato
Ricerca
“Approccio duale”
“Individualizzare”con il lavoratore
“L’azienda tende il più delle volte a comunicare piuttosto che a dialogare. Su questo non andiamo molto d’accordo, non ci possono essere solo le difficoltà dell’azienda, che capiamo, ma ci sono anche i lavoratori, su questo facciamo fatica a farlo comprendere” (Segretaria provinciale Uilm-Uil)
“La Fiat sulla carta spinge verso questo sindacato partecipativo ma in realtà non vuole nessun sindacato. La Fiat il sindacato non l’ha mai accettato come un soggetto che magari può avere un punto di vista differente, l’idea è del comando assoluto, mi dispiace dirla così ma è la realtà” (Segretario responsabile Fiom-Cgil)
“Plasmare”il sindacato
Azienda Sindacato
Ricerca
“In alcune stabilimenti funzionano abbastanza, c’è un buon livello di concretezza, purtroppo in molte realtà questo non avviene, per varie ragioni, dipende molte volte dalla cultura sindacale ma anche da quella manageriale, a mio avviso che non considera questi strumenti come qualcosa di utile per gestire le problematiche quotidiane, gli stessi manager preferiscono fare da soli senza coinvolgere i rappresentanti, e questo credo che sia profondamente sbagliato, ma fai conti con una cultura che è quella Fiat, che non ne che abbia mai investito in relazioni sindacali serie, come avviene altrove” (Responsabile Fim-Cisl)
Azienda Sindacato
“Gestione Partecipativa”
Conclusioni
•Miglioramento oggettivo delle condizioni di lavoro
• Un ruolo del sindacato all’interno dell’azienda ancora da definire
• Partecipazione debole o subalterna del sindacato, “non istituzionalizzata” attraverso delle commissioni
• Orientamento verso una gestione “sofisticata”, finalizzata da una parte ad “individualizzare” con il lavoratore e dell’altra a comunicare con il sindacato escludendolo nella gestione delle sue scelte
Grazie dell’ attenzione