Introduzione a Workflow Foundation

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DESCRIPTION

Con il Framework 3.0 esordisce in Windows una nuova infrastruttura che permette agli sviluppatori di creare, grazie ad un designer, una rappresentazione visuale di una logica applicativa. In questa introduzione vedremo come il ruolo di Workflow Foundation sia analogo a quello di un linguaggio che con i suoi statement provvede i mattoncini base per costruire un algoritmo. Una particolare attenzione verrà riposta nel prezioso meccanismo dei servizi del runtime di Workflow Foundation e naturalmente sulle Activity, il mattone fondamentale di questa infrastruttura.

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Q&A

Workflow Foundation

Email: malta@vevy.comBlog: http://blogs.ugidotnet.org/raffaele

MVP Profile: http://mvp.support.microsoft.com/profile/raffaele

Visual Developer Security MVPRaffaele Rialdi, Vevy Europe

Cos'è Worklow Foundation

Risposta istituzionale

• Una delle quattro tecnologie che formano il fx 3.0– WPF, WCF, WF, Cardspace

• Una infrastruttura per modellare la logica di business di una applicazione

• Una tecnologia che permette di gestire un processo secondo un flusso sequenziale (workflow) oppure una macchina a stati (state machine)

• È managed!

Risposta tecnologica

Workflow Foundationè un DSL

10 Print "Hello, world"

HW db 'Hello, world', 0dh, 0ah, 0...mov ah,9mov dx, HWint 21h

class MyApp { static void Main(){ Console.WriteLine("Hello, world"); }}

DSLDomainSpecificLanguage

GPLGenericProgrammingLanguage

I concetti base di Workflow Foundation

• Le istruzioni di questo linguaggio si chiamano Activities• Le Activities sono classi

– Si possono creare custom Activities da zero, per inheritance o composition

• Le Activities sono soggette a diverse validazioni– logica (email) e/o funzionale (collocazione)

• Alle Activities sono abbinabili una UI, un designer e un tema

• Le Activities condizionali valutano delle regole definite nel sistema

Due domini di lavoro preconfezionati di Workflow Foundation

• Workflow sequenziale e Macchine a stati– Logica differente, designer differente– Sono loro stessi delle Activities (composite)

• Workflow sequenziale– rappresenta una sequenza di istruzioni, cicli e condizioni– non è un flowchart classico, non prevede "goto"– designer abbastanza intuitivo

• Macchine a stati– rappresenta la logica che esplicita i possibili stati di un

problema ed il modo in cui avviene la transizione tra gli stati

Sveliamo la fine?

Una possibile architettura

ClientTest(Winform)

ConsoleServiceHost(Console)

SubscriptionService(WCF Service)

SubscriptionWorkflowLibrary(Workflow)

ExternalDataExchange

WindowsService

IISworker process

Asp.netWebApp

WPFClient

Proxy WSDL

Come si usa WF?

Usare Workflow Foundation

• I Workflow hanno bisogno di uno speciale runtime per lavorare

• Scegliere il Processo/AppDomain che hosta il runtime e istanziarlo

• Creare il workflow desiderato• Aggiungere al Runtime i servizi necessari (0+)

– funzionalità addizionali di Workflow• Avviare una o più istanze di workflow• Gestire l'evento di termine del workflow

– opzionale

Applicazione host

Architettura

ActivitiesStructured

Activity Framework

Workflow Runtime

Runtime Services

CustomActivities

Visual Studio Workflow Designer Custom Designers

State Machine Rules

Loader Persistence Threads Transactions Tracking

Validation

Transactions

Compilation Serialization Visualization

Fault Handling Cancellation Compensation

Scheduling Instance Mgmt

Workflow Foundation e Visual Studio

08/04/2023 www.xedotnet.org 13

Gli strumenti forniti da WF

• Un runtime engine– gestisce l'esecuzione, lo stato, il tracking, le update

• I servizi di base– la comunicazione, la persistenza, il tracking, lo scheduling, le transazioni, ...

• Una API managed– permette al developer di interagire con l'engine e i servizi

• Una libreria di Activity base– Classi di Activity usabili "as is" oppure espandibili via ereditarietà o

composition• Un designer integrato con VS2005

– Ogni azione sul designer ha una corrispondente porizione di codice o di markup dichiarativi

• Un debugger integrato con VS2005– Step-by-step debugging sul disegno del workflow

Due modi per scrivere un Workflow

• Descritti in codice– Normali classi derivate da

SequentialWorkflowActivity oppure da StateMachineWorkflowActivity

– Default per il wizard di VS2005– Usa una partial class di C#2.0 / VB.net 2.0

• Espressi in XML– Usano il nuovo XAML– Si aggiunge con Add – New Item di VS2005

XAML e WF

• XAML non è WPF– Esistono diversi formati di XAML:

WPF, WF, XPS, Silverlight, ... ognuno il suo!

• XAML è un linguaggio che permette di rappresentare un grafo di oggetti– I tag XML di XAML sono il risultato della serializzazione degli

oggetti in memoria

• WF usa l’estensione XOML ma il linguaggio è lo stesso

Dependency Properties e Binding

• WF usa in modo estensivo le Dependency Properties– Crea una proprietà statica– La associa alle istanze in un Dictionary statico

• Vantaggi:– Notifica automatica al cambio di valore (ai subscribers)– Binding via ActivityBind– Default values– …

public string Name{

get { return (string)GetValue(NameProperty); }set { SetValue(NameProperty, value); }

}

public static readonly DependencyProperty NameProperty =DependencyProperty.Register("Name", typeof(string), typeof(Add));

Markup e Code Workflow

.NET assembly• ctor definisce

il workflow

Solo Markup“Dichiarativo”

XAML

Mix di Markupe Codice

C#/VB

Solo Codice ApplicationGenerated

XAML C#/VB

XML definiscela struttura logicadel workflow eil flusso di dati

XML definisce ilWorkflowCode-beside la logica restante

Codice crea ilworkflownel costruttore XAML C#/

VB

App crea le Activity

e le serializza

Compilatore Workflowwfc.exe

Compilatore C#/VB

Quando conviene il modello dichiarativo?

• Vantaggi– è xml e quindi modificabile a runtime– è xml e quindi persistibile come risorsa

• dentro un db, in un file, etc.

• Svantaggi– nel file xoml niente dichiarazione di proprietà– nel file xoml niente codice– si risolve usando una partial class (code beside)

Quando conviene il modello dichiarativo?

• Vantaggi– può comunque essere usato con il 'code beside'– è xml e quindi modificabile a runtime– è xml e quindi persistibile come risorsa, dentro un db, in un file, etc.– WorkflowRuntime.CreateWorkflow(XmlReader) salta lo step di

compilazione. La serializzazione di questo risultato è l'unico che comprende l'intero workflow (children compresi)

• Esempio SerializeWF

• Svantaggi– non permette la dichiarazione di proprietà nel file xoml– non permette di scrivere / associare codice dentro il file xoml– in entrambi i casi è possibile risolvere usando una partial class

Workflow sequenziale

• Tramite designer (opzionale) si definisce una sequenza di Activities– Questo passo definisce una nuova classe che rappresenta il workflow

vero e proprio

• Si istanzia il runtime di WF– WorkflowRuntime workflowRuntime = new WorkflowRuntime();

• Si istanzia e si esegue il workflow– WorkflowInstance instance1 =

workflowRuntime.CreateWorkflow( typeof(PersistenzaXoml.Workflow1));

– instance1.Start();

SimpleBinding: dependency property, debugger

Workflow come blackbox

WorkflowRuntime wr = new WorkflowRuntime();wr.StartRuntime();

Dictionary<string, object> parameters = new Dictionary<string, object>();

parameters.Add("FirstName", txtFirstName.Text);parameters.Add("LastName", txtLastName.Text);

WorkflowInstance instance = wr.CreateWorkflow( typeof(MyWF.Workflow1), parameters);

instance.Start();

Parametri in ingresso Parametri in uscita

wr.WorkflowCompleted += OnWfCompleted;

// ...

static void OnWfCompleted(object sender, WorkflowCompletedEventArgs e){ string Status = e.OutputParameters["Status"] as string;

Console.WriteLine("Status is " + Status);}

(prima dell'esecuzione) (al termine dell'esecuzione)

Workflow

Elenco di tutte le proprietàesposte dal nostro workflow

Punti di attenzione

• Il runtime / workflow condividono lo stesso AppDomain dell'applicazione– Un solo runtime per AppDomain

• Con lo scheduler di default ogni istanza di workflow gira in un thread a se stante– necessario per rispettare i tempi e gli eventi definiti nel workflow– complica la comunicazione e la sincronia con l'applicazione host

• Con lo scheduler Manuale gira tutto nel thread da cui è stato instanziato il runtime– ManualWorkflowSchedulerService

• I parametri di ingresso e uscita al workflow sono sempre passati come object

I principali servizi di WF

Workflow e servizi

• I servizi di WF sono pluggabili– questa architettura permette l'espandibilità futura dell'infrastruttura di

Workflow• Alcuni esempi:

– ExternalDataExchangeService (comunicazione tra host e workflow)– WorkflowSchedulerService (scheduler di default)– ManualWorkflowSchedulerService (scheduler su singolo thread)– WorkflowPersistenceService– TrackingService– WorkflowTransactionService– Custom (derivato da WorkflowRuntimeService)– WorkflowCompilerOptionsService– ToolboxService– ......

Persistenza - SqlWorkflowPersistenceService

• Il runtime può scaricare dalla memoria i workflow– in automatico

• sull'evento di Idle entrando in una Delay Activity• al completamento di ActivityExectionContext• al completamento di TransactionScopeActivity• al completamento di una Activity decorata con PersistOnClose

– in manuale, chiamando Unload (blocking) o TryUnload (non blocking)

• I workflow vengono ricaricati in memoria– in automatico, anche come conseguenza di un timer (Delay Activity)– in manuale, chiamando Load o runtime.GetWorkflow(InstanceId)

• Lo stato di persistenza è consistente– È possibile riattivare un workflow anche da un processo differente– È resistente ad un crash/recycle del processo

Persistenza - SqlWorkflowPersistenceService

• Creare un db (o selezionarne uno già pronto)• Eseguire gli script

– C:\WINDOWS\Microsoft.NET\Framework\v3.0\Windows Workflow Foundation\SQL\EN

• Aggiungere il servizio

WorkflowRuntime runtime = new WorkflowRuntime();

NameValueCollection pars = new NameValueCollection();pars.Add("connectionString", ConnectionString);pars.Add("unloadOnIdle", "true");

SqlWorkflowPersistenceService SqlPersistence = new SqlWorkflowPersistenceService(pars);

runtime.AddService(SqlPersistence);

Persistenza

Tracking service

• Permette di registare una sorta di LOG su ciò che accade nell'istanza del nostro workflow– creazione, idle, custom, ...

• Si possono aggiungere annotazioni al log• Si possono eliminare informazioni indesiderate

– TrackingProfile• L'esempio WorkflowMonitor dell'SDK funge da

viewer su qualsiasi workflow leggendo il DB

Tracking - SqlTrackingService

• Creare un db (o selezionarne uno già pronto)• Eseguire gli script

– C:\WINDOWS\Microsoft.NET\Framework\v3.0\Windows Workflow Foundation\SQL\EN

• Aggiungere il servizio

WorkflowRuntime runtime = new WorkflowRuntime();

SqlTrackingService tracking = new SqlTrackingService(CnnStr);

runtime.AddService(tracking);

Tracking – leggere le informazioni

• Non c'è bisogno di fare query sul DB– WF espone un object model!!!

SqlTrackingQuery track = new SqlTrackingQuery(CnnString);SqlTrackingWorkflowInstance WfInstance = null;track.TryGetWorkflow(instanceId, out WfInstance);// ...foreach (ActivityTrackingRecord atr in WfInstance.ActivityEvents){

Console.WriteLine("Status: {0}", atr.ExecutionStatus);Console.WriteLine("Date: {0}", atr.EventDateTime);Console.WriteLine("Name: {0}", atr.QualifiedName);

}// ...

Disp. anche...WorkflowEvents

OppureGetWorkflows(...)

Tracking - Eventi utente

• La classe Activity espone il metodo TrackData• La stringa/blob viene registrata nella tabella

UserEvent• SqlTrackingWorkflowInstance espone anche la

proprietà UserEvents per recuperare queste informazioni

Tracking – Manutenzione DB

• Il DB non è di dimensione infinita

• Sistema 1– Ricreare il DB ... decisamente drastico

• Sistema 2– Partitioning delle informazioni:

• http://blogs.msdn.com/moustafa/archive/2006/03/23/559391.aspx• http://msdn2.microsoft.com/en-us/library/aa349365.aspx

Tracking

ExternalDataExchangeService: Interattività tra workflow e host

Thread 1 Thread 2

ExternalDataExchangeService ds = newExternalDataExchangeService();

_Runtime.AddService(ds);

MyService svc = new MyService();

// informiamo WF del nostro serviziods.AddService(svc);

public class MyService : IMyService

ExternalDataExchangeService è un contenitore dei servizi di comunicazione

Comunicazione con ExternalDataExchangeService

ExternalDataExchangeService: Interattività tra workflow e host

1. Definire una Interfaccia e marcarla con [ExternalDataExchange]– Dichiarare gli eventi per comunicare verso WF

event EventHandler<MyEventArgs> Foo;– Dichiarare metodi per comunicare verso l'host

void FromWorkflow(string Message);

2. Implementare l'interfaccia in una classe– la UI va aggiornata via Invoke

3. Scrivere una classe (marcata con Serializable) che deriva da ExternalDataEventArgs per passare dei parametri

4. Gestire nel workflow i messaggi in ingresso conHandleExternalEventActivity

5. Spedire messaggi verso l'host con CallExternalMethodActivity

6. Nel caso di invocazione parallela di eventi, i parametri possono essere correlati tra loro tramite l'attributo CorrelationParameter

Le Activity

Le Activity

• Sono il "mattoncino" base di WF– System.Workflow.ComponentModel.Activity

• Ci sono tre tipologie di Activity– Basic: semplici nodi di un programma

• SendMail, call WebService, etc. etc.– Composite: contenitori che consentono di

modellare e coordinare le activity base• SequentialActivity. ParallelActivity, ...

– Root: Activity speciali che costituiscono una unità di attivazione

• Microsoft ne fornisce due:– SequentialWorkflowActivity– StateMachineWorkflowActivity

Nozioni base sulle Activity

• Le Activity sono classi:– Proprietà ed eventi sono definite dal suo autore e

programmabili dai workflow che le usano– Espongono metodi that are scritti dal suo autore

ma invocati dal workflow runtime (per esempio 'Execute') o dal designer

– Possono far parte dello stesso assembly in cui è definito il workflow oppure (meglio) redistribuite in assembly a se stanti e riutilizzabili

• Per esempio la code activity …

CAG: Conditioned Activity Group

• Esegue un loop per tutte le Activitycontenute fino a che la UntilConditiondella CAG vale true (con true, termina)

• Ciascuna Activity contenuta riceve una nuova WhenCondition– Se la WhenCondition è usata, l'Activity sarà

eseguita ogni volta che questa vale true– Se non c'è WhenCondition, l'Activity sarà

eseguita solo una volta

• Se non viene specificata una UntilCondition, la CAG termina quando tutte le Activity valutano a false la loro WhenCondition

Replicator Activity

• Esegue n istanze delle Activitycontenute fino a che la UntilConditionvale true (con true, termina)

• Se la UntilCondition viene omessa, leActivity vengono eseguite una volta

• L'esecuzione può essere seriale o parallela (ExecutionType)– Dentro ChildInitialize si popola la collection che determina il numero di

istanze che il replicator creerà– ChildCompleted viene chiamato a conclusione di ciascuna istanza– Completed viene eseguito al termine di tutte le istanze

Gli errori

Tipologie di errori

• Tramite la ThrowActivity• Fallimento di una transazione

– timeout di una transazione atomica– fallimento correlato alla transazione stessa

• Eccezione nel code-beside• Eccezione dell'infrastruttura

– Servizi di persistenza, collegamento con un db– Eccezione di sistema di dotnet

Gestire le eccezioni

• FaultHandlerActivity– Corrisponde allo statement “catch” – Una FaultHandlerActivity per ogni tipo di eccezione

da gestire– Permette di eseguire una sequenza di Activity

• CancellationHandlerActivity – Corrisponde allo statement “finally”

Rules

Le "Rules" (regole)

• Le regole in WF– Permettono di modellare più facilmente la logica– Rendono più semplice la comprensione della

logica del sistema– Permettono di eseguire modifiche in modo

semplice e comprensibile– Sono serializzate in XML

• È possibile cambiare le regole a runtime

Rule / Ruleset editor

RuleSet

• Due dialog usabili anche fuori da WF:– RuleSetDialog– RuleConditionDialog

• Sono in preparazione Dialog ancora più specializzate– Ad esempio BizTalk ha un suo custom editor

Policy Activity

• Applica le regole definite in un RuleSet– Il RuleSet è una collection di regole (Rule)– Logica: If <condizione> Then <Azione1> Else <Azione2>– Ogni Rule ha una priorità (positive o negative).

La più alta viene eseguita per prima. Il default è zero.• Ogni Azione

– può impostare una proprietà, un membro o chiamare un metodo– eseguire un Halt (fermare la policy) o un Update (rivalutare le espressioni)

• Ogni regola– può essere attivata / disattivata (proprietà Active)– ha una proprietà ReevaluationBehavior (che vale Always o Never) che determina

se la regola può essere rivalutata (la regola precedente può aver modificato un membro che fa parte della condizione di questa regola)

– Il Chaining determina la politica di rivalutazione delle condizioni delle regole. Ad esempio Full Chaining implica l'autorivalutazione.

Activity base di "regole"• IfElse: branch classico if/else• While: esegue un loop• Replicator: esegue più volte una stessa Activity• CAG: Condition Activity Group. Esegue delle Activity in modo

condizionale• Policy: esegue delle 'azioni' a fronte delle priorità delle regole

contenute nel ruleset– può impostare una variabile membro o proprietà– chiamare metodi– Halt o Update del ruleset

Le custom Activity

Custom Activities: perché?

• Per costruire in modo visuale ed a blocchi la logica dell'applicazione

• Per scomporre il problema in sottoproblemi• Activity 'esecutive'

– Eseguono codice, query su db, chiamate a WS, etc. etc.

• Activity di 'scambio dati'– Derivando HandleExternalEventActivity– Derivando CallExternalMethodActivity– Tool WCA

Anatomia di una activity

• Definizione. L'insieme di proprietà ed eventi che costituiscono lo stato dell'Activity

• Esecuzione. Il comportamento dell'activity, cioè la "logica"

• Validazione. Le regole per il controllo dei parametri

• Design. La classe che è responsabile del rendering sulla superfice designer

• Toolbox. Il comportamento quando viene inserita nel designer

Activity Component Model• Alle Activity si associano dei componenti tramite attributi• Questi componenti definiscono il comportamento:

– sul designer– per la validazione dei dati– durante la serializzazione (workflow di lunga durata)

Richiesto

Opzionale

[Designer(typeof(MyDesigner))] [Validator(typeof(MyValidator))]public class MyActivity: Activity {...}

Activity

Designer

Validator

SerializerServices

Modello di esecuzione della Activity

È possibile fare l’override di questi metodi• Initialize()• Execute()• Cancel()• Compensate() (se implementa ICompensatableActivity)

Transizioni possibili

ActivityRuntime

Initialized Executing Closed

Canceled Compensating

Esempio: la CodeActivity

// nel workflow ...private void CodeActivity1_ExecuteCode(object sender, EventArgs e){

...}

protected sealed override ActivityExecutionStatus Execute(ActivityExecutionContext ctx){ base.RaiseEvent(CodeActivity.ExecuteCodeEvent, this, EventArgs.Empty);

return ActivityExecutionStatus.Closed;}

Esecuzione di una Composite Activity

Composite Activity

..

..

..

+= OnChildClosed

+= OnChildClosed

Execute()

Status.Closed()

Child Activity

Child Activity

Activity Execution Context

Template Activity

Context Owner Activities

Ad ogni loop viene creato un contestodifferente che consente l'eventuale rollback

Context 1

Context 2

Context 3

Default Workflow Context

Activity e validazione

Validazione

• Ci sono diversi tipi di validazioni:– Validazione dei parametri

• La più usata ovviamente– Validazione della sequenza delle child Activity

• Usata dalle Activity composite– Validazione della posizione del "SetState"

• Usata dalle macchine a stati– Validazione delle CallExternalMethodActivity

• Utile per chi deriva questa classe– Validazione delle HandleExternalEventActivity

• Utile per chi deriva questa classe

ActivityValidator, ActivityCompositeValidator

public class MyValidator : ActivityValidator{ public override ValidationErrorCollection ValidateProperties( ValidationManager manager, object obj) { ValidationErrorCollection errs = new ValidationErrorCollection( base.ValidateProperties(manager, obj)); Activity1 act = obj as Activity1;

if(act.HisName != null && act.HisName.Length == 1) errs.Add(new ValidationError("HisName cannot be 1 char", 1));

return errs; }}

[ActivityValidator(typeof(MyValidator))]public partial class Activity1 : Activity{

...}

logica di validazione

Activity da validare

Quali proprietà validare?

• ValidationOption.None– Nessuna validazione

• ValidationOption.Optional– Sono accettati i null

• ValidationOption.Required– Validazione obbligatoria

[ValidationOption(ValidationOption.Required)]public string EmailAddress{ get {...} set {...}}

Le macchine a stati

Concetti base• È composta da un

insieme di stati

• In ogni stato attende degli eventi

• Abbinato a ciascun evento si avviano delle azioni e/o una transizione ad un nuovo stato

S1 S2 S3

S4

S5

Activity presenti solo nelle macchine a stati

• State: rappresenta uno degli stati in cui può essere la macchina

• StateInitialization: permette diinizializzare un particolare stato

• StateFinalization: permette di disporrele risorse prima che lo stato venga abbandonato

• SetState: esegue la transizione ad un altro stato

(*) eda = Event Driven Activity

Macchine a stati o Workflow sequenziali

• Workflow Sequenziali sono preferibili quando– le possibilità di passare da uno stato all'altro sono

limitate– l'interazione con un essere umano è limitata

• Macchine a stati– c'è una vasta scelta di possibili cambi di stato– ci sono eventi comuni a tutti gli stati che

provocano la transizione allo stesso stato

Macchina a stati

Riflessioni

Performance

• L'infrastruttura di Workflow Foundation fornisce tanti vantaggi ma ha un costo

• Se l'interazione con l'essere umano è alta, il costo in performance di WF diventa indifferente

• Paradossalmente, usare WF per un algoritmo matematico sarebbe terribilmente oneroso– parametri passati per object– uso di reflection

• http://msdn2.microsoft.com/en-us/library/aa973808.aspx

Quale host per Workflow?

Scenario 1: Applicazione Winform / WPF

• Runtime nello stesso AppDomain• DefaultWorkflowSchedulerService ok

– ExchangeDataService deve usare Invoke sulla form• ManualWorkflowSchedulerService sconsigliato

– può bloccare inutilmente la UI

• Scenari di esempio:– Macchina a stati per la gestione della UI– Sequenziale per la business logic

Scenario Asp.net – elementi comuni

• Configurazione

• Runtime parte e si ferma insieme ad Application– Global.asax oppure un HttpModule

<configuration><configSections>

<section name="WorkflowRuntime"type="WorkflowRuntimeSection,System.Workflow.Runtime" />

</configSections> ....

Scenario 2: Asp.net, durata inferiore alla pagina, stesso AppDomain

• DefaultWorkflowSchedulerService sconsigliato– Ciclo di vita della pagina è breve, WF è asincrono– Asp.net ha un set di thread limitato

• ManualWorkflowSchedulerService ok– Pagina e workflow sincroni– 1 thread per ogni istanza di Workflow

Scenario 3: Asp.net, durata superiore alla pagina, stesso AppDomain

• Runtime parte e si ferma insieme ad Application– Global.asax oppure un HttpModule

• DefaultWorkflowSchedulerService – Se l'istanza dei workflow è condivisa tra tutte le

richieste• Usabile solo per poche istanze di workflow• Scenario poco realistico

– Il riciclo + Idle timeout dei worker process– ThreadAbortException sui thread che fanno lavorare

il workflow durante il riciclo o idle timeout (timer, ...)

Scenario 4: Asp.net, Workflow pubblicato come WS

• Conseguenza del "Publish as a web service"– Il Workflow deve essere compilato (no XOML

dinamico)– AppDomain differente– Servizi aggiunti via web.config

• DefaultWorkflowSchedulerService ok• Problemi derivati dal riciclo + Idle timeout dei wp• Poco controllo sul WS

Scenario 5: Workflow hostato manualmente in IIS, espone servizio WCF / WS

• Come scenario 4 ma ...– Richiede pubblicazione manuale– Molto più versatile (controllo completo)– Consente Workflow dinamici (XOML)

• Uso di HandleExternalEvent al posto delle WS Activities– Migliore riuso del Workflow!

• Posso usare WCF– Scelta migliore e più semplice rispetto al WS

• Problemi derivati dal riciclo + Idle timeout dei wp

Scenario 6: Workflow hostato in WinService, espone servizio WCF

• Richiede più codice– Ma lo scheletro è standard– Orcas ci aiuta molto nell'integrazione con WCF

(questa è la strada giusta)• Non beneficiamo dell'Health Management di IIS

Una possibile architettura

ClientTest(Winform)

ConsoleServiceHost(Console)

SubscriptionService(WCF Service)

SubscriptionWorkflowLibrary(Workflow)

ExternalDataExchangeWSDL

WindowsService

IISworker process

Asp.netWebApp

WPFClient

Novità in Orcas

Integrazione WCF + WF

• Si può esporre WF direttamente come servizio• Non sono più necessarie HandleExternEvent e

CallExternalMethod tra WCF e WF• Una montagna di codice in meno

• Il binding speciale wsHttpContextBinding consente di indirizzare uno specifico servizio– Utile ad esempio per indirizzare alla chiamata WCF l'ID del

Workflow già attivo all'interno del servizio– Analogo del Correlation Token

Scenario semplificato

Asp.netHost

WCF

RichClient

Servizi WCF che espongono Workflow

• Supportati i workflow che durano di più della chiamata WCF• Il contratto WCF viene gestito con 1+ ReceiveActivity

– Le sue child activity vengono chiamate prima del termine del metodo del servizio

• Scambio dati: one-way e request-response• Supportati gli scenari: workflow-first o contract-first

Workflow che usano servizi WCF

• SendActivity invoca un servizio WCF

WCFSendActivity

DurableService

• Decorando un metodo di un servizio del Workflow con [DurableServiceAttribute] il suo stato viene persistito al termine dell'esecuzione– Provider SQL pronto all'uso– Ottima soluzione anche per WCF senza WF

Host di Servizi

• WCFWorkflowServiceHost (che deriva da ServiceHost) gestisce l'hosting del servizio con Workflow

• Visual Studio Orcas provvede l'auto-hosting!!!

WorkflowServiceHost wsh = new WorkflowServiceHost(typeof(MyWorkflow));wsh.Open();Console.WriteLine("Press <Enter> to Exit");Console.ReadLine();wsh.Close();

SOA, SOA, SOA

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