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Sono circa 30 milioni gli italiani che in questo periodo sono im-impegnati a raccogliere i docu-menti che necessitano per la di-chiarazione dei redditi. Sono, è vero, esentati a presen-tarla tutti i dipendenti ed i pensio-nati per i quali l’imposta da paga-re viene trattenuta mensilmente direttamente dal datore di lavoro o dall’ente previdenziale nel ca-so dei pensionati . Fino all’anno scorso molti, spe-cialmente anziani, non l’hanno presentata per non aver conser-vato scontrini, fatture e tutti i do-cumenti che certificano le spese sostenute e per le quali e’ previ-sto un parziale rimborso. Le spese sanitarie, giusto per fare un esempio, che il capofa-miglia ha sostenuto per se stes-so e per tutti i familiari a carico, vengono detratte dalle imposte dovute per il 19%. La grossa novità di quest’anno è che nel 730 precompilato sa-ranno riportate anche le spese sanitarie sostenute dal contribu-ente nell’anno 2015 e le spese che comportano una detrazione fiscale.
Spese sanitarie Tutto ciò sarà possibile se, così come impone la legge, i medici, le farmacie, e tutte le strutture pubbliche e quelle private accre-ditate con il servizio sanitario nazionale invieranno entro metà febbraio al sistema tessera sanitaria i dati relative alle spe-se sanitarie effettuate dal contri-buente nel 2015. Purtroppo i dati riguarderanno soltanto le spese per le quali sono state emesse fatture o scontrini fiscali. Il contribuente può comunque ag-giungere le spese per medicinali da banco se in possesso di rela-tive ricevute.
Detrazioni Entro il 29 febbraio le banche, le assicurazioni e tutti gli altri enti interessati devono trasmettere all’anagrafe tributaria i dati ne-cessari per consentire le detra-zioni fiscali che il cittadino può usufruire e che riguardano le spese universitarie, le spese funebri, le spese per ristruttu-razioni etc. www.agenziaentrate.gov.it A partire dal 15 aprile l’agenzia delle entrate mette a disposizio-
ne dei contribuenti il 730 pre-compilato con le stesse modalità dell’anno scorso. In pratica il do-cumento può essere scaricato d i r e t t a m e n t e d a l s i t o dell’agenzia, a cui si accede solo se in possesso di pin e password, oppure attraverso il portale dell’INPS. A partire dal 2 maggio è possibile online cor-reggere i dati non corretti o ag-giungere dati incomplet i. L’agenzia delle entrate provve-derà a mandare un 730 modifi-cato. Il 7 luglio, infine, è il termi-ne ultimo per la trasmissione del documento all’agenzia.
Riflessione Poichè il 730 di quest’anno pre-senta novità significative è pro-babile che contenga inesattezze od errori. A coloro che hanno difficoltà ad usare il computer, consiglio di rivolgersi ad un CAF o ad professionista abilitato. Ricordo che i documenti neces-sari da portare al CAF sono: Cud 2015 730 2015 Stato di famiglia e codici fisca-li dei familiari a carico Fatture e scontrini.
Dichiarazione dei redditi 730 precompilato 2016
di Gennaro Ferraris
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Il 10 febbraio scorso, l'OCSE ha pubblicato il report 'Low-Performing Students. Why They Fall Behind and How To Help Them Succeed'. E' un'analisi statistica secondaria sui dati OCSE-PISA orientata a trovare la cause di insuccesso scolas-tico dei quindicenni. Al report è allegata una nota sull'Italia con suggerimenti ai decisori politici su come limitare i danni economici causati dalla grave situazione formativa. In-fatti il report dichiara che '...quando una percentuale ele-vata di popolazione non raggi-unge le competenze di base, viene compromesso lo sviluppo economico nazionale a lungo termine'. In Italia i low-performers in Matematica sono il 25% (media OCSE 23%). Il dato è drammatico in quanto nel campione analizzato ci sono Paesi come il Messico (55% di low-performers), il Cile (52%), la Turchia (43%) e la Grecia (37%). Come sorpresa triste-mente consolatoria vediamo
peggio dell'Italia anche Israele (34%) e Svezia (28%), a di-mostrazione sia di quanto vadano sfatati alcuni pregiudizi, sia di quanto pesino elementi come la diversa origine etnica e l'alto tasso di immigrazione. Fra le cause predominanti ital-iane l'OCSE individua:
l'abitudine a saltare lezioni per evitare valutazioni negative; il 59% di ragazzi italiani as-senteisti si colloca al secondo posto mondiale dopo l'Argentina (media OCSE 23%),
lo svantaggio socio-economico:
il 38% dei low-performer italiani provengono da classi svantag-giate (12% da classi medie),
l'appartenenza a Istituti professionali del 34% dei low-performers (15% nei Licei),
la mancanza di pres-sione familiare favorevole
allo studio: 33% in Italia (media OCSE 11%). Anche ricono-scendo i miglioramenti italiani degli ultimi anni, l'OCSE sotto-linea l'urgenza di fare di questa riduzione un obiettivo nazionale al top dell'agenda politica. In particolare viene suggerito all'Italia di: migliorare gli ambi-enti di apprendimento scolastico e intervenire nel recupero sco-lastico fin dalla prima età, in-coraggiando i l supporto famigliare per indurre i ragazzi a sfruttare le occasioni di migliora-mento, individuare preco-cemente i low-performers e costruire strategie personaliz-zate di recupero, sostenendo economicamente sia le scuole con numerosi studenti deboli sia le loro famiglie, migliorare i pro-getti di sostegno per immigrati, minoranze linguistiche e stu-denti di origine rurale, super-ando gli stereotipi di genere e sostenendo le famiglie mono-genitoriali.
Alfonso Buonagura
OCSE: il 25% degli studenti italiani non impara quasi nulla
di Alfonso Buonagura
Pubblichiamo il Report “Low-Performing Students”
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Dall'11 febbraio al 31 marzo 2016 la Stazione Zoologica An-ton Dohrn propone un percorso di riflessione articolato in cinque tematiche, che hanno lo scopo di rappresentare alcune tappe dell’evoluzione del rapporto dell’uomo con l’immagine: il vi-sibile, l’invisibile, il materiale, il movimento e il digitale. Il percorso che comincia con la rappresentazione di una realtà visibile, che pone una riflessio-ne sull'uso delle immagini per-cepite, non solo attraverso i no-stri sensi, intende anche indica-re attraverso l'esposizione di strumenti inventati, come lenti di ingrandimento, telescopi, mi-croscopi ecc... come l'uomo sia riuscito ad osservare ciò che è invisibile ad occhio nudo. Con
la terza tappa invece, si inten-de specificare il modo con cui attraverso l'invenzione della fotografia, è stato possibile catturare un'immagine materia-le e, ancora, attraverso stru-menti cinematografici, come cineprese e proiettori, si ricorda come si è arrivati a rappresen-tare addirittura il movimento. La parte finale di tale percorso inoltre ci proietta verso un'im-
magine digitale che, accanto alle sue immense potenzialità di produzione, ci pone di fronte alla ricerca di nuovi modi e stru-menti con cui conservarne, co-me indica il titolo della mostra, "la magia e la memoria". La mostra, visibile dal lunedì al
venerdì dalle ore 11:00 alle ore
17:00, è arricchita dalla sugge-
stiva serie fotografica intitola-
ta "Il battito del tempo" della
fotografa Ivana Boris; fotografa
che ha provato a studiare in
modo sperimentale il movi-
mento, creando una sequenza
fotografica col desiderio di rap-
presentare l’incontro tra magia
e movimento della natura.
Anna Castagnola
La magia e la memoria dell'immagine
“Sport è benessere” è il no-me del progetto iniziato sul finire dello scorso anno presso il Centro Ester e ri-volto, in particolare, ai bam-bini della zona orientale di Napoli, con l’intento di ren-derlo accessibile a chi ne ha più bisogno, per favorire una vita migliore, anche attraver-so la pratica dello sport.
Il progetto realizzato da
“Sport Senza Frontiere
Onlus” è presente in Italia, a Roma, Milano e Napoli, per l’appunto, ma è di respiro internazionale in quanto coinvolge anche i bambini di Buenos Aires, in Argentina. Attraverso il sostegno di
Fondazione con il Sud e di Enel Cuore, il progetto pre-vede, da un canto, una cam-pagna di educazione e pre-venzione sanitaria, focaliz-zata in particolare sulla nu-trizione e sullo stile di vita, dall’altro, percorsi sportivi p e r b a m b i n i s o c i o -economicamente in difficoltà sotto la guida di uno staff di operatori qualificati. I minori sono individuati attraverso le realtà che operano sul ter-ritorio, i centri di aggrega-zione giovanile e le scuole, elementari e medie. Lo sport, da sempre, ha in sé valori che possono essere condivisi largamente, indi-pendentemente dalla cultura di appartenenza e comuni-cati proprio mediante la pra-tica sportiva: solidarietà, lealtà, impegno, reciproco
aiuto. In questo senso è, ne-gli intenti di “Sport Senza Frontiere”, uno strumento privilegiato diretto alla for-mazione della persona e, dunque come tale, un diritto per tutti, bambini e adole-scenti. Non a caso il progetto è sta-to accolto presso il Centro Ester che da sempre, sin dalla sua fondazione, ha sempre avuto a cuore i gio-vani e la loro crescita e dove tante generazioni di bambi-ni, sin dal lontano 1979, han-no praticato sport al Centro e nel Centro hanno trovato opportunità di crescita, di amicizia e relazioni persona-li belle e liete.
Valeria Leo
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Anfore di terracotta
Signore, siamo come anfore di terracotta, arsa nella fornace di questa vita che nei fallimenti e nelle miserie che affrontiamo ogni giorno nel lavoro, nella scuola, nelle fami-glie, ci ha resi duri, sordi e freddi ai bi-sogni di chi non ce la fa più a tira-re avanti. Siamo un ammasso di cocci tenuti insieme dall'orgoglio e dal potere di pochi, dall'arroganza di coloro che dai piani alti o da dietro una scrivania decidono le sorti di madri, padri e figli. Cosa ne abbiamo fatto della tenerezza dei nonni, dell'amore delle madri, del coraggio dei padri e del rispetto dei figli? Dove sono l'onestà del datore di lavoro e il sacrificio del lavoratore che suda il suo salario? Quale logica segue oggi il politico e quale dio adora il tuo popolo di-sperso nel mondo? Siamo anfore vuote. Abbiamo bisogno di riempirci di Te per invocare il pane quotidiano. La nostra "vuotezza" diventi in questo cammino di Quaresima "capacità". Capacità di lasciarci intenerire dal-la tua misericordia di accogliere il giovedì Santo l'ac-qua del tuo servizio, il venerdì Santo il tuo sangue, il giorno di resurrezione il grano che loda il Tuo nome in un'alba che non conosca tra-monto.
Massimo Ricchiari
Con il cammino di quaresi-ma, improntato sulla gioia, la comunità del Centro Ester dà inizio anche ad un percorso di eventi per festeggiare il giubileo sacerdotale di Mons. Adolfo Russo, che si celebre-rà nel mese di luglio. Camminare verso la gioia è un’utopia? O forse una scelta incomprensibile ai più? E che cos’è questa gioia ver-so cui il Centro ha scelto di incamminarsi? Di certo non sarà la ricerca di situazioni di allegria o confusione che al-lontanano e confondono il senso vero della vita. Quel senso fatto di concretezza, di incontri, di sorrisi, di sguardi profondi ed eloquenti, di pas-si sincronici, di amicizie vis-sute, di dolori condivisi. Qualcuno ha affermato che la gioia non è una stazione ver-so la quale viaggiare, ma il modo di viaggiare. Ci incam-miniamo, quindi, su strade dove si incontra tanta gente, dove la vita pullula e chiede di essere vissuta insieme, alla ricerca dell’amore e del-
la benevolenza che rendono meno ostici e sospettosi i no-stri rapporti verso l’altro. Abbiamo bisogno di ricomin-ciare a vivere scoprendo che dietro le nuvole c’è sempre il sereno e il pessimismo non potrà mai portarci alla solu-zione di problemi e alla scel-ta del bene comune. La vita è piena di opportunità che dobbiamo cogliere senza farci condizionare dai tempi e dai luoghi, ma sempre nel rispetto della libertà altrui. Ogni evento ci riserva la pos-sibilità di gioire se in esso intravediamo i l bel lo dell’esistenza e ciò che di buono ed efficiente possiamo trarne. Come comunità del Centro Ester lanciamo una proposta che possa essere vissuta come sfida alla no-stra routine esistenziale ver-so noi stessi e verso gli altri. Rifletteremo su quegli aspet-ti della gioia che molto spes-so dimentichiamo: La gioia è luce, è preghiera, è pazien-za, è perdono, è comprensio-ne, è servizio.
ASSOCIAZIONE
CENTRO ESTER Ente Morale
CENTRO ESTER Reg. Trib. di Napoli n.22 del 30/01/2003
REDAZIONE Direttore Responsabile
Gianluca Veluscek
Grafica Giovanna Pastorino
Geis Management Group
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H o letto da qualche parte che un geni-tore si lamentava perché il suo nipoti-
no frequentava una scuola dove vi era un bambino con complessi comportamentali. Gli altri genitori, unitamente ad alcuni insegnanti, avrebbe-ro preferito che questo bambi-no abbandonasse la scuola o meglio quella classe, in quan-to – a loro dire- rappresenta-va un peso per l’intera scola-resca. E’ vergognoso! A mio mode-sto avviso penso che la scuola sia un diritto fonda-mentale per tutti. Che essa vada disciplinata e regolata meglio è indubbiamente legit-timo, ma è paradossale che, talvolta, proprio coloro che avrebbero più bisogno, spes-so vengono abbandonati o addirittura derisi. Questi soggetti, appunto per la loro delicata situazione, do-vrebbero poter trovare un am-biente il più idoneo ed acco-
gliente possibile. Un ambien-te, insomma, che non ne sot-tolinei le differenze, le diversi-tà, le difficoltà, qualunque es-se siano. Purtroppo, non siamo ancora giunti ad un grado di civiltà e di solidarietà tale per acco-gliere il diverso. Mi pongo, allora, una domanda: - “ma se quel bambino fosse stato mio figlio, mio fratello, come mi sarei comportato?” E la stes-sa domanda la rivolgo a quel genitore che si è lamentava: “Se fosse stato tuo figlio, tuo nipote, l’avresti pensata allo stesso modo?” Sara
C ara Sara, probabil-mente ci dovremmo interrogare tutti, co-me persone e come
membri della comunità a cui apparteniamo, sul fantasma dell’esclusione sociale. Vede-re negli altri “qualcosa che non va” è una strategia che inconsapevolmente si utilizza
per non riconoscere in se stessi delle criticità e delle fra-gilità. Il diverso, l’elemento dissonante, quello che a suo modo si distacca e si differen-zia diventa facilmente oggetto di proiezioni perché, in questo senso, svolge una funzione: quella dell’altro sconosciuto a quanto consideriamo consue-to e rassicurante, e che per questo spaventa. L’inclusione e l’integrazione sociale do-vrebbero essere il presuppo-sto su cui fondare la costru-zione di contesti sani in cui vivere, nei quali la diversità si rivela risorsa e si presta a co-stituire un elemento arric-chente, di confronto e di scambio. Come tu stessa so-stieni, la scuola, in qualità di agente formativo elettivo, do-vrebbe occuparsi di lavorare sull’inclusione cercando di diffondere ed implementare la cultura delle differenze. Que-sto bambino, con i suoi “complessi comportamentali”, si presta ad incarnare il fanta-sma dell’esclusione e della diversità, e sicuramente que-sto ruolo lo incarna nella mi-sura in cui la dinamica di gruppo sottostante necessita di un capro espiatorio che con la sua atipicità salvi la presun-ta normalità altrui. Fino a quando non ci si inter-rogherà, come invece tu fai, su questi fenomeni sociali, il bu l l i smo, l ’esc lus ione , l’emarginazione saranno sempre il sintomo su cui la “normalità” costruisce la sua maschera precaria.
Anna Sara Cutolo
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Alice attraverso lo specchio è una nuova straordinaria avventura cine-matografica targata Walt Disney ba-sata sui personaggi creati dalla pen-na di Lewis Carrol. Il regista James Bobin porterà al cinema la sua per-sonale visione di questo stravagante mondo, in cui la protagonista Alice farà ritorno per salvare il suo amico, il Cappellaio Matto, interpretato da uno stupefacente Jhonny Deep. Oltre al famosissimo attore america-no, ritornano nel cast anche Anne Hathaway (la regina bianca), Mia Wasikowska (Alice) e Helena Bo-nam Carter (la regina rossa). Ver-ranno però introdotti anche nuovi personaggi come Zanik Hightopp, il padre del Cappellaio Matto (interpretato da Rhys Ifans), e il Tempo, una creatura metà umano e metà orologio (interpretata da Sa-cha Baron Cohen). Alla colonna sonora del film parteciperà anche P!nk, la star internazionale vincitrice di tre grammy, scrivendo e incidendo un brano inedito. Il film arriverà nelle sale cinematografiche italiane il gior-no 25 Maggio 2016.
Associazione CENTRO ESTER
Ente Morale ONLUS Presidente Gino Russo
CENTRO ESTER Società Sportiva Dilettantistica
Presidente Ester Russo Via G. Vela n.91 -80147 Napoli
www.centroester.it Info@centroester.it
Info-line Centralino 081.5653111 Fax 081.5653225 Segreteria sanit. 081.5653207 Radiologia 081.5653234 Poliambulatorio 081.5653217 Segreteria calcio 081.5653228 Palazzetto R.Mar. 081.2552315 Ufficio Comunica- zione e Marketing 081.5653250
TRAMA DEL FILM
Alice Kingsleigh (Mia Wasikowska) ha trascorso gli
ultimi anni seguendo le impronte paterne e navigando per il ma-re aperto. Al suo rientro a Londra, si ritrova ad attraversare uno specchio magico che la riporta nel Sottomondo dove incontra nuovamen-te i suoi amici il Bianconiglio, il Brucaliffo, lo Stregatto e il Cap-pellaio Matto (Johnny Depp) che sembra non essere più in sé. Il Cappellaio ha perso la sua Moltezza, così Mirana (Anne Ha-thaway) manda Alice alla ricerca della Chronosphere, un ogget-to metallico dalla forma sferica custodito nella stanza del Grand Clock che regola il trascorrere del tempo. Tornando indietro nel tempo, incontra amici – e nemici – in di-versi momenti della loro vita e inizia una pericolosa corsa per salvare il Cappellaio prima dello scadere del tempo.
Michela Langella
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Prima lezione aperta sulle punte
“Una ballerina senza punte è come una canzone senza melo-dia...Quando sono salita sulle punte ho trovato la mia melodia e ho realizzato il mio sogno più grande... Che fino a poco tempo prima mi sembrava irraggiungi-bile.” Queste sono le parole di Federica Pascale, allieva del 6° corso della scuola Danza Cen-tro Ester, che, qualche settima-na fa, insieme alle sue compa-gne, ha partecipato alla prima lezione aperta sulle punte. La maestra Gerardina Russiello ha illustrato la lezione ai genitori presenti e al termine, tutti insie-me hanno festeggiato questo nuovo traguardo. Fiorella Ca-puto (6° corso) ha detto: ”E’ un
sogno che s i real izza, un’emozione indescrivibile, che nessun altro al mondo può capi-re”. Infatti, solo un ballerino rie-sce a comprendere la gioia che si prova nel danzare sulle pun-te, un traguardo tanto atteso che il dolore ai piedi non è nulla a confronto. “Salire sulle punte mi ha fatto capire ancora di più che la dan-za è la mia unica vera passione e che non avrà mai fine anche nei momenti più difficili”, ha det-to Nadia Maddaluno (6° corso), mentre il pensiero di Giulia Fer-rarelli (6° corso) è stato “Sono trascorsi quasi 8 anni da quan-do provai per la prima volta quel mio amore per la danza e non
ho mai smesso, anche se a vol-te mi costava troppi sacrifici. Finalmente ho indossato le mie desiderate punte ed è stata un'emozione straordinaria e in-descrivibile”. In conclusione, ricordiamo a tutti che il saggio di fine anno si terrà il giorno 14 Giugno 2016 al Teatro Cilea ed, inoltre, faccia-mo un grosso “in bocca al lupo” a tutte le ragazze, con l’augurio che tutti i loro sogni legati alla danza possano realizzarsi. “La strada è ancora lunga, ma percorrerla in punta di piedi sarà fantastico”, parola di Gabriela Pallonetto.
Michela Langella
Il gruppo al primo esordio sulle punte
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S empre forte il
settore Basket il
cui obiettivo, ri-
corda Agostino
Romano, è quello di inte-
grare già attraverso il mini
basket, tutti giovani in un
ambiente molto educativo
e familiare, cercando di
far vivere anche oltre lo
sport il nostro Centro E-
ster.
Tra le squadre abbiamo:
i Pulcini con i bambini nati
tra il 2007 e il 2010 che si
stanno avvicinando allo
sport con gare amichevoli
con altre società amiche;
gli Aquilotti ( 2005-2006)
divisa in due gruppi con la
compartecipazione della
Società Amatori Cercola,
che partecipa al torneo Fe-
derale MiniBasket con un
ottimo entusiasmo e parte-
cipazione anche da parte
dei genitori;
Gli Esordienti, classe
2004,
l'Under 14 che, allenata da
Michele De Micco, sta fa-
cendo un' ottima esperien-
za nel campionato di cate-
goria, ed è un gruppo che
per il futuro potrebbe dare
ottime soddisfazioni.
Anna Castagnola
Frasi celebri Quando ero piccolo, tutti ride-vano di me se dicevo di voler diventare un giocatore di pal-lacanestro professionista…. adesso tocca a me ridere. -
Allen Iverson
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In scena a Riccione i Campionati Italiani di Salvamento
Anche quest’ anno si sono svolti a Riccione, da giovedi 4 a domenica 7 febbraio, i campionati ita-liani di salvamento per categoria. Nonostante i tempi di qualifica, per poter accedere al campiona-to, erano presenti ben 1450 atleti di 101 società, che hanno gareggiato in vasca da 50 metri, divisi in cinque categorie: esordienti, ragazzi, juniores, cadetti e seniores. I nostri esterini qualificati sono ben 11 , di seguito i risultati ottenuti:
Mariano Vincenzo (2000) : RA-GAZZI MASCHI 50M TRASPORTO MANICHI-NO 13 classificato –- 35.89 100 mt MANICHINO PINNE TORPEDO 4 classificato – 59.76 100 mt MANICHINO PINNE 14 classificato – 56.46 200 mt SUPER LIFESAVER 5 classificato – 2’29.55
Ardito Alessandra (2001) : JUNIORES FEMMINE 100 mt MANICHINO PINNE TORPEDO 7 classificata –- 1’06.87 100 mt MANICHINO PINNE 11 classificata – 1’05.38 200 mt SUPER LIFESAVER 32 classificata – 2’59.76
Caputo Valeria (2001) : JU-NIORES FEMMINE 100 mt MANICHINO PINNE
TORPEDO 32 classificata –- 1’12.07 100 mt MANICHINO PINNE 67 classificata – 1’12.69
Raiola Paolo (1998): JUNIO-RES MASCHI 200 mt Nuoto con ostacoli 28 classificato – 2’13.95 100 mt MANICHINO PINNE 30 classificato – 56.27
Di Salvo Guido (1999) : JU-NIORES MASCHI 200 mt SUPER LIFESAVER 45 classificato – 2’42.02 100 mt MANICHINO PINNE TORPEDO 68 classificato – 1’06.72 100 mt MANICHINO PINNE 80 classificato – 1’01.35 Bocchetti Vincenzo (1999) : JUNIORES MASCHI 200 mt SUPER LIFESAVER
23 classificato – 2’34.23 200 mt Nuoto con ostacoli 44 classificato – 2’17.05 50 mt Trasporto manichino 70 classificato - 37.8 100 mt MANICHINO PINNE TORPEDO 19 classificato – 1’01.55
Borriello Lorenza (1998) : CA-DETTI FEMMINE 200 mt SUPER LIFESAVER 12 classificata - 2’42.60 100 mt Percorso misto 14 classificata – 1’24.94 50M TRASPORTO MANICHI-NO 27 classificata –- 43.27 100 mt MANICHINO PINNE TORPEDO 12 classificata – 1’06.92 100 mt MANICHINO PINNE 40 classificato – 1’10.13
Continua a pag. seguente
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Gruppo
del salvamento
Lubrano Chiara (1998) : CA-DETTI FEMMINE 200 mt SUPER LIFESAVER 23 classificata – 2’49.18 50M TRASPORTO MANICHI-NO 16 classificato –- 41.57 100 mt MANICHINO PINNE TORPEDO 17 classificata – 1’08.11
Ardito Mariarosaria (1998) : CADETTI FEMMINE 200 mt SUPER LIFESAVER 9 classificata – 2’39. 84 100 mt MANICHINO PINNE TORPEDO 2 classificata –- 1’02.37 100 mt MANICHINO PINNE 5 classificata – 1’00.88
Bottone Francesca (1999) : CADETTI FEMMINE 100 mt MANICHINO PINNE TORPEDO 50 classificata – 1’12.32
Scognamiglio Domenico : CADETTI MASCHI 200 mt SUPER LIFESAVER 32 classificato – 2’47.15 100 mt MANICHINO PINNE
TORPEDO 18 classificato – 1’00.70 100 mt MANICHINO PINNE 26 classificato – 56.63
Staffetta Juniores Maschi 4x50 ostacoli BOCCHETTI,Vincenzo '99'-DI SALVO,Guido '99'-MARIANO,Vincenzo'00'-RAIOLA,Paolo'98') -- 1'57.0
Staffetta Juniores Maschi 4x25 Manichino (MARIANO,Vincenzo '00' - RAIOLA,Paolo '98' - DI SAL-VO,Guido '99' - BOCCHET-TI,Vincenzo '99') - 1’23.53
Staffetta Juniores maschi 4x50 mista (MARIANO,Vincenzo '00' - RAIOLA,Paolo '98' - DI SAL-VO,Guido '99' - BOCCHET-TI,Vincenzo '99') – 1’41.68
Staffetta Cadetti femmine 4x50 ostacoli LUBRANO,Chiara '98' - BOR-RIELLO,Lorenza '98' - ARDI-TO,Alessandra '01' -
ARDITO,Mariarosaria '98') 1’12.78
Staffetta Cadetti femmine 4x25 Manichino (LUBRANO,Chiara '98' - BOR-RIELLO,Lorenza '98' -ARDITO,Alessandra '01' -ARDITO,Mariarosaria '98') 1’48.25 Si dicono soddisfatti gli alle-natori Giorgio Impradice e Jole Tortora per i risultati ot-tenuti dalla maggior parte dei loro atleti che iniziano ad av-vicinarsi a posizioni di rilievo. La ciliegina sulla torta è l’ e-sterina MariaRosaria Ardito che nella gara 100 mt MANI-CHINO PINNE TORPEDO, fir-ma uno straordinario 1’02.37, conquistando il secondo po-sto sul podio e migliorando il proprio tempo personale. Alla luce dei risultati ottenuti, la nostra società è undicesima nella classifica generale com-prendente 150 società, con la categoria cadetti.
Jole Tortora
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Le Barzellette di Giannino Un negoziante chiede ai suoi clienti: “per favore po-tete uscire fuori?” i clienti chiedono perché e il ne-goziante risponde: “queste due signore vogliono comprare gli occhiali da sole”!
Un signore alla fermata dell’autobus chiede ad un altro: “scusi passa di qui il 28?” l’altro prende l’agenda e la consulta dopo la chiude e dice: “no il 28 sono in ferie”.
Un pittore ha verniciato una panchina. Un passante sta per sedersi. Il pittore dice: “attenzione c’e la ver-nice fresca!” E l’altro risponde: “non preoccuparti ho le mutande di lana!”
Un bambino torna da scuola tutto felice e chiede alla mamma: “mi porti allo zoo”? La mamma rispon-de: “eh no, se ti vogliono vedere che vengano a casa”!
ORIZZONTALI 2. Gabbato, imbrogliato. 8 romano compositore. 10 l’estremo capo del Sudamerica. 12 brano senza con-sonanti. 13 membrana a forma di sacco. 16 le vocali in lizza. 17 i nani tesorieri. 19 monumento religioso dedicato al culto di Buddha. 21 dopo sei e prima di nove. 22 freuler, leggendario ciclista elvetico. 24 era-no 52 nell’antica roma. 25 così è la donna bella. 26 rilascia polizze. 27 prefisso che vale separazione. 28 imposta generale sull’entrata. 30 noto Nino musicista 32 a nullo amato amar perdona… 33 la penisola con Spagna e Portogallo. 34 una stella la cui luminosità aumenta all’improvviso. 46 domani per i latini. 38 la “machine” di Las Vegas. 39 un cantore dell’antichità. VERTICALI 1 divertimento. 2 provincia di Trani. 3 un formaggio. 4 federazione italiana nuoto. 5 dio di Hermopolis. 6 risultato di calcio a reti inviolate. 7 associazione na-zionale atleti azzurri d’Italia. 9 assente, discosto. 11 compromesso, espediente. 14 storica Lamborghini. 15 di Lissa isola dell’Adriatico presso la costa dalma-ta. 18 desiderativo. 20 cessare, compiere. 23 tagliar-si i capelli a zero. 26 un jeremy del cinema. 29 di manoscritto il cui testo sia stato raschiato via. 31 pri-ma di “jour” è un paralume. 32 una lette-ra...incomprensibile. 35 un po’ ollato. 37 alleanza democratica.
Proverbi di febbraio - Chi vuole un buon erbaio semini in Febbraio. - Febbraio nevoso, estate gioioso. - Primavera di febbraio reca sempre qualche guaio. - L'acqua di febbraio è promessa per il granaio.
Il dolce Bunet
INGREDIENTI 300 g di amaretti, 300 g di zucchero, 50 g di cacao amaro, 6 uova intere + 1 tuorlo, 1 l di latte Per il caramello 250 g di zucchero, acqua PREPARAZIONE Frullare gli amaretti, metterli in una ciotola e ag-giungere lo zucchero e il cacao. Amalgamare il tutto con le uova e aggiungere alla fine il latte caldo. Preparare il caramello così: sciogliere in un pentoli-no lo zucchero con un po' d'acqua e lasciare sul fuoco fino a quando diventa color ambra. A questo punto metterlo in uno stampo da plumcake e versa-re sopra la crema al cioccolato preparata prima. Coprire con la stagnola e fare un buco in mezzo per sfiatare. Cuocere il tutto a bagnomaria immer-gendo la forma da plumcake in una teglia più gran-de piena d'acqua e mettere in in forno per 45 minu-ti. A cottura ultimata lasciare intiepidire un po' ( non deve essere freddo) e poi girare il dolce su un piat-to da portata.
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