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COMUNE DI CASAGIOVE
PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE
(PAES)
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Sommario
TERMINOLOGIA ACRONIMI E ABBREVIAZIONI 3 Introduzione Che cose è il PAES? 5 Premessa Sviluppo del Piano 15 1. Analisi del territorio comunale 17 1.1. Inquadramento territoriale 17 1.2. Analisi demografica 18 1.3. Infrastrutture, mobilità e servizi 20 1.4. Contesto paesaggistico, economico e produttivo 21 2. Contesto normativo 22 2.1. Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 22 2.2. Piani territoriali e settoriali 24 3. Aspetti organizzativi e finanziari 27 3.1. Coordinamento, struttura organizzativa e risorse umane dedicate 27 3.2. Budget e Risorse finanziarie 28 3.3. Programmazione delle azioni 29 4. Inventario delle emissioni 30 4.1. Anno di riferimento dell’inventario dell’IBE 30
4.2. Sistema energetico e delle emissioni: l’analisi preliminare 32 4.2.1. Analisi provinciale per vettore energetico 32 4.2.2. Analisi provinciale per settore di attività 34 4.2.3. Stato delle emissioni su base provinciale 35 4.3. Consumi energetici ed emissioni per categorie per Casagiove 37 4.3.1. Edifici, attrezzature/impianti e industrie 37 4.3.2. Trasporti 41 4.3.3. Altro 44 4.4. Consumi energetici ed emissioni: il riepilogo 46
5. Azioni intraprese nel periodo 2009‐2013 52 5.1. Individuazione delle azioni intraprese dall’anno di BEI ad oggi 52 5.1.1. Edifici attrezzature/impianti e industrie 52 5.1.2. Produzione locale di energia elettrica 52 5.1.3. Sensibilizzazione / Comunicazione / Formazione 53 5.2. I risparmi energetici ed emissioni al 2014 54 6. Scenari di Previsione 2010-20 55 7. Azioni di Piano 59 7.1. Obiettivi di riduzione (Schede di Progetto) 60 7.2. Schema operativo 61 8. Monitoraggio delle azioni di Piano 64 8.1. Indicatori e tempistiche 65 9. Sensibilizzazione e pubblicizzazione 68 BIBLIOGRAFIA 71 Allegato – SCHEDE DI PROGETTO
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
TERMINOLOGIA, ACRONIMI E ABBREVIAZIONI
BEI Baseline Emission Inventory
BAU Business as Usual
CE Commissione Europea
CH4 Gas metano
CHP Combined Heat & Power (cogenerazione)
CO2 Anidride Carbonica
EE Energia Elettrica
ESCo Energy Service Company
ETS Emission Trading System
FER Fonti di Energia Rinnovabile
GHG GreenHouse Gas (gas a effetto serra)
IPCC International Panel for Climate Change
LCA Life Cycle Assessment
LED Light‐Emitting Diode
SAP Sodio Alta Pressione
SBP Sodio Bassa Pressione
NOx Ossidi d’azoto
PA Pubblica Amministrazione
PAES Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
PdS Patto dei Sindaci
POR Programma Operativo Regionale
PUC Piano Urbanistico Comunale
FV Fotovoltaico
ST Solare Termico
RSU Rifiuti Solidi Urbani
RD Raccolta Differenziata
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Coordinamento Politico:
Sindaco: Dott. Elpidio Russo
Assessore: Ing. Antonio Terraccia (con delega: Urbanistica, Piani territoriali, Edilizia privata, Lavori
Pubblici, Ambiente, Energia Sostenibile)
Assessore: Sig. Giuseppe Ianniello (Vice Sindaco con delega alla Pubblica Istruzione)
R.U.P. del PAES: Geom. Ubaldo Mingione
Coordinamento e Sviluppo:
Coordinamento Tecnico-Scientifico: prof. Biagio Morrone
Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione della Seconda Università degli
studi di Napoli;
Sviluppato da: prof. Biagio Morrone, ing. Fulvio Trasacco;
Redatto da: ing. Fulvio Trasacco;
Coordinamento delle attività e raccolta ed analisi dei dati comunali:
Dirigente Area Lavori Pubblici e Servizi: Ing. Gianpaolo Parente
Dirigente Area Servizi Finanziari: Dott. Michele Paone
Dirigente Area Affari Generali: Sig. Gaetano Rauso
Geometra Ufficio Comunale: Geom. Ferdinando Menditto
Dipendente Comunale: Sig.na Elvira Stumpo
Hanno collaborato alla raccolta dei dati per le schede edifici: Sig. Luigi Cinotti, Sig. Domenico Notaro
Ha collaborato all’analisi dei dati per la mobilità sostenibile: Geom. Domenico Rossi
Ha collaborato al marketing territoriale: Sig.ra Giulia La Cara
Data di rilascio: 10/12/2014
Revisione: 1.0
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Introduzione
Che cose è il PAES?
Contesto normativo
Il Piano d’Azione per le Energie Sostenibili (PAES) 1 si inserisce in un quadro di politiche europee volte
alla riduzione dei consumi energetici, alla promozione delle rinnovabili, alla riduzione delle emissioni di
CO2, all’introduzione di innovazione tecnologica. Sostenibilità, sicurezza degli approvvigionamenti e
competitività dell’economia, sono i tre obbiettivi cardine che la Commissione UE intende raggiungere,
tutti all’interno del quadro più ampio dello sviluppo sostenibile.
Il quadro normativo internazionale
Nel 1992, a Rio de Janeiro, si riuniva per la prima volta la Conferenza mondiale delle Nazioni Unite
sull’Ambiente e lo Sviluppo, con l’obiettivo di porre all’attenzione mondiale il tema ambientale inteso
come elemento di rilevanza economica e non più fine a sé stesso. Tra i vari documenti approvati in
quest’occasione assumeva particolare rilevanza l’Agenda 21” punto di riferimento fondamentale,
soprattutto per gli enti locali, per l’impegno verso lo sviluppo sostenibile con indicate le linee guida per
affrontare il tema ambiente in tutte le sue sfaccettature.
Nel 1994, con la “Carta di Ålborg”, è stato fatto il primo passo dell’attuazione dell’Agenda 21 locale,
firmata da oltre 300 autorità locali. Durante la “Conferenza europea sulle città sostenibili” sono stati
definiti i principi base per uno sviluppo sostenibile delle città e gli indirizzi per i piani d’azione locali.
Nel 1997 a Kyoto la comunità internazionale si riuniva nuovamente per discutere, in modo specifico,
del tema del riscaldamento globale arrivando alla approvazione della Conferenza delle Parti che consiste
in un atto esecutivo contenente le prime decisioni sulla attuazione di impegni ritenuti più urgenti e
prioritari. Esso impegna i paesi industrializzati e quelli ad economia in transizione (Paesi dell’Est
europeo) a ridurre del 5% entro il 2012 le principali emissioni antropogeniche di 6 gas (anidride
carbonica, metano, protossido di azoto, idrofluorocarburi, perfluorocarburi ed esafluoruro di zolfo),
capaci di alterare l’effetto serra naturale del pianeta. Il Protocollo prevede che la riduzione complessiva
del 5% delle emissioni di anidride carbonica, rispetto al 1990 (anno di riferimento), venga ripartita tra
Paesi dell'Unione Europea, Stati Uniti e Giappone; per gli altri Paesi, il Protocollo prevede invece
stabilizzazioni o aumenti limitati delle emissioni, ad eccezione dei Paesi in via di sviluppo per i quali non
prevede nessun tipo di limitazione. Per l’Unione Europea il protocollo di Kyoto prevede la riduzione
1 http://www.eumayors.eu/index_en.html
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
dell’8% delle emissioni che sono stati tradotte in obiettivi differenziati per i singoli Stati membri. Per
l'Italia, in particolare, è stato stabilito l’obiettivo di riduzione del 6,5% rispetto ai livelli del 1990.
Il Protocollo di Kyoto, entrato in vigore il 16 febbraio 2005 senza l’adesione degli Stati Uniti d’America,
ha visto alcune modifiche in occasione del summit internazionale sullo sviluppo sostenibile, tenutosi a
Johannesburg dal 26 agosto al 4 settembre 2002. A distanza di 20 anni, nel 2012 si è riunito
nuovamente il summit di Rio de Janeiro2 per fare il punto sullo sviluppo sostenibile, sui cambiamenti
intervenuti dal 1992 e sul tema specifico del riscaldamento globale. L’esito del Summit non è apparso
molto confortante, appesantito dalla crisi economica globale. Restano gli impegni per il perseguimento
di una crescita attenta alle persone, con l’introduzione del concetto della green economy, nuovo per il
lessico ONU. Saranno gli obiettivi dal 2015 in poi, fissati nei prossimi anni, il vero banco di prova.
Il quadro normativo europeo
Il trattato di Lisbona (art. 194) pone l’energia al centro dell’attività europea e le conferisce una base
giuridica che le mancava nei precedenti trattati.
Gli strumenti di mercato (essenzialmente imposte, sovvenzioni e sistema di scambio di quote di
emissione di CO2), lo sviluppo delle tecnologie energetiche (in particolare le tecnologie per l'efficienza
energetica e le energie rinnovabili, o le tecnologie a basso contenuto di carbonio) e gli strumenti
finanziari comunitari sostengono concretamente la realizzazione degli obiettivi della politica. L’UE ha
inoltre adottato nel dicembre 2008 una serie di misure il cui obiettivo è ridurre il suo contributo al
riscaldamento del clima e garantire l’approvvigionamento energetico.
Il Libro verde del Marzo 2006 (Una strategia europea per un’energia sostenibile, competitiva e sicura), propone
una strategia energetica per l’Europa che sia volta alla ricerca di un equilibrio fra sviluppo sostenibile,
competitività e sicurezza dell’approvvigionamento ed individua sei settori chiave in cui è necessario
intervenire per affrontare le sfide che si profilano. Il documento propone inoltre di fissare come
obiettivo per l’Europa il risparmio del 20% dei consumi energetici in attuazione del Protocollo di
Kyoto.
Una politica energetica per l’Europa è il titolo della Comunicazione della Commissione europea del gennaio
2007 (COM 2007/1) che consiste in un'analisi strategica della situazione energetica in Europa e che
introduce il pacchetto integrato di misure che istituiscono la politica energetica europea (il cosiddetto
pacchetto "Energia"). La Commissione sottolinea l’importanza della riduzione dei consumi e lo
sviluppo di tecnologie alternative, in particolare le c.d. fonti rinnovabili.
2 2 http://www.earthsummit2012.org/
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Energia per un mondo che cambia: una politica energetica per l’Europa – la necessità di agire è il nome dell’’impegno
sottoscritto dal Consiglio Europeo dell’8-9 Marzo 2007 conosciuto come “la politica 20-20-20”
(riduzione del 20% delle emissioni climalteranti,
miglioramento dell’efficienza energetica del 20%, percentuale di rinnovabili al 20% all’orizzonte
dell’anno 2020) indica la necessità di fissare obiettivi ambiziosi di lungo termine, a cui devono tendere le
politiche di breve e medio termine.
Il 17 dicembre 2008 il Parlamento Europeo ha approvato le 6 risoluzioni legislative che costituiscono il
pacchetto “Energia” dell’UE, con oggetto:
energia prodotta a partire da fonti rinnovabili;
scambio di quote di emissione dei gas a effetto serra;
sforzo condiviso finalizzato alla riduzione delle emissioni di gas a affetto serra;
stoccaggio geologico di CO2;
controllo e riduzione delle emissioni di gas a effetto serra provenienti dai carburanti (trasporto
stradale e navigazione interna);
livelli di prestazione in materia di emissioni delle autovetture nuove.
Il 29 Gennaio 2008, nell’ambito della seconda edizione della Settimana europea dell’energia sostenibile
(EUSEW 2008), la Commissione Europea ha lanciato il Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors),
un’iniziativa per coinvolgere attivamente le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica
ed ambientale. Questa nuova iniziativa, su base volontaria, impegna le città europee a predisporre un
Piano di Azione con l’obiettivo di ridurre di oltre il 20% le proprie emissioni di gas serra attraverso
politiche e misure locali che aumentino il ricorso alle fonti di energia rinnovabile, che migliorino
l’efficienza energetica e attuino programmi ad hoc sul risparmio energetico e l’uso razionale dell’energia.
Nell’ambito di questa iniziativa, la DG TREN ha coinvolto la BEI (Banca Europea degli Investimenti),
per mettere a disposizione le ingenti risorse finanziarie necessarie per investimenti fissi sul patrimonio
dei Comuni, tali da produrre forti riduzioni dei consumi energetici e larga produzione da fonti
rinnovabili. Con la nuova direttiva sull'efficienza energetica 2012/27/Ue, in vigore dal 4 dicembre 2012,
sono stati individuati ulteriori obiettivi di riduzione dei consumi energetici entro il 2020: miglioramento
annuale dell'efficienza del parco immobili pubblico, obiettivi indicativi di riduzione dei consumi
energetici in capo agli Stati membri, maggiore efficienza e risparmi energetici vincolanti per le utility,
obbligo di audit energetico per le grandi imprese, promozione delle ESCo, più informazione ai
consumatori sul consumo di elettricità e gas, promozione della cogenerazione.
La direttiva è stata recepita in Italia con il D.lgs. 102/2014.
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Intanto la Commissione Europea sta lavorando al prossimo obiettivo del 2030 proponendo (COM
(2014)520) del 23.07.2014) la riduzione del 30% dei consumi energetici.
Il quadro normativo italiano
L'Italia ha ratificato il Protocollo di Kyoto attraverso la legge di ratifica del 1 giugno 2002, n. 120, in
cui viene illustrato il relativo Piano nazionale per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra.
L'obiettivo di riduzione per l'Italia è pari al 6,5% rispetto ai livelli del 1990; pertanto, tenendo conto dei
dati registrati al 1990, la quantità di emissioni assegnate all'Italia non potrà eccedere nel periodo 2008-
2012 il valore di 487,1 Mt CO2 eq (valore obiettivo per l'Italia).
A partire dal 2005 sono state messe in atto una serie di misure finalizzate alla riduzione delle emissioni
di gas serra. In particolare si fa riferimento alle misure di incentivazione del fotovoltaico, di
promozione dell’efficienza energetica negli edifici, della cogenerazione e dell’utilizzo dei
biocombustibili nei trasporti, agli incentivi previsti dalla legge finanziaria 2007 ed alle misure di
incentivazione a carattere più strutturale previste dalla legge finanziaria 2008. Meritano inoltre di essere
citati anche i nuovi obiettivi di risparmio energetico negli usi finali recentemente adottati.
Lo strumento messo in atto per definire una risposta organica di adeguamento agli obiettivi è
rappresentato dalla delibera CIPE approvata il 11 dicembre del 2007.
Il PAEE 2014 descrive gli obiettivi di efficienza energetica fissati dall’Italia al 2020, le misure di policy
attivate per il loro raggiungimento e i risultati raggiunti al 2012. In particolare il Piano, la Strategia
Energetica Nazionale (SEN), approvata con il Decreto Interministeriale dell’8 marzo 2013, orienta gli
sforzi del Paese verso un miglioramento sostanziale della competitività del sistema energetico insieme
con la sostenibilità ambientale. In particolare, la SEN si propone di traguardare al 2020 quattro obiettivi
principali:
- riduzione dei costi energetici con l'allineamento dei prezzi ai livelli europei (risparmio sulla bolletta
nazionale di elettricità e gas stimato in circa 9 miliardi di euro l’anno);
- superamento degli obiettivi europei definiti dal Pacchetto europeo Clima-Energia 2020 (riduzione
delle emissioni di GHG del 21% rispetto al 2005, riduzione del 24% dei consumi primari rispetto
all’andamento inerziale e raggiungimento del 19-20% di incidenza dell’energia rinnovabile sui consumi
finali lordi);
- maggiore sicurezza di approvvigionamento, con una riduzione della fattura energetica estera di circa
14 miliardi di euro l’anno;
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
- spinta alla crescita e all'occupazione con l'avvio di investimenti, sia nei settori tradizionali che nella
green economy, per 170-180 miliardi di euro entro il 2020.
Le azioni proposte nella strategia energetica si inseriscono nella definizione di un percorso di
decarbonizzazione al 2050 per l’Italia secondo lo scenario Roadmap 2050 analizzato dalla DG Energia
della Commissione Europea. In termini di obiettivi quantitativi, il programma di promozione
dell’efficienza energetica al 2020 si propone di:
- risparmiare 15,5 Mtep di energia finale annui (20 Mtep di energia primaria), raggiungendo al 2020 un
livello di consumi circa il 24% inferiore rispetto allo scenario di riferimento europeo, basato su
un’evoluzione ‘inerziale’ del sistema (Modello Primes 2008);
- evitare l’emissione di circa 55 milioni di tonnellate di CO2 l’anno;
- risparmiare circa 8 miliardi di euro l’anno di importazioni di combustibili fossili.
Le misure previste dal Piano per raggiungere gli obbiettivi sono:
1. le misure a carattere trasversale come il regime obbligatorio di efficienza energetica dei certificati
bianchi (CB), le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica del parco edilizio e il conto termico;
2. nuove misure previste per il settore dei servizi energetici e quello della misurazione e fatturazione
energetica nonché per gli strumenti di diagnosi e gestione energetica, per la qualificazione e
l’accreditamento degli esperti, e per i programmi di formazione e informazione dei consumatori;
3. efficienza energetica del parco immobiliare nazionale, sia pubblico che privato: sia misure di
promozione dell’efficienza energetica di tipo regolatorio e quelle di incentivazione.
Istituzione del Fondo nazionale per l'efficienza energetica, introdotto nel decreto legislativo di
recepimento della direttiva 2012/27/UE volto a sostenere interventi di efficienza energetica realizzati
dalla Pubblica Amministrazione, le ESCO e le imprese a fronte di interventi di incremento
dell'efficienza energetica su propri immobili, impianti e processi produttivi.
4. Nel Piano sono sinteticamente riportati i risultati dello studio del potenziale di risparmio nel settore
civile, inteso come quel risparmio che si otterrebbe se, nel periodo 2014-2020, fossero realizzati tutti gli
interventi di efficientamento energetico con rapporto costo beneficio favorevole e non già eseguiti,
indipendentemente dalla capacità di spesa dei soggetti esecutori e dalle risorse messe in campo grazie
agli strumenti di promozione dell’efficienza energetica. Lo studio è stato completato con un’attenta
analisi delle principali barriere che potrebbero ostacolare il corretto
svolgimento del previsto piano di riqualificazione degli edifici.
5. Promozione dell’efficienza energetica nei settori dell’industria e dei trasporti. Per il settore industria
viene sinteticamente richiamato il meccanismo dei certificati bianchi che costituisce lo strumento più
importante per il raggiungimento dell’obiettivo di efficienza energetica nel settore, fissato in 5,1 Mtep.
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
In merito al settore dei trasporti sono descritti i risparmi di energia attesi dalle principali
misure/programmi articolati in interventi volti al rinnovo del parco veicoli stradale, alla promozione
della mobilità sostenibile, allo sviluppo della infrastruttura ferroviaria e dei sistemi avanzati di gestione
della logistica.
6. Il Piano descrive la metodologia per la valutazione del potenziale nazionale della cogenerazione ad
alto rendimento, del teleriscaldamento e teleraffreddamento efficienti e altri sistemi di riscaldamento e
raffreddamento efficienti. Inoltre, sono riportate le principali misure finalizzate a promuovere
l’efficienza energetica nell’ambito della cogenerazione.
7. Il Piano, infine, tratta il tema l’efficienza energetica nella trasformazione, trasmissione e distribuzione
dell’energia.
I requisiti del PAES
Il PAES è uno strumento di attuazione a breve e medio termine delle politiche energetiche ed un
elemento di comunicazione verso gli attori del territorio, ma è soprattutto un vademecum di
riferimento per l’amministrazione per la condivisione a livello sovra locale della politica energetica e la
predisposizione di obiettivi specifici interni all’amministrazione. La buona riuscita del PAES è possibile
solo con un forte supporto delle parti politiche, l’allocazione di adeguate risorse finanziarie ed umane
ed il collegamento con altre iniziative ed interventi a livello comunale.
Gli elementi chiave per la preparazione del PAES sono:
svolgere un adeguato inventario delle emissioni;
assicurare indirizzi delle politiche energetiche di lungo periodo anche mediante il
coinvolgimento delle varie parti politiche;
garantire un’adeguata gestione del processo integrata da sistemi gestionali esistenti;
consentire un adeguato coinvolgimento e preparazione dei dipendenti interessati dal processo;
pianificare ed implementare progetti sul lungo periodo;
predisporre adeguate risorse finanziarie;
integrare il PAES nelle pratiche quotidiane dell’Amministrazione Comunale;
documentarsi e trarre spunto dalle politiche energetiche e dalle azioni messe a punto dagli altri
comuni aderenti al Patto dei Sindaci;
garantire il supporto degli stakeholder e dei cittadini.
Il programma Convenant of Mayors, partito ufficialmente nel febbraio del 2009, coinvolge i Sindaci
delle Amministrazioni Locali che diventano protagonisti nel processo europeo teso al risparmio
energetico, firmando un Protocollo che li impegna ad attuare un Piano d’Azione, che sia in grado di
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
migliorare gli obiettivi di risparmio energetico, previsti nel Dicembre 2008: “tre volte venti per il 2020”.
Per attuare tale impegno, i Comuni devono predisporre un ”Piano d'Azione per l’Energia Sostenibile”
(PAES) o “Sustainable Energy Action Plan” (SEAP) nel quale devono essere indicate le misure e le
politiche concrete, che dovranno essere realizzate per raggiungere gli obiettivi indicati nel Piano. Per
quelle Amministrazioni locali che hanno firmato il Patto dei Sindaci, la realizzazione del Piano sarà
obbligatoria e dovrà avvenire entro 1 anno dall'approvazione e dalla firma del Patto, da parte dei
Consigli comunali della città.
Il PAES è una componente chiave nell'impegno della città verso una strategia programmatica e
operativa di risparmio energetico, perché permette di valutare:
il livello di consumo di energia e di emissioni di CO2;
gli eventuali campi di intervento;
identificare i settori d'azione;
contribuire a mettere in opera le politiche e i programmi necessari nella città, per raggiungere gli
obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2.
L’ambito di azione del PAES, deve includere, in linea di massima, i seguenti settori:
edilizia, comprese le nuove costruzioni, i nuovi insediamenti, le riqualificazioni e ristrutturazioni
importanti;
infrastrutture urbane;
trasporti e mobilità urbana;
partecipazione dei cittadini;
comportamento energetico intelligente di cittadini, consumatori e imprese;
pianificazione territoriale.
Il Comune di Casagiove ha aderito al patto dei Sindaci con delibera di Consiglio n° 7 del 15 marzo 2012
Le risorse finanziarie
L’attuazione del Piano d’Azione verrà posta in essere dal Comune in modo graduale, secondo le
possibilità concrete e le disponibilità di risorse finanziarie.
Per le azioni che necessitano di copertura finanziaria, le risorse saranno reperite sia attraverso la
partecipazione a bandi europei, ministeriali e regionali sia attraverso forme di autofinanziamento
(ricorso a risorse proprie e accessi al credito). Verranno prese in considerazione dal Comune tutte le
possibili forme di reperimento finanziario.
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
L’Unione Europea e il Ministero dell’Ambiente hanno predisposto delle linee di finanziamento dedicate
ai soggetti pubblici che hanno deliberato il PAES, nell’ottica di agevolare e facilitare la fase di
implementazione del PAES stesso.
Gli strumenti di finanziamento attualmente presenti sono:
ELENA (European Local Energy Assistance);
European Energy Efficiency Fund (EEEF);
Mobilizing Local Energy Investments;
Fondo Kyoto.
I primi tre sono strumenti tramite i quali ottenere finanziamenti agevolati per realizzare programmi
d’investimento in campo energetico. Inoltre, tali strumenti finanziano anche la parte di Assistenza
Tecnica necessaria per preparare, implementare e finanziare i programmi suddetti. (es. predisposizione
di piani economici, audit energetici, preparazione di procedure di appalto, sistemazioni contrattuali e
unità di applicazione del progetto). Il Fondo Kyoto, invece, è un fondo gestito dalla Cassa Depositi e
Prestiti per finanziare interventi di riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra.
Altri strumenti di finanziamento utilizzabili non solo da soggetti pubblici ma anche privati sono: ESCo
(Energy Service Company): compagnie che operano nel settore dell’efficienza energetica occupandosi
del progetto, del reperimento delle fonti di finanziamento, realizzando lo studio di fattibilità e di
progettazione dell’intervento, realizzandolo e occupandosi della manutenzione e gestione operativa.
PROGRESS: destinato alle imprese piccole e medie. Il suo scopo è quello di attribuire una garanzia sul
mutuo da parte del Fondo Sociale Europeo per facilitare l’accesso al credito delle aziende.
Per aggiornamenti costanti si rinvia al sito del Ministero www.campagnaseeitalia.it oppure a quello
europeo del Patto dei Sindaci http://www.pattodeisindaci.eu/support/fundinginstruments_it.html
Coinvolgimento dei portatori d’interesse
Al fine della buona riuscita del Piano d’Azione è necessario un coinvolgimento di tutti i protagonisti del
mondo civile ed economico del territorio e sovra comunale. Questo coinvolgimento, infatti consente
l’effettiva consapevolezza di tutti circa il ruolo di ciascuno. Ecco quindi che lo sviluppo sostenibile
necessita di varie forme di coinvolgimento, comunicazione, divulgazione.
L’Amministrazione ha già aperto un dialogo con diversi soggetti del mondo imprenditoriale, delle
associazioni dei consumatori, dei rappresentanti delle categorie produttive e del mondo
dell’associazionismo in generale per sviluppare questi temi, utilizzando diversi strumenti. Un esempio,
l’urbanistica partecipata, ovvero il coinvolgimento dei cittadini nelle trasformazioni del paese, realizzato
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
con diversi strumenti, dai più tradizionali ai più innovativi. Importante in tal senso il coinvolgimento
nella definizione di un Regolamento edilizio attento agli aspetti energetici che riguarda tutti i soggetti
che a vario titolo operano sul territorio.
Ruolo importante è assegnato al coinvolgimento dei cittadini al fine di poter spiegare le alternative
energetiche disponibili per la realizzazione di interventi di ristrutturazione, ma anche più
semplicemente nelle scelte quotidiane di elettrodomestici.
La strategia generale e la metodologia
La scelta del Comune di ridurre le emissioni di CO2 a livello locale e personale necessita del primo
importante passo, che è la valutazione del punto di partenza. E’ quindi fondamentale “pesare”,
valutandolo tramite un opportuno bilancio, le emissioni di CO2 di cui siamo responsabili (carbon
footprint) direttamente e indirettamente, e mantenere in seguito un costante controllo per verificare se
le azioni rivolte alla riduzione stanno funzionando o meno.
Quale strumento utilizzare per effettuare questo calcolo? Non esiste un metodo univoco, vi sono
diverse variabili che devono essere tenute in considerazione quando si parla di bilancio di CO2 a livello
locale.
Mentre a livello nazionale questo metodo è codificato e condiviso tra le diverse nazioni, il problema del
livello locale è che isolare territorialmente un Comune, magari di piccole dimensioni non è facile.
Considerare un Comune come un sistema isolato non ha senso, quello che si produce e quello che si
consuma dipende fortemente dagli scambi con l’esterno e significherebbe perdere molte informazioni
se non si tenesse conto dei consumi di cui un territorio locale è comunque responsabile.3
Per valutare la CO2 di un dato territorio anche come indicatore di sostenibilità, dobbiamo
metodologicamente preoccuparci delle responsabilità delle emissioni e non solo della loro causalità, e
inoltre occorre analizzare con chiarezza come e dove l’utente a cui si rivolge il bilancio può intervenire
per migliorare la situazione.
Non a caso è lo stesso ufficio del Patto dei Sindaci ad evidenziare l’importanza di indicare le fonti di
emissioni sulle quali l’ente locale ha poteri di intervenire e su quali no. In questa prospettiva è poco
sensato includere nel bilancio le emissioni provenienti dal tratto autostradale che attraversa il territorio
comunale perché questo sarebbe gravato da emissioni di CO2 di cui non è direttamente responsabile e
su cui non ha possibilità d’azione.
3 Si tratta della cosiddetta “energia grigia”, ovvero di quell’energia che è stata utilizzata in altri luoghi per produrre quel determinato
prodotto energetico e consentirne l’utilizzo finale.
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Esistono molti principi e metodi su cui basare un bilancio di CO2, ciascuno dei quali presenta vantaggi
e svantaggi; i due macro principi su cui si basano i bilanci di CO2 sono:
1) si può calcolare il proprio bilancio partendo dai dati di consumo dell’energia finale (al netto delle
perdite di trasformazione, trasporto e produzione), oppure
2) si può effettuare il calcolo tenendo conto dei fattori LCA (Life Cycle Assessment – Ciclo di vita del
prodotto) dei prodotti energetici.
Nel primo metodo si utilizzano fattori di emissione “Standard” in linea con i principi dell’IPCC, che
comprendono tutte le emissioni di CO2 derivanti dall’energia consumata nel territorio comunale, sia
direttamente, tramite la combustione di carburanti all’interno dell’autorità locale, che indirettamente,
attraverso la combustione di carburanti associata all’uso dell’elettricità e di calore/freddo nell’area
comunale. Secondo questo approccio il gas più importante è la CO2.
Nel metodo LCA, invece, tiene conto non solo delle emissioni derivate dalla combustione finale, ma
anche di tutte quelle emissioni che si originano all’interno della catena di approvvigionamento dei
carburanti, come le emissioni dovute allo sfruttamento, al trasporto, ai processi di raffinazione. Esso
include anche emissioni che si verificano al di fuori del territorio in cui il combustibile è utilizzato.
Nell’ambito di questo approccio le emissioni di gas a effetto serra derivanti dall’uso di
biomasse/biocombustibili, così come le emissioni connesse all’uso di elettricità verde certificata sono
superiori a zero. In questo caso possono svolgere un ruolo importante altri gas a effetto serra diversi
dalla CO2. Le autorità locali che decidono di utilizzare l’approccio LCA possono pertanto esprimere le
emissioni come CO2 equivalenti.
Nel caso specifico di Casagiove si è deciso di utilizzare il metodo “Standard” considerando i dati di
partenza disponibili e la possibilità di confronto negli anni.
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Premessa
Sviluppo del Piano
Il PAES è uno strumento di pianificazione utile per la promozione dell’efficienza energetica e dell’uso
razionale di energia proveniente da fonti rinnovabili nel territorio. Il Piano identifica le categorie che
sono maggiormente responsabili delle emissioni inquinanti, tonnellate di anidride carbonica, riferendosi
a un anno rappresentativo (anno di baseline, per Casagiove è stato scelto il 2008) e, sulla base dei
risultati ottenuti, individua le Azioni di Piano che serviranno al raggiungimento dell’obiettivo finale.
Con obiettivo finale del Piano si intende la riduzione delle emissioni climalteranti di una percentuale
minima pari al 20%, risultato da raggiungere, attraverso la definizione di specifiche Azioni, entro l’anno
2020.
L’intera attività si attua mediante azioni di carattere sia pubblico che privato, ed è indirizzata
principalmente a informare e sensibilizzare gli attori coinvolti sulle tematiche energetiche, sia tramite la
pubblicizzazione di progetti di successo avviati, sia tramite l’impulso di nuove azioni.
L’azione di sensibilizzazione dei diversi attori attivi sul territorio e dell’intera comunità locale riveste un
ruolo fondamentale e strategico, poiché rappresenta la base per il successo di interventi e progetti
principali per la riduzione dei consumi energetici, oltre alla diffusione di comportamenti e abitudini di
consumo sostenibili.
Il PAES si sviluppa nelle fasi individuate nella tabella seguente:
Fase 1 Analisi del territorio
Screening finalizzato all’inquadramento dei contesti:
• territoriale
• demografico
• infrastrutturale / della mobilità / dei servizi
• edilizio
• paesaggistico
• economico e produttivo
Fase 2 Contesto normativo
Inquadramento del Comune negli ambiti normativi relativi all’efficienza energetica e alla gestione
sostenibile del territorio, sui diversi livelli gerarchici di legislazione.
Fase 3 Aspetti organizzativi e finanziari
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Definizione di:
• struttura organizzativa interna al Comune per la gestione del PAES
• risorse finanziarie
• politica di programmazione delle Azioni del PAES
Fase 4 Inventario delle Emissioni (Baseline Emission Inventory – BEI)
• Analisi del contesto energetico comunale.
• Identificazione delle fonti dei dati, individuazione dei modelli di calcolo.
• Raccolta ed elaborazione dei dati.
• Compilazione del Template di BEI, secondo lo schema del Patto dei Sindaci.
Fase 5 Azioni intraprese
• Individuazione delle Azioni di efficienza energetica intraprese dal Comune dall’anno di BEI ad oggi.
• Quantificazione del risparmio energetico e della riduzione di emissioni già ottenuti nel periodo di
riferimento.
Fase 6 Scenario di sviluppo
• Definizione dello scenario di sviluppo tendenziale in assenza di interventi finalizzati alla riduzione
delle emissioni (scenario BaU).
• Definizione dello scenario di piano: trend di sviluppo in seguito all’adozione di interventi di risparmio
energetico.
• Rappresentazione grafica dell’obiettivo di riduzione a partire dall’anno di BEI.
Fase 7 Azioni di Piano
• Esplicazione delle modalità di presentazione delle azioni (schede di progetto).
• Sintesi operativa: presentazione dei risultati delle azioni per settore attraverso indicatori energetici e
ambientali.
Fase 8 Monitoraggio
• Definizione degli indicatori di monitoraggio e delle frequenze delle misurazioni
• Modalità di misurazione (diretta e indiretta).
• Informazioni in merito alla presentazione dei Report di Monitoraggio.
Fase 9 Sensibilizzazione / Pubblicizzazione
• Obiettivi generali e individuazione degli stakeholder.
• Definizione delle modalità di coinvolgimento degli attori .
• Individuazione dei mezzi di comunicazione.
• Obiettivi del processo di pubblicizzazione.
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
1. Analisi del territorio comunale
1.1. Inquadramento territoriale
Casagiove sito nella regione Campania, in provincia di Caserta, sorge ai margini della pianura campana,
alle pendici del monte Tifata. I Comuni di prima corona (immediatamente confinanti) sono: San Prisco,
Caserta, Casapulla, Macerata Campania, San Nicola la Strada, Recale.
Misure
Superficie 6,31 kmq
Classificazione Sismica sismicità media
Clima
Gradi Giorno 942
Zona Climatica (a) C
Accensione Impianti Termici
il limite massimo consentito è di 10 ore giornaliere dal 15 novembre al 31 marzo
Figura 1-Inquadramento territoriale
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
1.2. Analisi demografica
Il Comune di Casagiove conta attualmente 13.810 abitanti (dato comunale aggiornato al 2013) e mostra
una densità abitativa di circa 2.160 abitanti per kmq.
L’andamento demografico mostra un trend di ripresa dopo un periodo di 7 anni di continua decrescita
dei residenti. Gli abitanti sono distribuiti in 5.202 nuclei familiari con una media per nucleo familiare di
circa 2.7 componenti.
Tabella 1- Andamento demografico
TREND POPOLAZIONE
Anno Popolazione (N.) Variazione % su anno prec.
2001 14.815 -
2002 14.779 -0,24
2003 14.720 -0,4
2004 14.810 0,61
2005 14.683 -0,86
2006 14.495 -1,28
2007 14.381 -0,79
2008 14.279 -0,71
2009 14.186 -0,65
2010 14.159 -0,19
2011 13.674 -3,43
2012 13.769 0,69
2013 13.810 0,3
Tabella 2- Andamento demografico; variazione %
13.000
13.200
13.400
13.600
13.800
14.000
14.200
14.400
14.600
14.800
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
Popolazione residente nel comune di
Casagiove Campania dal 2005 al 2013
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
19
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Gli indici di distribuzione dell’età mostrano una maggiore presenza di residenti compresi in fasce medie
(15 ‐ 65 anni), che occupano circa il 67,6% della popolazione, seguiti dagli over 65 (20 %) e da una fetta
minore degli under 14 (circa 13%).
Figura 2- Piramide dell’età
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
1.3. Infrastrutture, mobilità e servizi Sistema della viabilità
Il territorio del comune risulta compreso tra i 50 e i 425 metri sul livello del mare e si sviluppa lungo la
direttrice Maddaloni-Caserta-Capua, all’interno di una conurbazione che si estende con continuità
intorno alla SS. Appia.
La struttura urbana si presenta notevolmente influenzata dalla presenza della via Appia e delle linee
ferroviarie Cassino-Caserta e Napoli-Foggia.
L’abitato si estende quasi interamente a monte della statale Appia e si incunea, senza soluzione di
continuità nella conurbazione casertana che si svolge da Caserta a Capua.
Alla parte collinare, coperta da uliveti sparsi ed interessata da cave di calcare non più in esercizio, si
contrappone il paesaggio abitato e le aree ancora libere, interessate da coltivazioni a carattere
seminativo, ubicate prevalentemente a nord-ovest ed a sud, tra la statale Appia e la FF.SS. Roma-
Napoli.
Attrezzature scolastiche
Per quanto riguarda l’ambito dei servizi all’istruzione pubblica, sono presenti 2 Scuole dell’Infanzia, 3
Scuole Primarie, 1 Scuola Secondaria di I grado.
Tabella 3- Edifici di proprietà comunale
Scuola dell'infanzia "G: Rodari" via XXV Aprile
Scuola dell'infanzia "G.B. Basile" Via Brescia
Scuola elementare "A. Moro" Piazza Degli Eroi
Scuola Elementare "E. De Filippo" Via M. Santoro
Scuola Elementare Primaria "E. Caruso" Piazza Degli Eroi
Scuola Media "G. Pascoli" Via Venezia
Sede Comune Comune di Casagiove Via Jovara
Edificio Storico Quartiere Militare Borbonico Via Quartiere Nuovo
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
1.4. Contesto paesaggistico, economico e produttivo
Chiamato fino al 1810 “Casanova”, il comune deriva l’attuale nome dalla presenza di un tempio
dedicato a Giove di cui di recente si sono ritrovati resti in un’area del monte Tifata, attualmente
territorio del Comune di San Prisco. Ma già la Tabula Peutingeriana (copia medievale di un antico
stradario del III secolo d.C.) riportava sui Monti Tifatini il simbolo del tempio con l'iscrizione: Iovis
Tifatinus (Giove Tifatino).
I Monti Tifatini fanno corona alla città di Caserta, interessando altresì i comuni di Maddaloni.
Si estendono su una superficie di 14.800 ettari, costituendo tuttora un prezioso ecosistema, ricco di
elementi di biodiversità.
La natura dei monti Tifatini è essenzialmente calcarea e le attività estrattive sono volte principalmente
all’asportazione di questo materiale. Gli ambienti naturali della realtà tifatina vanno dal cespugliato alla
macchia alta, dal boschetto misto, dai prati polifiti agli orti e vigneti. Esistono dei microhabitat semi-
naturali degni di attenzione, tale da proporre questi ambiti nel novero dei SIC, siti di interesse
comunitario. In particolare i luoghi che ospitano fonti ove alberga il granchio di fiume, la salamandrina
degli occhiali ed il tritone italico. Questi residui esempi di una natura coartata rischiano ogni giorno che
passa la scomparsa.
II Tifata presenta tre aspetti diversi nei confronti della vegetazione a seconda dei versanti. Sul versante
settentrionale la vegetazione è arborea, folta ed intricata, tipica della macchia mediterranea. Sul versante
occidentale c'è un situazione mista, ove la vegetazione spontanea s'insinua anche tra le abitazioni e
convivono piante della macchia mediterranea, vegetazione xerofita ed uliveti. Sul versante meridionale
prevale la vegetazione erbacea e xerofita con rare piante arboree. Il versante orientale si disperde lungo
il crinale che degrada con minore pendenza verso il territorio di Caserta e si disperde tra collinette e
vallate.
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
2. Contesto normativo 2.1. Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Il Comune di Casagiove intende realizzare una serie di attività e iniziative finalizzate al raggiungimento
di politiche di sostenibilità energetica e ambientale, attraverso campagne di sensibilizzazione per un uso
razionale dell’energia.
Coerentemente con la politica energetica del territorio, l’adesione formale al Patto dei Sindaci (PdS nel
seguito) consente al Comune di Casagiove di attestare la propria sensibilità in merito alle tematiche
ambientali. La redazione del PAES, da completare entro un anno dalla sottoscrizione del PdS, diventa
lo strumento tramite cui è possibile raccogliere in maniera ordinata quanto è già stato fatto, e
programmare nuove azioni da intraprendere per il raggiungimento dell’obiettivo del 20% di riduzione di
CO2 nel 2020.
Il modello proposto dal PdS per la sintesi delle azioni identifica sette macrosettori in cui programmare
gli interventi a cura del pubblico e del privato; in particolare, il PdS consiglia soprattutto interventi nel
settore della Pubblica Amministrazione per il valore esemplare che essi potranno avere sul territorio e
sui cittadini.
L’inserimento dei dati e le conseguenti azioni che riguardano il settore dell’industria non ETS non è
previsto come obbligatorio: è lasciata facoltà al comune di decidere se inserire o meno il settore
industria nelle scelte di Piano, in funzione, ovviamente, della collaborazione che l’intero comparto
industriale intenda attuare con l’Amministrazione, attraverso una definita politica di riduzione dei
consumi energetici, in maniera più restrittiva rispetto alle vigenti disposizioni normative. In caso
contrario invece si consiglia di escludere il settore dell’industria non ETS dal conteggio dell’inventario.
Le azioni si focalizzano sulle seguenti aree di intervento:
efficienza energetica sugli edifici, sia pubblici sia privati;
trasporti, sia pubblici che privati;
produzione locale di energia;
pianificazione territoriale;
pubblicizzazione e sensibilizzazione.
Per ogni intervento è previsto uno studio di fattibilità tecnico economica e una stima del potenziale di
risparmio emissivo, che saranno riassunti in forma schematica nelle Schede allegate.
Il Comune di Casagiove valuterà, sulla base delle disponibilità di risorse e strumenti finanziari previsti
dalle normative vigenti, la programmazione delle azioni secondo il criterio di:
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23
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
azioni a costo “zero” (o comunque a costo minimo), di pertinenza comunale, di cui è possibile
valutare ogni aspetto del progetto nel dettaglio;
azioni per cui risulta necessario redigere uno studio di fattibilità e una pianificazione degli
investimenti finanziari, e per cui sono previsti tempi tecnici di realizzazione ricadenti nell’intervallo
di tempo individuato;
linee guida da perseguire nel tempo, potenzialmente suscettibili di variazioni in base all’evoluzione
tecnologica, di nuove possibilità di finanziamento e di nuove opportunità normative
successivamente emerse.
Le azioni approvate dal presente Piano, finalizzate al perseguimento dell’obiettivo finale, non possono
subire variazioni sostanziali di contenuti in termini peggiorativi, mentre è possibile altresì adottare
modifiche volte al miglioramento degli obiettivi stessi.
Gli aspetti fondamentali per l’ adeguata redazione del PAES sono:
definizione di un inventario delle emissioni quanto più aderente alla realtà del territorio;
coinvolgimento di tutte le parti interessate, sia pubbliche che private, al progetto PAES al fine di
garantire la continuità dello sviluppo delle azioni nel tempo;
preparazione di un team di lavoro competente pronto a mettere in atto quanto pianificato;
valutazione della fattibilità finanziaria e individuazione per ogni progetto proposto del responsabile
del processo;
confronto e aggiornamento continuo rispetto alle realtà comunali amministrative analoghe;
formazione specifica rivolta al personale interno all’organico del Comune, sui temi della gestione
energetica ottimale, dei riferimenti normativi applicabili, della sorveglianza del territorio;
pianificazione di progetti che nel lungo periodo perseguano obiettivi condivisibili da soggetti
differenti.
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
24
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
2.2. Piani territoriali e settoriali
Il PAES, documento programmatico trasversale rispetto a quelli esistenti, si prefigge l’obiettivo di
“trattare” gli aspetti energetici contenuti nei documenti seguenti senza ridondanza, ma in una logica di
integrazione. Qui di seguito un ventaglio dei piani a livello regionale, provinciale e locale, che
affrontano le tematiche di territorio e ambiente del Comune.
Il Piano d’Azione per lo Sviluppo Economico Regionale (PASER), definito in concomitanza
all’attualizzazione delle Linee di Indirizzo Strategico del Piano Energetico Ambientale della Regione
Campania pubblicate sul B.U.R.C. n.43 del 28 Ottobre 2008. Tale programmazione nasce a valle di un
percorso effettuato in Regione Campania a partire dalle Linee guida in materia di politica regionale e di
sviluppo sostenibile nel settore energetico approvate con D.G.R. n.4818 del 25/10/2002 e dalla
successiva Analisi del fabbisogno di energia elettrica in Campania: bilancio di previsione e
potenziamento del parco termoelettrico regionale che integrava le linee guida precedenti ed ha
rivalutato le esigenze relative sia ai nuovi impianti da fonti rinnovabili e cogenerazione, sia ai nuovi
insediamenti termoelettrici.
Il Piano Territoriale Regionale – approvato il 16 settembre 2008 – ha definito, in conformità all’articolo
13 della legge regionale n. 16/2004, i criteri, gli indirizzi e i contenuti strategici della pianificazione
territoriale regionale e costituisce il quadro territoriale di riferimento per la pianificazione territoriale
provinciale e la pianificazione urbanistica comunale.
Le linee guida del PTR per il paesaggio:
costituiscono il quadro di riferimento unitario, relativo ad ogni singola parte del territorio
regionale, della pianificazione paesaggistica;
forniscono criteri ed indirizzi di tutela, valorizzazione, salvaguardia e gestione del paesaggio per
la pianificazione provinciale e comunale, finalizzati alla tutela dell’integrità fisica e dell’identità
culturale del territorio (come indicato dalla legge regionale n.16/2004, articolo 2, comma 1,
lettera c);
definiscono, ai sensi della legge regionale n. 16/2004, articolo 13, gli indirizzi per lo sviluppo
sostenibile e i criteri generali da rispettare nella valutazione dei carichi insediativi ammissibili sul
territorio;
contengono direttive specifiche, indirizzi e criteri metodologici il cui rispetto è cogente ai soli
fini paesaggistici per la verifica di compatibilità dei Piani Territoriali di Coordinamento
Provinciali (PTCP), dei Piani Urbanistici Comunali (PUC) e dei piani di settore di cui alla legge
regionale n. 16/2004, articolo 14, da parte dei rispettivi organi competenti, nonché per la
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
25
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
valutazione ambientale strategica di cui alla direttiva 42/2001/CE del 27 giugno 2001, prevista
dalla legge regionale n.16/2004, articolo 47.
Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (entrato in vigore il 17 luglio 2012) si occupa
dell’assetto e tutela del territorio ponendosi come strumento intermedio tra la scala regionale e quella
comunale, nonché come strumento prescrittivo e vincolante per le previsioni di piano del PUC.
Il PTCP della Provincia di Caserta individua, quale obiettivo generale, la conservazione, la tutela e il
rafforzamento, della qualità ambientale del territorio, attraverso macro azioni relative ai differenti ambiti
insistenti sulle dinamiche paesistiche: valorizzazione delle peculiarità paesistiche, miglioramento
dell’accessibilità del territorio, riqualificazione dei corpi idrici, riqualificazione territoriale e
razionalizzazione dell’uso e dell’occupazione di suolo, innovazione delle reti, salvaguardia e tutela delle
aree agricole.
Il Piano Energetico Ambientale Provinciale (PEAP) della Provincia di Caserta, presentato il 10 marzo
2009, rappresenta uno strumento indispensabile per dar vita ad una programmazione sul medio ‐
lungo periodo degli interventi da realizzare per gestire la domanda e pianificare l'offerta di energia sul
territorio di riferimento, con l’obiettivo contemporaneo di ridurre le emissioni di inquinanti in
atmosfera.
Il Piano Regolatore Generale, strumento di pianificazione comunale, è stato sostituito, a seguito del
recepimento della L.R. 16/2004, dal Piano Urbanistico Comunale, aggiornato a dicembre 2009.
Il Piano Urbanistico Comunale prevede:
l’analisi della popolazione, con l' indicazione delle possibili soluzioni assunte a base della
pianificazione;
la valutazione delle attività produttive insediate nel territorio comunale con la relativa dotazione
di servizi;
la stima del fabbisogno abitativo;
l’analisi della rete delle infrastrutture e delle principali opere di urbanizzazione primaria e
secondaria;
la valutazione della normativa d' uso del territorio per le diverse destinazioni di zona;
l’individuazione delle unità territoriali minime;
l'individuazione delle porzioni di territorio comunale da sottoporre a speciali norme di tutela e
salvaguardia;
l'individuazione degli ambiti territoriali ove si renda opportuno il recupero del patrimonio
edilizio ed urbanistico esistente, nonché dei manufatti e complessi di importanza storico‐
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
26
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
artistica ed ambientale, anche non vincolati ai sensi del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n.
42;
la definizione delle norme e delle procedure per misurare la compatibilità ambientale dei
progetti di trasformazione urbanistica e territoriale, ricadenti nel territorio comunale.
Il Regolamento Edilizio Comunale non è aggiornato dal punto di vista dell’efficienza energetica e del
contenimento dei consumi. Il Comune ha pertanto previsto, per la definizione del Piano Urbanistico
Comunale (PUC), specifiche indicazioni finalizzate alla riduzione dei consumi energetici per gli
interventi di riqualificazione e per le nuove costruzioni, sulla base delle evoluzioni normative in merito.
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
27
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
3. Aspetti organizzativi e finanziari
3.1. Coordinamento, struttura organizzativa e risorse umane dedicate
Il Comune di Casagiove, al fine di sviluppare il progetto PAES, ha istituito al proprio interno una
struttura organizzativa costituita da:
• un Comitato di Coordinamento, il cui responsabile PRO TEMPORE è il Sindaco, costituito dalla
Giunta Comunale. Il Comitato di Coordinamento valuta le azioni del PAES, individua le priorità
d’intervento, definisce le forme di finanziamento e propone modifiche al PAES al fine di raggiungere
l’obiettivo di riduzione delle emissioni di almeno il 20% al 2020.
• Un Gruppo di Lavoro, costituito dai rappresentanti dei i settori coinvolti nelle tematiche energetico
ambientali affrontate nel documento, e coordinato dai Responsabili dei settori Urbanistica e Lavori
Pubblici, con l’assistenza di società di consulenza tecnica. Il gruppo si occupa dell’implementazione del
PAES, e dei rapporti con i consulenti esterni coinvolti per lo sviluppo del progetto.
Il Comitato di Coordinamento e il Gruppo di Lavoro si riuniranno con cadenza regolare e per tutte le
volte ritenute necessarie, affinché tutte le parti coinvolte possano partecipare attivamente alla redazione
e all’approvazione del documento in ogni sua parte. Il seguente diagramma esemplifica la struttura
organizzativa del Comune di Casagiove per lo sviluppo ed implementazione del PAES.
Figura 3- Struttura organizzativa
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
28
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
3.2. Budget e Risorse finanziarie
Il Comune di Casagiove procederà all’attuazione delle azioni contenute nel presente Piano di Azione
mediante progetti concreti e graduali.
Le azioni che necessitano di copertura finanziaria faranno riferimento a risorse reperite sia attraverso la
partecipazione a bandi europei, ministeriali e regionali sia attraverso forme di autofinanziamento
(ricorso a risorse proprie e accessi al credito).
Il Comune è disponibile alla valutazione di tutte le possibili forme di reperimento di risorse finanziarie,
tra cui:
• fondi di rotazione;
• finanziamenti tramite terzi;
• leasing: operativo/capitale;
• ESCo;
• partnership pubblico – privata.
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
29
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
3.3. Programmazione delle azioni Da principio saranno favorite le azioni a costo zero o minimo, ovvero quelle che non richiedano una
spesa di denaro, o che individuino spese molto contenute, per il soggetto aderente all’iniziativa e/o per
il comune e conducano a risultati immediati, del tipo:
• razionalizzazione degli utilizzi in corso;
• verifica delle forme di acquisto e approvvigionamento dell’energia (energy saving);
• verifica e rinegoziazione dei contratti (energy saving);
• campagne informative finalizzate al “buon uso” delle risorse (sensibilizzazione).
Gli altri interventi saranno pianificati a partire da una strategia di finanziamento supportata da esperti,
che si occuperanno dello studio di fattibilità di autofinanziamento e delle capacità di indebitamento, sia
dello studio delle spese correnti e potenziali riduzioni di spese a costo sostenibile.
Il ricorso al finanziamento diventa importante per gli interventi di breve‐medio periodo. Mentre per le
pianificazioni sul lungo termine ci si affida ad una precisa strategia di intervento piuttosto che a forme
incentivanti, estranee ad una logica programmatoria degli interventi, per il loro costante mutare sulla
base della normativa vigente e delle opportunità offerte dal mercato e/o a formulazioni di contratti di
prestazioni che permettono di condividere il rischio e il raggiungimento del risultato con società di
capitale di servizi energetici. Le valutazioni complessive delle azioni, pur essendo vagliate sotto la logica
inevitabile dei finanziamenti economici, trovano la loro grande potenzialità nei benefici energetici e
ambientali che esse comportano.
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
30
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
4. Inventario delle emissioni
4.1 Anno di riferimento dell’IBE
Il PAES dovrà promuovere attività finalizzate al raggiungimento della riduzione delle emissioni di CO2
di almeno il 20% entro il 2020 rispetto ad un anno di riferimento.
Si è scelto come anno‐base (baseline) il 2008 poiché, tra gli anni più vicini al 1990 (anno di
riferimento per Kyoto), è quello per cui si dispone del maggior numero di informazioni affidabili,
monitorate dalle banche dati, dai gestori dei servizi energetici e dagli osservatori disponibili sul
territorio.
Metodo di calcolo e fonti dei dati
Il metodo di calcolo per la quantificazione delle emissioni per settore è condizionata dalla tipologia di
dati disponibili. Mentre per i dati riferiti al patrimonio comunale è stato impiegato l’approccio diretto
del recupero mediante i dati disponibili presso gli Uffici comunali, per i dati territoriali si è fatto
riferimento a banche dati rese disponibili dal MISE e dall’ISTAT.
Le banche dati rendono disponibili i dati di consumo energetico finale riferiti al singolo comune divisi
per settore e per vettore. Le informazioni raccolte a livello comunale derivano da un approccio
metodologico che si può definire "misto": da una parte, le informazioni vengono elaborate secondo
una stima "top-down" a partire dalla disaggregazione dei dati del Bilancio Energetico su base
provinciale, utilizzando opportuni indicatori statistici, quali la popolazione, il numero di veicoli, ecc.),
dall'altra considerando direttamente alcune informazioni puntuali secondo un approccio "bottom-up" (
impianti a fonti rinnovabili, ecc).
La tabella 1 riportata di seguito individua i livelli di gestione dei dati: una diretta e una indiretta con la
collaborazione dell’ufficio comunale che si è occupato del reperimento degli stessi; tali valori sono
successivamente aggregati in modo differente secondo le categorie individuate nel template di
inventario.
I dati relativi alla gestione diretta sono quelli reperiti tramite le seguenti modalità:
check‐list di screening del territorio;
dati di consumi finali per tutte le utenze a carico del Comune;
dati di consumi dei settori privati forniti dai gestori dei servizi energetici e dalle multi utility
operanti sul territorio.
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
31
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
I dati relativi alla gestione indiretta sono stati raccolti facendo riferimento a:
banche dati nazionali: ISTAT, ACI, MISE;
Piani settoriali regionali e provinciali.
Tabella 4– Livello di gestione dei dati necessari per la redazione dell’inventario delle emissioni
Reperibilità dei dati Gestione diretta Gestione indiretta
Immobili di proprietà del comune Settore residenziale
Illuminazione Pubblica Settore commerciale e terziario
Parco veicoli comunale Trasporti urbani
Trasporti pubblici
Produzione di energie rinnovabili e generazione distribuita di energia
Si riporta di seguito la tabella 4 riassuntiva in cui sono indicati, per ogni categoria coinvolta, i metodi di
calcolo e le relative fonti delle informazioni utilizzati per le stime della produzione e dei consumi
energetici.
Tabella 5– Possibili fonti di reperimento dei dati, distinte per tipologia di analisi
Categoria Analisi top‐down Analisi bottom‐up
EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE:
Edifici, attrezzature/impianti della PP.AA. Dati forniti dal Comune e da multi utility
Edifici, attrezzature/impianti del terziario (non PP.AA.)
Banche dati Piani Provinciali Dati forniti da multi utility
Edifici residenziali Banche dati Piani Provinciali Dati forniti da multi utility e dal Comune
Illuminazione pubblica Dati forniti dal Comune e da multi utility
TRASPORTI:
Parco veicoli comunale Dati forniti dal Comune
Trasporti pubblici Dati forniti dal gestore trasporti
Trasporti privati e commerciali Banche dati Piani Provinciali Osservatori del traffico
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
4.2. Sistema energetico delle emissioni: l’analisi preliminare
Dall’analisi dei diversi strumenti di pianificazione energetica, su scala sia locale sia sovralocale è
possibile estrapolare dati che, una volta elaborati, consentano di definire un quadro di riferimento –
provinciale, regionale e nazionale – del consumo pro capite di energia sul territorio, cui paragonare i
valori risultanti dai calcoli dell’inventario delle emissioni comunale.
Tabella 6 Confronto delle medie pro-capite provinciali, regionali e nazionali degli usi finali di energia
Territorio Consumi pro‐capite
(MWh/ab) Fonte dati
Comune di Casagiove
11,6 Inventario delle Emissioni - PAES 4
Provincia di Caserta 16,5 Piano Energetico Ambientale della Provincia
di Caserta
Regione Campania 13,2 ENEA – Statistiche Energetiche Regionali ‐
PEAR Campania
Italia 27,2 (al 2008) Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas
ed ENEA
4.2.1. Analisi provinciale per vettore energetico Di seguito sono riportati i consumi di combustibili come mostrati all’interno del PEAP (Piano
Energetico Ambientale Provinciale) per il periodo 1995‐2006, nella provincia di Caserta. È possibile
osservare che i consumi hanno avuto un trend crescente fino al 2004 per poi subire una stabilizzazione.
Figura 4 ‐ Consumo di combustibili, Provincia di Caserta, anni 1995‐ 2006. (Fonte: PEAP Caserta)
4 Dati che non tengono conto di eventuali industrie ETS e non ETS.
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33
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Per l’anno 2006, il fabbisogno energetico della Provincia di Caserta risulta coperto per metà da
combustibili quali gasolio e benzina. Tuttavia, la parte di mercato ricoperta dalla benzina mostra già una
tendenza in diminuzione a partire dall’anno 1996. In crescita risulta essere lo sfruttamento del gas
naturale (34%) e del GPL (10%) mentre l’utilizzo degli oli combustibili appare marginale. La quota di
mercato detenuta dal gasolio è rimasta praticamente costante (40%) nel periodo analizzato.
Figura 5 – Ripartizione percentuale consumi combustibili, Provincia di Caserta, anni 1995-2006. (Fonte: PEAP
Caserta)
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34
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
4.2.2. Analisi provinciale per settore di attività
Il settore più energivoro risulta essere quello dei trasporti, che assorbe più della metà dell’intero
fabbisogno provinciale, anche se la sua incidenza è diminuita a partire dal 1998 ed il consumo totale di
combustibile mostra un leggero calo a partire dall’anno 2002. Segue, poi, il settore termoelettrico, il cui
peso è in graduale aumento nell’ultimo quinquennio. In particolare, solo negli ultimi due anni del
periodo analizzato si è assistito ad un incremento del fabbisogno pari a circa il 22%. Il settore
residenziale assorbe il 20% dell’energia da combustibile ed il suo peso mostra un graduale aumento,
mentre il comparto primario utilizza circa 100 ktep/annui. Il settore terziario, invece, non incide in
modo rilevante sul fabbisogno provinciale. Infine, per il settore secondario non si è assistito a variazioni
di rilevo nel periodo di osservazione considerato. Tale comparto ricopre circa il 7% dell’intero
fabbisogno provinciale e, per il 2006, ha fatto registrare una diminuzione dei consumi rispetto all’anno
precedente pari al 2.2%.
Figura 6 – Ripartizione percentuale consumi per settore, Provincia di Caserta, anni 1995-2006. (Fonte: PEAP
Caserta)
Figura 7 – Ripartizione percentuale consumi per settore, Provincia di Caserta , anno 2006. (Fonte: PEAP Caserta)
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
35
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
4.2.3. Stato delle emissioni su base provinciale In base alle valutazioni riportate nel Piano Energetico Ambientale, relativamente al periodo 1995‐2006,
nella Provincia di Caserta il valore delle emissioni totali in atmosfera di gas serra, fatta eccezione per
una lieve flessione nel 1996, ha seguito un trend di continua crescita fino al 2004, mentre nell’ultimo
biennio considerato si riscontra una stabilizzazione, con un trend lievemente negativo.
Figura 8 – Serie temporale delle emissioni di gas serra, Provincia di Caserta, anni 1995-2006. (Fonte: PEAP
Caserta)
In merito ai singoli settori, emerge che il contributo maggiore è dato dal settore trasporti, con circa il
40% delle emissioni in atmosfera, seguito dagli usi civili e dalle attività produttive, con quota
percentuale pari a circa il 30% del totale delle emissioni.
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
36
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Figura 9 – Serie temporale emissioni climalteranti per settore, Provincia di Caserta, anni 2001-2006. (Fonte: PEAP
Caserta)
Prendendo in esame il contributo alle emissioni in atmosfera dei diversi vettori energetici, si osserva il
primato dell’energia elettrica (rappresenta circa il 40% delle emissioni totali), mentre relativamente poco
significativo si presenta il contributo del GPL (6‐7 %), e praticamente nullo quello dell’olio
combustibile. Si nota, inoltre, che nel corso un contributo del gasolio pressoché costante (circa al 30%),
mentre cresce quello del gas naturale (grazie alla diffusione della rete di fornitura domestica) che negli
ultimi anni del periodo analizzato supera in percentuale il contributo del vettore energetico benzina, in
progressiva diminuzione.
Figura 10 - Serie temporale emissioni climalteranti per vettore, Provincia di Caserta, anni 2001-2006. (Fonte: PEAP
Caserta)
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
37
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
4.3. Consumi energetici e emissioni per categoria per Casagiove A livello nazionale, lo studio ISTAT “Il sistema energetico italiano e gli obiettivi ambientali al
2020”, pubblicato il 6 luglio 2010, presenta un quadro sintetico del sistema energetico italiano nel 2009
e con riferimento all’ultimo decennio. L’analisi si basa su dati resi disponibili dai principali produttori di
statistiche energetiche sul territorio: il Ministero dello Sviluppo Economico, l’Enea e la società Terna.
Nel periodo 1996‐2005 le emissioni di gas serra in Italia sono aumentate del 9,7% (dati Eurostat),
mentre dal 2005 al 2007 si sono ridotte del 3,7% circa. Nella produzione complessiva di energia
elettrica si è registrato un calo della produzione termoelettrica tradizionale, che passa dall’81,2% del
2004 al 76,4% del 2009, a vantaggio della quota di rinnovabili, la cui incidenza sulla produzione
complessiva passa dal 18,8% del 2004 al 23,6% del 2009.
Tra i settori utilizzatori finali di energia, la quota più elevata (pari al 35,2%) nel 2009 è attribuita al
settore degli usi civili (che include il settore domestico, il commercio, i servizi e la Pubblica
Amministrazione); seguono il settore dei trasporti (32,2%) e quello industriale (22,6%).
Complessivamente, gli usi finali di energia sono aumentati dell’8,7% nel periodo 2000‐2005 e sono
diminuiti del 9,2% negli anni 2005‐2009.
Nel seguito sono riportati in maniera sintetica i dati relativi ai consumi di energia e le corrispondenti
emissioni di anidride carbonica per il comune di Casagiove, suddivisi per categorie, così come indicato
dal template del Convenat of Mayors.
4.3.1. Edifici, attrezzature/impianti e industrie Edifici, attrezzature/impianti della PP.AA. Il comune di Casagiove per il settore degli immobili pubblici ha fornito puntualmente i dati dei consumi
di gas naturale, e quelli dei consumi elettrici indicati dal gestore, per ciascuna utenza (edifici comunale e
scuole). Sono stati differenziati i consumi elettrici della pubblica illuminazione da quella degli edifici.
Il diagramma sottostante in Figura 9, che mette in evidenza la suddivisione dei consumi energetici per i
diversi vettori impiegati, mostra un contributo lievemente prevalente da parte del vettore energia
elettrica, con poco più del 51% per l’anno 2008.
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
38
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Figura 11 – Consumi energetici per vettore – Settore Pubblico- 2008
Risultati per l’anno di baseline 2008
I consumi totali per il settore di energia finale ammontano a circa 1365 MWh.
Le emissioni corrispondenti in atmosfera corrispondono a 473 tCO2.
Edifici, attrezzature/impianti del terziario (non PP.AA.) I costi energetici per il funzionamento delle strutture del terziario sono sostenuti da privati, pertanto
non è stato possibile effettuare una raccolta dei dati effettivi ma si è fatto riferimento, per l’energia
elettrica, ai dati forniti dal Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale, che rilascia annualmente dati
statistici, anche su base provinciale. Da tali dati è stato ottenuto il dato settoriale su scala comunale.
Non è stato possibile rilevare, attraverso il gestore, i consumi termici in modo diretto. I risultati
ottenuti, del tutto congruenti con lo scenario provinciale, sono frutto dell’elaborazione dei dati
analizzati su base provinciale forniti dal MISE e da TERNA e confrontati con la popolazione (dati
ISTAT) del comune di Casagiove.
Risultati per l’anno di baseline 2008
I consumi totali di energia finale per il settore ammontano a circa 14303 MWh.
Le emissioni totali in atmosfera corrispondono a 6750 tCO2.
51%
49% Elettricità
Gas naturale
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Edifici residenziali
Le emissioni per il reparto residenziale sono prodotte dalla combustione di vettori energetici (metano,
gasolio, olio combustibile) utilizzate per il riscaldamento invernale degli edifici.
Il comune si colloca nella zona climatica C, caratterizzata da limitazione all’accensione degli impianti
termici, consentita nel periodo 15 novembre – 31 marzo, per 10 ore giornaliere, secondo la
classificazione del D.P.R. n. 412 del 1993 riportata di seguito:
Provincia Zona
climatica Gradi giorno Comune
Caserta C 942 Casagiove Tabella 7- Dati climatici
La classificazione climatica dei comuni italiani è stata introdotta dal D.P.R. n. 412 del 26 agosto 1993
“Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli
edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell'art. 4, comma 4, della L. 9 gennaio 1991, n.
10.”
Tutti i comuni italiani sono stati suddivisi in sei zone climatiche, per mezzo della tabella A allegata al
decreto. Sono stati forniti inoltre, per ciascun comune, le indicazioni sulla somma, estesa a tutti i giorni
di un periodo annuale convenzionale di riscaldamento, delle sole differenze positive giornaliere tra la
temperatura dell'ambiente, convenzionalmente fissata a 20 °C, e la temperatura media esterna
giornaliera; l'unità di misura utilizzata è il grado giorno (GG).
La zona climatica di appartenenza indica in quale periodo e per quante ore è possibile accendere il
riscaldamento negli edifici. I dati relativi al settore residenziale (bollette, questionari, ecc…) non sono
gestibili in modalità diretta, in quanto risulta impossibile raccogliere i consumi reali di tutte le utenze
private a meno dell’esistenza di una banca dati organizzata.
Per inquadrare la dimensione del parco edilizio residenziale del territorio e i consumi energetici
connessi si fa riferimento:
per il gas naturale, ai dati effettivi per gli anni 2011 e 2012 riguardanti le sole abitazioni, ricevuti
dal gestore, e si è proceduto a confrontarli con i consumi pro-capite dei dati ISTAT del
capoluogo di provincia, Caserta;
Per il gasolio e il gpl, ai calcoli effettuati dai dati delle vendite di combustibile nella provincia di
Caserta e relazionati alla popolazione del comune di Casagiove utilizzando gli opportuni
coefficienti di proporzionalità;
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
40
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
per l’energia elettrica, ai dati di Terna su base provinciale (che rappresenta una scala molto
prossima a quella richiesta) , disaggregando il dato settoriale su scala comunale.
Tabella 8- Consumo gas per abitazione
Il riscaldamento rappresenta una delle preponderanti fonti di emissioni di gas serra sul territorio,
pertanto è sicuramente necessaria l’analisi del parco caldaie censito per calibrare interventi mirati. Per
tale motivo è importante prevedere almeno un’azione che analizzi lo stato di fatto degli impianti termici
presenti sul territorio comunale. così da poter individuare gli impianti più obsoleti sui quali è opportuno
intervenire con azioni di manutenzione programmata o con la sostituzione in caso di vetustà (10‐15
anni) con impianti di ultima generazione (caldaie ad alto rendimento e a condensazione).
Il Comune potrà in seguito valutare questa o altri tipi di azioni specifiche, adatte alla condizione
emissiva sul proprio territorio, al fine di ridurre l’impatto proveniente dalle attività di climatizzazione.
Risultati per l’anno di baseline 2008
I consumi totali di energia finale per il settore ammontano a circa 60300 MWh.
Le corrispondenti emissioni totali in atmosfera equivalgono a 15536 tCO2.
In merito a tali emissioni, ogni cittadino è responsabile di circa 1,08 tCO2/persona emesse in
atmosfera relativamente a questo settore.
Illuminazione pubblica
I dati relativi ai consumi elettrici del settore dell’illuminazione pubblica sono stati ricavati dallo storico
delle bollette che consentono di quantificare i consumi totali di energia.
Sono presenti su tutto il territorio comunale 1679 punti luce con 28 pod. Per la riduzione delle
emissioni dovute al settore in oggetto esistono diverse potenziali iniziative atte a mettere in efficienza il
sistema, come la sostituzione dei corpi illuminanti, l’utilizzo di sistemi che abbassano la tensione nelle
metano mc/procapite n. abitanti tot mc da 38,1 MJ GJ MWh
240.91 14279.00 3440009.01 131064.34 36407.05
Consumo gas naturale Casagiove anno 2008
MWh/abitazione
7.31
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
41
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
ore notturne (dimmer) e l’installazione di un telecontrollo a distanza degli apparecchi, così da poter
monitorare il funzionamento e aumentare l’efficacia della manutenzione.
Risultati per l’anno di baseline 2008
I consumi totali di energia finale ammontano a circa 800.5 MWh.
Le emissioni totali in atmosfera corrispondono a 386.7 tCO2.
Industrie (esclusi i soggetti coinvolti nel mercato delle emissioni ETS della UE)
Il Comune ha la facoltà di includere questo settore nel proprio piano di Azione per l’Energia
Sostenibile. Secondo le indicazioni del Patto dei Sindaci, è consigliabile l’inclusione di questo settore se
l’Amministrazione è in grado di operare con l’appoggio e la collaborazione dell’intero comparto
industriale, in modo da condividere tutte le informazioni e sviluppare una strategica politica energetica
volta alla riduzione dei consumi del settore, e delle rispettive emissioni in atmosfera, prevedendo
misure più restrittive rispetto alla normativa vigente.
Visto che il Comune di Casagiove ha un’influenza limitata rispetto all’ambito industriale del suo
territorio, si è scelto di escludere tale settore dal Piano di Azione per l’Energia Sostenibile. Per questo
motivo non saranno riportati i dati relativi al consumo di energia e alle emissioni di CO2 da parte
dell’industria.
4.3.2. Trasporti
Parco veicoli comunale
Il parco veicoli del Comune di Casagiove si compone degli automezzi individuati nella tabella seguente,
in cui sono riportati tutti i dati necessari (spese di combustibile dei veicoli e targhe) per il calcolo delle emissioni
annuali derivanti dal loro utilizzo.
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
42
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Tabella 9 – Parco veicoli comunale nell’anno di baseline
Casagiove si impegna a rinnovare il parco veicoli comunale attraverso la riduzione e sostituzione di
vecchie tecnologie con autovetture ad elevata efficienza energetica e basso impatto ambientale. Anche
se il settore in oggetto è responsabile di una piccola parte delle emissioni totali, è bene che l’ente
comunale sia di esempio di fronte alla comunità, promuovendo le migliori pratiche (Best Pratics) per il
raggiungimento dell’obiettivo globale.
Risultati per l’anno di baseline 2008
I consumi totali di energia finale ammontano a circa 160 MWh.
Le emissioni totali in atmosfera corrispondono a 40 tCO2.
Trasporti pubblici
Il territorio comunale è attraversato dalle autolinee gestite da CLP Bus.
La gestione del trasporto pubblico è solitamente di competenza provinciale, perciò spesso
l’Amministrazione Comunale può intervenire direttamente sul servizio offerto. Tuttavia
l’Amministrazione può impegnarsi su due fronti:
Veicoli in dotazione nel 2008 Targa Carburante AREA
CICLOMOTORE PIAGGIO 78202 benzina PROT. CIVILE
CICLOMOTORE PIAGGIO 78204 benzina PROT. CIVILE
CICLOMOTORE PIAGGIO 78207 benzina PROT. CIVILE
FIAT PANDA CE 604182 benzina PROT. CIVILE
FIAT PANDA DS474BR benzina PROT. CIVILE
FIAT 35 CE 457843 benzina LL.PP.
FIAT 600 VAN BF 755 TH benzina LL.PP.
FIAT CE 450891 benzina LL.PP.
FIAT PANDA BF 754 TH benzina LL.PP.
FIAT BRAVA BF 751 TH benzina VV.UU
FIAT BRAVA BF752TH benzina VV.UU
FIAT SCUDO COMBI BP673NG gasolio VV.UU
FIAT MAREA BF756TH benzina AA.GG
FIAT PANDA BF753 TH benzina AA.GG
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
43
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
sensibilizzare i cittadini sull’importanza del mezzo pubblico, in sostituzione dell’auto privata,
ogni volta che sia possibile;.
mantenere i contatti con i soggetti gestori e con gli Enti responsabili del servizio di trasporto
pubblico, così da garantire un servizio adeguato ed efficiente alla comunità.
Risultati per l’anno di baseline 2008
Considerando i km percorsi dalla linea CLP nel territorio comunale, le corse al giorno effettuate, i
consumi medi dei bus e i giorni in cui il servizio viene erogato, si sono calcolati i consumi totali di
energia finale che ammontano a circa 125 MWh.
Le emissioni in atmosfera corrispondenti ammontano a 33 tCO2.
Trasporti privati e commerciali
I trasporti privati e commerciali rappresentano un’importante fetta sul totale delle emissioni comunali. I
dati relativi a questa sottocategoria sono gestibili in modalità indiretta, in quanto risulta impossibile
raccogliere i consumi reali di tutte le utenze private. Per dimensionare il parco vetture del territorio, e i
consumi connessi, si fa riferimento al database dell’ACI, che fornisce annualmente la consistenza dei
veicoli circolanti sul territorio, su scala da nazionale a comunale.
Si sono associati i fattori di densità, potere calorifico e di conversione IPCC relativi al combustibile di
funzionamento del mezzo, costi medi annuali del combustibile utilizzato, ricavati attraverso l’incrocio
dei dati MISE, dell’Agenzia delle Entrate sulla base dei veicoli presenti nella flotta.
Tabella 10 – Consumi ed emissioni del parco veicoli del comune di Casagiove nell’anno di baseline
È d’uopo intervenire alla riduzione delle emissioni in atmosfera di CO2 da parte dell’amministrazione
comunale, incentivando l’utilizzo dei mezzi pubblici e la sostituzione di veicoli che superano la soglia di
emissioni consentite, sensibilizzando sulle tematiche di impatto ambientale ed economico e sul
benessere che deriva dall’utilizzo di mezzi ecosostenibili.
Risultati per l’anno di baseline 2008
Consumi gasolio 59539,22 MWh
Consumi benzina 25832,63
Emissioni relative al gasolio 15896,97 t CO2
Emissioni relative a benzina 6432,32
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
I consumi totali di energia finale per il settore trasporto privato sono pari a circa 89254.87 MWh.
Le emissioni totali in atmosfera corrispondono a 22329.30 tCO2.
In merito a queste emissioni, ogni cittadino è responsabile di circa 1.56 tCO2/persona emesse in
atmosfera.
4.3.3. Altro
Il Comune può decidere di inserire nell'inventario altre fonti di emissioni di gas a effetto serra, sempre
che il Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile preveda azioni volte a mitigare tali emissioni. Per
facilitare la raccolta dei dati, sono stati predefiniti come potenziali settori lo smaltimento dei rifiuti e la
gestione delle acque reflue. La raccolta di dati per questi settori è volontaria.
Smaltimento rifiuti
L’Azione più significativa che il Comune possa prevedere nel campo dello Smaltimento dei rifiuti è
senz’altro un’attenta campagna di sensibilizzazione e di informazione al cittadino circa l’importanza
della Raccolta Differenziata domestica.
Il comune di Casagiove, nell’anno di inventario (2008) ha registrato una percentuale di raccolta
differenziata pari a circa 15%, valore che è migliorato nel 2014, raggiungendo ad ora circa il 53%.
I dati relativi ai rifiuti prodotti e alle percentuali delle frazioni differenziate sul territorio vengono
raccolti e registrati dal Comune e dagli Osservatori Regionale e Provinciale.
Le linee guida JRC per la redazione dell’Inventario delle Emissioni non prevedono la quantificazione
delle emissioni di CO2 collegate alla quantità di rifiuti prodotti se non quelli da emissioni di CH4 da
discariche.
Poiché il Comune di Casagiove non ha sul territorio presenza di discariche, e non ha previsto azioni
volte alla riduzione di tali emissioni legate al settore Smaltimento Rifiuti, se non l’azione di
sensibilizzazione sulla raccolta differenziata, è stato possibile escludere dal Piano di Azione per
l’Energia Sostenibile tale campo emissivo. Per questo motivo non abbiamo indicato i dati relativi alle
emissioni di CO2 da parte del settore suddetto. Sono invece previste azioni di aumento della
percentuale di raccolta differenziata con interventi di sensibilizzazione sui cittadini.
Acque reflue
Dal momento che il Comune di Casagiove non ha previsto azioni volte alla riduzione delle emissioni
legate al settore Gestione delle acque reflue è stato possibile escludere dal Piano di Azione per l’Energia
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
45
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Sostenibile tale campo emissivo. Per questo motivo non sono stati indicati nel template i dati relativi
alle emissioni di CO2 da parte del settore in questione.
4.4. Consumi di energia e emissioni: il riepilogo
Le analisi energetiche ed emissive di settore sono finalizzate alla compilazione del template di inventario
riportato di seguito.
COMUNE DI CASAGIOVE ___________________________ PROVINCIA DI CASERTA
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Tabella 11– Consumi suddivisi per settore e vettore energetico per il comune di Casagiove nell’anno di baseline.
Gas naturale Gas liquidoOlio da
riscaldamentoDiesel Benzina Lignite Carbone
Altri combustibili
fossiliOli vegetali Biocarburanti Altre biomasse
Energia solare
termica
Energia
geotermica
EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE
Edifici, attrezzature/impianti comunali 702.40 663.51 1365.91
Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali) 13975.84 327.66 14303.51
Edifici residenziali 14536.05 36407.05 8956.99 344.43 60244.52
Illuminazione pubblica comunale 800.49 800.49
Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema
europeo di scambio delle quote di emissione – ETS)0.00
Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie 30014.79 0.00 37398.22 8956.99 0.00 344.43 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 76714.43
TRASPORTI
Parco auto comunale 21.56 138.78 160.34
Trasporti pubblici 125.06 125.06
Trasporti privati e commerciali 3883.01 59539.22 25832.63 89254.87
Totale parziale trasporti 0.00 0.00 0.00 3883.01 0.00 59685.84 25971.41 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 89540.27
Totale 30014.79 0.00 37398.22 12840.00 0.00 60030.27 25971.41 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 166254.70
TotaleCalore/freddo
Energie rinnovabiliCategoria
Combustibili fossili
CONSUMO ENERGETICO FINALE [MWh]
Elettricità
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Tabella 12 – Emissioni di gas serra suddivise per settore e vettore energetico per il comune di Casagiove nell’anno di baseline.
Gas naturale Gas liquidoOlio da
riscaldamentoDiesel Benzina Lignite Carbone
Altri combustibili
fossiliOli vegetali Biocarburanti Altre biomasse
Energia solare
termica
Energia
geotermica
EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE
Edifici, attrezzature/impianti comunali 339.26 134.03 473.29
Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali) 6750.33 6750.33
Edifici residenziali 7020.91 7354.22 2069.06 0.00 91.96 16536.17
Illuminazione pubblica comunale 386.64 386.64
Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema
europeo di scambio delle quote di emissione – ETS)0.00
Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie 14497.14 0.00 7488.25 2069.06 0.00 91.96 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 24146.42
TRASPORTI
Parco auto comunale 5.76 34.56 40.31
Trasporti pubblici 33.39 33.39
Trasporti privati e commerciali 0.00 15896.97 6432.32 22329.30
Totale parziale trasporti 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 15936.12 6466.88 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 22403.00
ALTRO 46549.42
Smaltimento dei rifiuti
Gestione delle acque reflue
Indicate qui le altre emissioni del vostro comune
Totale 14497.14 0.00 7488.25 2069.06 0.00 16028.08 6466.88 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 46549.42
Totale
Energie rinnovabiliCombustibili fossiliCategoria
Emissioni di CO2 [t]/Emissioni equivalenti di CO2 [t]
Elettricità Calore/freddo
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Il template riporta i consumi energetici e le emissioni complessive relative al Comune di Casagiove, per
l’anno 2008, rispettivamente distinti per settore e per vettore.
Le emissioni di CO2 complessive sono ripartibili per settore come riportato nel diagramma di seguito.
Figura 12 – Emissioni di CO2 suddivise per settore anno 2008 – Comune di Casagiove
Dal diagramma risulta evidente che le principali fonti di emissione sono costituite da:
Trasporti privati e commerciali (48%)
Edifici residenziali (35.5%)
Edifici attrezzature/impianti del terziario (14.5%)
Le emissioni di CO2 complessive sono ripartibili per vettore come riportato nel diagramma di seguito.
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
49
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Figura 13 – Emissioni di CO2 suddivise per vettore energetico anno 2008 – Comune di Casagiove
Dal grafico a torta sulle emissioni sono preponderanti, il gasolio e benzina, che alimentano soprattutto
l’ambito dei trasporti, seguiti dal gas naturale ed energia elettrica, a servizio della climatizzazione del
settore residenziale e terziario.
Queste considerazioni saranno alla base per lo sviluppo delle azioni, descritte dettagliatamente nelle
schede allegate, che il Comune si impegna a portare a termine entro la fine del 2020.
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
FOCUS Quanta plastica per le nostre emissioni?
Il petrolio, sinonimo di energia, serve anche per realizzare un'infinità di prodotti di uso quotidiano.
Dall'oro nero raffinato si ricavano, circa una ventina di prodotti; dal barile infatti arriva nelle case sotto
forma di bottiglie e oggetti di plastica, polistirolo fino ad alcuni tessuti di abbigliamento, come il
poliestere. Da un barile di petrolio, si possono ricavare ben 1.750 bottiglie di plastica da un litro e
mezzo, quelle comunemente usate per acqua minerale e bibite. Un barile contiene, infatti,
convenzionalmente 159 litri di greggio, pari a circa 135 chili. Servono all'incirca 2 chili di petrolio per
fare 1 kg di plastica per alimenti (pet). Quindi da un barile di petrolio si ricavano circa 70 chili di pet.
Tenuto conto che una bottiglia da un litro e mezzo pesa circa 40 grammi, da un barile si possono
produrre qualcosa come 1.750 bottiglie.
Considerando i consumi del Comune di Casagiove, avremo
circa 16.020.906 litri di greggio, pari a 100.760 barili che
equivalgono a 17.003.320 di bottiglie di pet.
Ogni cittadino di Casagiove consuma all’anno 1.121,99 litri di
greggio all’anno; per sensibilizzare maggiormente il
ragionamento, è come se ogni cittadino di Casagiove
producesse, ovviamente inquinando, circa 1.190 bottiglie di
plastica. Sembrano numeri lontani dalla nostra realtà, ma sono
in effetti il risultato dell’utilizzo del petrolio in maniera
massiccia e in tutti i settori.
I carburanti da soli rappresentano il 55% del barile di petrolio: il 23% diventa gasolio auto mentre un
altro 22% benzina. Segue l'olio combustibile (20%) per utilizzi industriali o per la produzione elettrica.
Un altro 10% serve per il gasolio riscaldamento mentre un altro 7% è destinato alla produzione di
kerosene, il cosiddetto jet-fuel per i trasporti aerei commerciali e militari. Un altro 5% viene usato poi
per ricavare gpl auto e riscaldamento mentre una quota uguale è destinata ai bitumi (il materiale, ad
esempio, per realizzare gli asfalti) mentre il 3% del barile serve per i lubrificanti. A completare l'utilizzo
c'è poi un'altra quota, intorno al 5%, di uso delle raffinerie, gli impianti cioè di trasformazione dell'oro
nero in prodotti lavorati. Insomma il petrolio ci accompagna in tutte le attività quotidiane.
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
51
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Quanti alberi per l’obiettivo al 2020?
Le emissioni di gas climalteranti che il Comune di Casagiove deve abbattere tra il 2015 e il 2020
corrispondono a 9.775,38 t CO2.
Se ipotizziamo di parlare di piante (quale una essenza arborea di alto fusto) in clima temperato situate in
città (quindi un contesto di stress ambientali più elevati rispetto ad un contesto naturale) e pensando
che gli alberi stesso possano assorbire tra i 10 ed i 20 kg CO2/anno, dentro un ciclo di accrescimento
compreso tra i 20 ed i 40 anni, il comune di Casagiove dovrebbe piantare 651.692 alberi ed avere a
disposizione 1630 ha circa in cui sistemarli, per compensare le emissioni in atmosfera di anidride
carbonica
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52
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
5. Azioni intraprese nel periodo 2009/2013 5.1. Individuazione delle azioni intraprese dall’anno di BEI ad oggi
L’analisi delle attività che il Comune ha promosso negli anni che vanno dall'anno di BEI, 2008 ad oggi
è finalizzato a:
capire al meglio la strategia generale perseguita dal Comune, per accrescere lo sviluppo
sostenibile e la riqualificazione delle risorse territoriali.
Valutare per ogni settore il risparmio energetico conseguito, al fine di verificare se vi sia stato un
avvicinamento all'obiettivo finale di riduzione del 20% di emissioni di CO2.
Il Comune di Casagiove, negli anni 2009‐2014, si è fatto portavoce di alcune iniziative finalizzate al
contenimento dei consumi energetici e delle emissioni locali; si elencano di seguito gli interventi più
significativi e le relative riduzioni di emissioni di CO2 per settore.
5.1.1. Edifici attrezzature/impianti e industrie Edifici attrezzature/impianti della PP.AA. Illuminazione Pubblica
Il sistema di illuminazione pubblica è stato sottoposto ad attività di ammodernamento, a partire dal
2009. Il parco lampade è costituito da circa 1.679 punti luce; sono stati efficientati, attraverso la
sostituzione dell’obsoleta tecnologia, 15 lampade SAP, con altrettante LED e 134 ai ioduri di mercurio
con soluzioni energicamente più efficienti e performanti.
Il risparmio energetico è valutato sui dati reali di consumo pre e post intervento.
Risparmio energetico e abbattimento delle emissioni nel settore
Il risparmio di energia finale conseguito ammonta a circa 68.3 MWh.
Le emissioni totali abbattute corrispondono a 39.6 tCO2.
5.1.2. Produzione locale di energia elettrica Fotovoltaico privato
È possibile utilizzare ATLASOLE che rappresenta l'atlante degli impianti fotovoltaici ammessi
all'incentivazione in base al decreto 28/07/2005. Atlasole, è un vero e proprio sistema informativo
geografico, che serve per monitorare tutti gli impianti fotovoltaici incentivati con il conto energia,
attivi sul territorio nazionale.
COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA
53
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Realizzato da GSE, questo atlante degli impianti, attraverso il webmapping GIS, è in grado di
rappresentare gli impianti fotovoltaici raggruppati per potenza e numerosità in funzione delle necessità
dell'utilizzatore.
In riferimento al comune di Casagiove si è potuta effettuare:
la visualizzazione immediata dei livelli amministrativi di Regioni, Province e Comuni
la scelta della base cartografica da rappresentare
la ricerca guidata per classi di potenza definite dai Decreti o ricerca libera
la scelta attraverso i filtri sui Decreti e quindi sui rispettivi “conto energia”
la possibilità di scaricare la lista completa degli impianti fotovoltaici
la possibilità di scaricare la lista degli impianti fotovoltaici per Regioni, Province e Comuni
la possibilità di impostare delle mappe tematiche personalizzate
Per il Comune di Casagiove, sono stati identificati impianti fotovoltaici di potenza complessiva pari
a 335,1 kW.
Il risparmio energetico e della riduzione di emissioni ottenibili in seguito all’installazione di impianti
fotovoltaici sui tetti degli edifici è stato calcolato partendo dalla potenza dell’impianto installato. La
potenza del generatore fotovoltaico (espressa in kWp) in caso di installazione fissa può calcolarsi
tipicamente dividendo il dato di consumo per 1350 (se al Nord) o 1450 (se al Centro) o 1600 (se al
Sud). In sostanza 1 kWp al Nord produce circa 1350 kWh, al Centro 1450 kWh, al Sud 1600 kWh.
minimo. Moltiplicando la potenza del generatore (espressa in kWp) per il valore dell'insolazione
(espressa in kWh/kW) del luogo (Casagiove)si ottengono i kWh prodotti.
Risparmio energetico e abbattimento delle emissioni nel settore
Le emissioni totali abbattute corrispondono a 263 tCO2.
5.1.3. Sensibilizzazione / Comunicazione / Formazione
Campagne di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza:
raccolta differenziata.. La gestione dei rifiuti rappresenta, per gli Enti locali, una delle maggiori sfide a
causa degli onerosi costi ambientali e finanziari che comporta. La comunicazione in fase di
consolidamento dei sistemi di raccolta differenziata è parte funzionale del sistema stesso, alla pari degli
investimenti per l’acquisto delle attrezzature e per la messa in opera del servizio. Definire quali sono i
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54
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
materiali prodotti quotidianamente che possono essere recuperati e reintrodotti nel mercato rappresenta
un informazione fondamentale nella strategia di comunicazione.
Per attuare una raccolta differenziata di qualità (frazioni sempre più omogenee), è necessario ottenere il
pieno consenso dei cittadini che, grazie ad un’informazione costante, mirata, essenziale ed efficiente,
saranno i protagonisti della prima fase del processo di recupero dei rifiuti a tutela dell’ambiente.
Nella prospettiva di un radicamento della raccolta differenziata come abitudine consolidata derivante da
una forte coscienza civica ed una matura consapevolezza ambientale, l’attività formativa e informativa
nei confronti dei cittadini, avrà un ruolo decisivo. Essa, infatti, può incidere nell’immediato sui
comportamenti soggettivi e collettivi determinando una vera e propria evoluzione culturale in grado di
produrre benefici nel medio e lungo periodo. L’amministrazione comunale di Casagiove, ha messo in
campo iniziative che hanno consentito ai cittadini di comprendere le relazioni che esistono tra loro
stessi e il territorio in cui vivono e di apprendere quanta importanza abbia ogni singola azione nel
determinare, in modo sostenibile, il rapporto tra uomo e ambiente. La percentuale di raccolta
differenziata nel Comune di Casagiove è passata dal 15% dell’anno 2008, al 53 % del 2014.
Risparmio energetico e abbattimento delle emissioni nel settore
Non quantificabili.
5.2. I risparmi energetici ed emissioni al 2014
La rendicontazione dei risparmi energetici ottenuti in termini di riduzione delle emissioni di CO2 è
riportata nella tabella di seguito:
Tabella 9 ‐ Sintesi delle Azioni realizzate dal Comune nel periodo 2008‐ 2014
AZIONE Risparmio energetico MWh Emissioni evitate t CO2
Fotovoltaici su proprietà 452.3 263
Illuminazione pubblica 68.3 39.6
Il risparmio emissivo per le azioni intraprese dal Comune negli anni 2009‐2013 in seguito agli interventi
realizzati per tutti i settori è di 302.6 tCO2 circa.
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55
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
6. Scenari di Previsione 2010-20
Valutazione scenari BAU e con interventi
L’Unione Petrolifera (UP) nel 2012 ha stimato l’andamento della domanda totale di energia primaria,
come riportato in Figura 12, in milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (MTep). Si osserva che, a
partire dal 2010, si è avuta una forte riduzione della domanda fino al 2012, con un –2.5% rispetto
all’anno precedente (2011), che rappresentava già una riduzione rispetto all’anno precedente, dovuta alla
crisi del 2009, i cui effetti si fanno sentire ancora oggi. Complessivamente, tra il 2011 e il 2013 la
riduzione della Domanda di energia primaria in Italia è stata del 4.5%.
A partire dal 2014 la tendenza dovrebbe invertirsi e, seppure con tassi modesti, dell’ordine dello 0,2-
1,2% ricominciare a crescere. Per il 2020 la stima per la richiesta complessiva di energia primaria in
Italia è di circa 184,5 Milioni di tonnellate equivalenti di petrolio.
Figura 14 – Domanda di Energia Primaria (in MTep) come stimato da Unione Petrolifera nel periodo 2010-20.
Si può osservare che per l’energia elettrica il trend è simile a quello della domanda globale di energia del
paese per il periodo 2005-2020, ma l’incremento percentuale previsto per gli anni 2015-20 e
successivamente nel periodo 2020-25 risulta, sempre considerando i dati di previsione, molto maggiore.
Analizzando la tabella riportate di seguito [rif UIP] risulta che per la domanda globale di energia
primaria:
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Tabella 13 - Domanda di energia primaria (in MTep) in Italia nel periodo 2010-2025 e corrispondenti CAGR.
mentre per quella elettrica risulta:
Tabella 14 - Domanda di Energia Elettrica (in TWh) e popolazione residente in Italia nel periodo 2010-2025 e corrispondenti CAGR.
Si osservano valori di crescita percentuale (stimati attraverso l’indice CAGR – Compound Annual
Growth Rate) per il quinquennio 2016-2020, superiori all’1% annuo, contro valori dell’ordine dello
0,6% per la domanda globale di energia primaria. Ciò significa che le previsioni stimano un grosso
traino dell’energia elettrica per quanto riguarda la domanda complessiva di energia primaria. L’utilizzo
dei combustibile fossili per usi energetici è stimato stazionario o addirittura decrescente negli anni 2015-
2020.
Figura 15 - Domanda di Energia Elettrica (in TWh) come stimato da Unione Petrolifera nel periodo 2010-20.
2010 2011 2012 2013 2014 2015 2020 2025
Domanda Energ ia [Mtep] 182.4 178.4 173.9 174.2 176.4 179.1 184.5 188.1
var% -2.2% -2.5% 0.2% 1.3% 1.5% 3.0% 2.0%
CAGR% -2.19% -2.52% 0.17% 1.26% 1.53% 0.60% 0.39%
Domanda Globale di Energia
2010 2011 2012 2013 2014 2015 2020 2025
Milioni abitanti 60.1 60.3 60.5 60.8 61.1 61.3 61.6 61.9
TWh 330.7 332.6 328.8 331.0 335.8 341.1 360.0 379.4
var% 0.55% -1.12% 0.66% 1.45% 1.57% 5.55% 5.39%
CAGR% 0.55% -1.12% 0.66% 1.45% 1.57% 1.09% 1.06%
Richiesta elettrica
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Associati ai consumi di energia, le previsioni per le emissioni di anidride carbonica mostrano una
tendenza a valori stazionari che ci si attende si attestino su circa 394 milioni di tonnellata di CO2
emesse fino al 2025 e una stima di emissioni pro capite, a livello nazionale, di circa 6,35 tonn/pro
capite. Tale tendenza stazionaria, in scenari BAU (Business As Usual) è da ricondursi ad un incremento
della penetrazione delle fonti rinnovabili, in particolare per l’energia elettrica, che come si è visto,
mostrerà il maggior tasso di crescita fra tutti i vettori energetici e del miglioramento dell’efficienza
energetica in tutti i settori.
Tabella 15 - Previsioni per le emissioni di CO2 (in Mton) in Italia nel periodo 2010-2025, della popolazione
residente e delle emissioni pro capite e corrispondenti CAGR.
Per cui, utilizzando i dati di previsione per il periodo 2015-2020 anche per il comune di Casagiove è
possibile ipotizzare scenari di tendenza coincidenti con quelli italiani, seppure con differenze
numeriche. Infatti, nel 2008 (dati IBE) le emissioni di CO2 sono state di 46.5 kton/anno, con valore
pro capite di 3,3 ton/persona, valore inferiore alla media nazionale, a causa della mancanza sul territorio
cittadino di aziende energivore con elevate emissioni di gas serra e perché nel computo comunque non
sono state considerate eventuali industrie non ETS. Questo significa che lo scenario BAU per il
comune di Casagiove si proietterà al 2020 con una quantità di emissioni di CO2 pressoché costante.
Nella Figura è riportato l’andamento previsto per lo scenario BAU delle emissioni totali di CO2 per il
comune di Casagiove nel periodo 2008-2020, insieme con la stima legata all’applicazione delle misure
PAES 2020. La stima dell’evoluzione secondo lo scenario BAU è stata ottenuta dalle previsioni
dell’Unione Petroli. Lo scenario PAES 2020 per il comune di Casagiove (CE) prevede una riduzione del
21% sulle emissioni totali di CO2, rispetto all’anno di baseline del 2008. Si osserva che la riduzione
delle emissioni di CO2 non è previsto lineare con il tempo, in quanto gli interventi previsti nel PAES
potranno dispiegare la loro potenzialità maggiormente a partire dal 2015 in poi. Pertanto in un primo
periodo, fino al 2014, la riduzione percentuale annua è stata valutata, grazie agli interventi realmente
effettuati dal Comune, pari circa allo 0.13% annua, mentre dal 2015 al 2020 tale riduzione percentuale
raggiungerà il valore annuo del 3.22%.
2000 2005 2010 2015 2020 2025
CO2 emesso (Mton) 426 454 399 391 394 393
CAGR% 1.3% -2.5% -0.4% 0.2% -0.1%
Popolazione (milioni) 57 58.8 60.1 61.3 61.6 61.9
Emiss Procapite(Ton/persona) 7.47 7.72 6.64 6.38 6.40 6.35
CAGR% su emissioni pro capite 0.7% -3.0% -0.8% 0.1% -0.1%
Milioni di tonn CO2
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
In tal modo, la riduzione prevista di CO2 emessa dalle attività proposte nel PAES è molto più
consistente rispetto agli scenari BAU, portando le emissioni a valori totali di circa 36,8 kTon per l’anno
2020, raggiungendo così il target previsto.
Figura 15 - Previsioni di emissione di CO2 per Casagiove (CE) nel periodo 2010-2020 con scenario BAU e PAES
2020.
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
7. Azioni di Piano Lo scopo del piano d’azione è quello di individuare specifiche azioni da attuare al fine di realizzare
un’effettiva riduzione di consumi energetici e di emissioni inquinanti del 20% al 2020, in attuazione
dell’obbiettivo del 20/20/20 assunto nel dicembre 2008 dall’Unione Europea, nell’ambito del
“Sustainable Energy Europe”.
Il Comune di Casagiove potrà ottenere enormi vantaggi sostenendo l’attuazione del PAES, come:
contribuire alla lotta globale contro il cambiamento climatico
dimostrare impegno nella tutela dell’ambiente e nella gestione efficiente delle risorse;
partecipazione della società civile, miglioramento della democrazia locale;
migliorare l’immagine della città;
visibilità politica durante il processo;
ravvivare il senso di comunità intorno a un progetto comune;
vantaggi economici e occupazionali (adeguamento degli edifici ...);
migliore efficienza energetica e risparmio sulla fattura energetica;
ottenere un quadro chiaro, veritiero e completo delle uscite finanziarie connesse con l’utilizzo di
energia e un’identificazione dei punti deboli;
sviluppare una strategia chiara, globale e realistica per il miglioramento della situazione;
accesso a fondi nazionali/europei;
miglioramento del benessere dei cittadini (riduzione della povertà energetica);
sanità locale e qualità della vita (minore congestione del traffico, miglioramento della qualità
dell’aria ...);
assicurarsi risorse finanziarie attraverso il risparmio energetico e la produzione locale di energia;
migliorare l’indipendenza energetica a lungo termine della città;
sinergie future con gli impegni e le politiche esistenti;
preparazione per un migliore utilizzo delle risorse finanziarie disponibili (locali, sovvenzioni
dell’UE e piani di finanziamento);
una posizione migliore per quanto riguarda l’attuazione delle politiche e della legislazione
nazionali e/o europee;
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
7.1. Obiettivi di riduzione (Schede di Progetto)
La città di Casagiove ha intenzioni di intraprendere nei prossimi anni una politica di riduzione delle
emissioni di CO2 attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici a servizio di edifici pubblici,
interventi di rifacimento delle coperture di alcuni edifici comunali, nonché attuando una politica di
diffusione e comunicazione incentivante per lo sviluppo di fonti energetici rinnovabili a servizio delle
abitazioni private.
L’obiettivo di riduzione individuato nel Piano è funzionale al particolare momento congiunturale
economico che rende difficili scelte di spese rilevanti. Si è quindi cercato di valutare risultati realistici e il
più possibile attuabili attraverso l’intervento dell’amministrazione locale.
Il settore a cui si impone l’obiettivo più importante dal punto di vista della buona riuscita del PAES,
non tanto per il raggiungimento dell’obiettivo finale della riduzione del 20% di CO2, quanto per la
capacità di fornire spunti riproducibili sul territorio e del buon esempio da offrire ai cittadini, è quello
Pubblico, le cui azioni previste contribuiscono alla riduzione della CO2 emessa per un importo pari a
911,04 t CO2/a.
Per contro, è anche il settore che potrebbe risentire maggiormente degli impedimenti burocratici e dei
limiti imposti dalla legge. Il settore a cui si richiede lo sforzo maggiore è indubbiamente quello
residenziale, prevalentemente attraverso interventi sull’efficienza energetica degli immobili, a cui si
prospetta una riduzione delle emissioni di circa 2.183,34 t CO2/a.
Infine, al settore dei trasporti, è imposto l’obiettivo di riduzione di circa 3.858,02 t CO2/a. Si tratta di
un obiettivo sicuramente ambizioso e di difficile conseguimento perché richiede non un investimento
economico ma un cambio di abitudini da parte dei cittadini che devono modificare l’utilizzo
dell’automobile e porre in essere comportamenti differenti. Fondamentale, come di seguito, nel capitolo
9 verrà esplicato, è il lavoro di comunicazione e sensibilizzazione della comunità tutta; gli stakeholders
principali sono i cittadini che rappresentano la quota parte maggiore delle emissioni di CO2 e che per
questo sicuramente contribuiranno al raggiungimento dell’obiettivo al 2020, partecipando attivamente
alle campagne e alle fiere messe in atto dall’amministrazione comunale e soprattutto aderendo ai bandi e
agli incentivi.
Il Comune di Casagiove si impegna a portare a termine, entro il 2020, 20 AZIONI finalizzate al
raggiungimento dell’obiettivo.
Le azioni di piano sono presentate tramite le Schede di Progetto allegate, in ognuna delle quali è
riportata un’analisi di fattibilità che abbraccia i tre punti focali di intervento:
Settore
Campo di azione
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Azione chiave
Azioni correlate
Per ogni azione sono stati individuati i seguenti aspetti:
Descrizione dell’azione
Risultati attesi
Tempistiche di attuazione
Risorse umane coinvolte
Costi e risorse finanziarie utilizzate
Modalità di monitoraggio
Il periodo di attuazione di ciascuna azione è riconducibile a tre possibili fasi:
Breve Periodo: azioni da completare entro l'anno 2016;
Medio Periodo: azioni da completare entro l'anno 2018;
Lungo Periodo: azioni da concludere entro 2020.
NOTA BENE
Alcune azioni sono miste e quindi considerate come un obiettivo da raggiungere correlando più campi
insieme.
7.2. Schema operativo
L’attuazione delle azioni previste nelle Schede di Progetto (Allegato I) comporta una riduzione in
termini di tonnellate di CO2, concorrendo al raggiungimento dell’obiettivo finale del 20‐20‐20.
Il Comune di Casagiove si impegna ad abbattere 9.775,38 tCO2 entro il 2020 mediante la realizzazione
delle azioni riportate nelle Schede di Progetto, in aggiunta alle già 302,6 t CO2 abbattute attraverso le
Azioni presentate nel cap. 5.
Si riporta di seguito una tabella riepilogativa con indicazione del settore dell’azione, degli indicatori di
monitoraggio (quantitativi o qualitativi) e dei risparmi ottenibili in termini di riduzioni di energia da
fonte fossile o produzione di energia di energia da fonte rinnovabile, e abbattimento delle emissioni di
CO2.
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62
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Tabella 16 ‐ Sintesi delle Azioni che il Comune intende intraprendere. Legenda: BP = breve periodo (entro il 2016); MP = medio periodo (entro il 2018); LP = lungo periodo (entro il 2020)
SETTORE CODIC
E AZIONE PERIODO INDICATORE
Energia Risparm. (MWh)
CO2 Risparm.
(tonn)
PUBBLICO
AU audit energetico MP Energia e CO2
Risparmiata 0 0
SOL solare termico MP N° impianti
installati/ Potenza installata
66,3 13,4
EFFE1 riqualif. coperture LP Mq di coperture
riqualificate 341,5 118,3
EFFE2 riqualif. infissi LP
Mq di infissi riqualificati
273,2 94,6
PV
impianti fotovoltaici
LP kW di picco
installati/CO2 eq risparmiata
1450,0 289,6
CL riqualif. impianti LP
N° impianti riqualificati
546,0 189,3
PI
illuminazione pubblica
LP n° di Punti Luce
riqualificati sul totale 400,0 193,3
PIA piantum. alberi LP
Numero di alberi piantati
--- 12,5
TRASPORTI
PAC dismissione e
sostituzione veicoli comunali
LP n° veicoli
dismessi/sostituiti della flotta
20,2 5,1
MS mercati a km 0 BP Emissioni di CO2-
Numero utenti coinvolti
595,4 158,9
GB green bus LP Numero di utenti del
servizio 59,5 15,9
BE bimbi elettrici LP
Numero di utenti del servizio
29,1 7,1
PAP isole ambientali-ztl LP Emissioni di CO2 14199,4 3671,0
RESIDENZIALE
EFFE3 strutture e impianti LP
N.° di pratiche per lavori e utenti
candidati ai bandi comunali
7281,4 1470,8
EFFE4 sostituzione caldaie MP N° caldaie sostituite 5461,1 1103,1
EFFE 5 sostituzione caldaie
ed infissi MP
N° caldaie sostituite e Mq di infissi riqualificati
4352,8 879,2
PVPRI impianti
fotovoltaici LP
n° impianti/kW di picco installati
416,1 201,0
RD
% raccolta differenziata
LP % R.D. --- 2483,4
COMUNICAZIONE
FORM g.a.s.- Gruppo di acquisto solare- i
cittadini e i LP
N° di kWp installati in impianti solari
N° di persone che 1397,6 675,0
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
commercianti aderiscono al
progetto comunale
chiedono informazioni
N° di impianti di climatizzazione
cambiati
FIGI fiere e giornate
dell’energia LP N° di partecipanti 1453,6 702,9
Le azioni intraprese nel periodo 2009 – 2013 e quelle che il Comune si propone di realizzare entro il
2020, secondo le stime effettuate, consentiranno un risparmio di emissioni di anidride carbonica in
atmosfera pari a 9.775,38 t rispetto all’anno di riferimento.
Figura 16- Obiettivi del PAES
Alla luce delle valutazioni sopra riportate è evidente che il Comune di Casagiove ha le potenzialità per
raggiungere l’obiettivo imposto dal Patto dei Sindaci poiché entro il 2020 avrà provveduto
all’abbattimento del 21% delle emissioni di CO2 rispetto all’anno di riferimento (2008), ponendo in atto
le attività che sono descritte nelle schede di azione.
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64
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
8. Monitoraggio delle azioni di Piano
Il sistema di monitoraggio è necessario per seguire i progressi verso i target definiti a partire dalla
situazione esistente.
Il sistema di monitoraggio prevede l’impiego di strumenti differenti tra loro collegati:
1) con periodicità semestrale vengono effettuati degli audit interni (è una valutazione sistematica,
documentata, periodica e obiettiva delle prestazioni ambientali di un’organizzazione, del sistema di
gestione e dei processi destinati alla tutela, che consentono di verificare lo stato di avanzamento degli
obiettivi e delle azioni previste e deliberate dall’amministrazione);
2) aggiornamento periodico dei dati energetici degli edifici comunali in termini di MWh di
consumo;
3) aggiornamento annuale degli indicatori definiti;
4) sempre con periodicità annuale la Giunta provvede a verificare, attraverso una sorta di Riesame
della Direzione, lo stato di attuazione del PAES e gli indicatori individuati.
Il sistema di monitoraggio si sviluppa su tre livelli:
1. una valutazione ex ante, realizzata a livello di misure;
2. una valutazione in itinere, collegata allo stato di attuazione e di completamento dei progetti;
3. una valutazione ex post, che quantifichi l’emissione di gas climalteranti effettivamente evitata.
Anche nel processo di monitoraggio e reporting è prevista una fase di coinvolgimento degli
stakeholders, che dovranno essere parte attiva nel fornire i dati e le informazioni necessarie
nell’elaborazione, ed invio del “Report di implementazione fornendo commenti e pareri
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
8.1. Indicatori e tempistiche
Il monitoraggio di un piano ha come finalità principale di misurare l’efficacia degli obiettivi al fine di
proporre azioni correttive, e permettere quindi ai decisori di adeguarlo in tempo reale alle dinamiche di
evoluzione del territorio. In una logica di piano-processo, così come accade nel PAES, il monitoraggio
è la base informativa necessaria per un piano che sia in grado di anticipare e governare le
trasformazioni, piuttosto che adeguarvisi a posteriori. Un programma di monitoraggio può in realtà
avere diverse altre finalità, rapportate alle attività di attuazione, di aggiornamento e di comunicazione e
coinvolgimento. In linea generale si possono immaginare le seguenti possibili finalità alla base della
decisione di organizzare il monitoraggio di un piano:
informare sull’evoluzione dello stato del territorio;
verificare periodicamente il corretto dimensionamento rispetto all’evoluzione dei fabbisogni;
verificare lo stato di attuazione delle indicazioni del piano;
valutare il grado di efficacia degli obiettivi di piano;
attivare per tempo azioni correttive;
fornire elementi per l’avvio di un percorso di aggiornamento del piano;
definire un sistema di indicatori territoriali di riferimento per il comune
Occorre quindi impostare il percorso del PAES non solo come semplice percorso lineare, ma anche e
soprattutto pensando ad inserire un feed-back che ne permetta il percorso a ritroso. Il piano va
sottoposto ad un monitoraggio che ne permetta una valutazione in corso di attuazione, sulla
base della quale siano possibili gli opportuni interventi correttivi. Un monitoraggio che non sia
agganciato ad un percorso di discussione e utilizzo dei suoi risultati per i fini descritti rischia di
diventare un oggetto autoreferenziale e fine a se stesso. Sulla base di quanto esposto emergono quindi
tre punti principali del processo gestionale:
il monitoraggio,
la valutazione dei risultati del monitoraggio,
la riformulazione di alcuni aspetti del Piano, sulla base di quanto emerso dalla valutazione.
Al fine del caso specifico occorre ricordare che:
il monitoraggio non ha solo finalità tecniche ma, anzi, presenta rilevanti potenzialità per le
informazioni che può fornire ai decisori, e per la comunicazione ad un pubblico più vasto, di
non addetti ai lavori, stakeholders, attraverso la pubblicazione di un report che contiene
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
informazioni e considerazioni sviluppate in forma discorsiva, ma generalmente basate sulla
quantificazione di un sistema di indicatori.
per indicatore si intende un parametro che fornisce informazioni su un dato fenomeno. Viene
sviluppato per scopi specifici e possiede un significato di sintesi. Assume spesso un significato
simbolico, che va oltre le proprietà direttamente associate con il valore del parametro.
L’indicatore permette pertanto di ridurre il numero di misure e di parametri richiesti per
descrivere un fenomeno, ed è strutturato in modo da semplificare la comunicazione verso
l’utilizzatore.
Il valore dell’indicatore consiste:
nel monitorare l’avanzamento dell’azione prevista;
nell’evidenziare alcune problematiche;
nel mettere a confronto di situazioni differenti;
nell’introdurre un sistema organico di raccolta di dati e di monitoraggio di determinati
fenomeni.
Gli indicatori sono rappresentativi di una situazione/componente/stato/grado di raggiungimento di un
obiettivo ed hanno efficacia solo se confrontati:
1. nello spazio, per esempio confronto tra i valori di aree territoriali diverse in ambito provinciale
(ecco quindi il preciso riferimento agli indicatori provinciali),
2. nel tempo, come confronto dei valori letti nello stesso ambito territoriale in due momenti
diversi, per verificare i cambiamenti di stato, e anche per misurare la performance del piano
rispetto a livelli di soglia o riferimento.
Gli indicatori:
aiutano ad introdurre la prassi dell’autovalutazione nella gestione del piano;
forniscono elementi utili per la costruzione stessa, o la messa a punto in itinere, del piano
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67
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Figura 17- PDCA- Plan-Do-Check-Act- importanza del monitoraggio
Il Covenant of Mayors sta lavorando ad un template guida per ciascun tipo di report, sulla base del
quale saranno adattate le procedure previste nel presente progetto al fine di rendere i report prodotti
quanto più conformi alle specifiche richieste.
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
9.Sensibilizzazione e pubblicizzazione
L'Amministrazione locale intende completare il percorso del progetto PAES con un’adeguata attività di
pubblicizzazione e sensibilizzazione, rivolta alla cittadinanza e ai portatori di interesse, al fine di fare
diventare questi ultimi parte attiva nel processo di ottimizzazione delle risorse energetiche comunali.
L’attività di sensibilizzazione, pubblicizzazione e informazione ricopre una funzione determinante per il
progetto ai fini del coinvolgimento dei vari attori (studenti, imprese, lavoratori, disoccupati, cittadini,
enti, professionisti, etc), il dibattito e l’interazione, la crescita di consapevolezza, l’emersione di
fabbisogni anche inespressi, e la vitalità stessa delle attività. Con questo obiettivo di base anche gli
strumenti adottati hanno lo scopo di ottimizzare risorse e percorsi in una logica di costante attenzione e
integrazione. Le azioni sono infatti tarate su alcuni obiettivi chiave ed in funzione dei destinatari:
per tutta l’utenza un’informazione generale su buone pratiche e l’uso consapevole dell’energia
per contribuire positivamente a comportamenti virtuosi e attivare momenti di dialogo e
confronto tra i vari soggetti;
per gli studenti un’azione di sensibilizzazione che, mediante incontri nel loro ambiente
scolastico e all’esterno (mostre), li ponga a contatto con buone pratiche, esempi positivi e
replicabili, una partecipazione attiva e creativa ad un obiettivo strategico (concorso);
per le imprese, i professionisti, i tecnici e associazioni, azioni che agiscano sulle
conoscenze applicate ai contesti operativi e lavorativi in grado di aprire nuove opportunità di
mercato e nuove politiche industriali;
per ricercatori, consulenti, tecnici ed Enti azioni di confronto su tematiche di comune
interesse metodologico, tecnico e scientifico.
Report alla cittadinanza
Sicuramente la fase di pubblicizzazione rappresenta il principale strumento affinché si raggiunga
l’obiettivo del PAES che è quello di cambiare i comportamenti dei cittadini e degli attori presenti sul
territorio.
E’ molto importante, quindi, che il personale del Comune si impegni a fornire a tutta la cittadinanza un
report sullo stato di avanzamento dei progetti presentati e degli obiettivi raggiunti.
Il report potrà essere trasmesso con costi minimi tramite le seguenti azioni:
creazione di una pagina web sul portale del comune;
comunicazione tramite social networks;
affissione di manifesti;
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passaggio di messaggi pubblicitari sui display a led sparsi sul territorio comunale.
Tabella 18 – Sintesi delle attività di sensibilizzazione e pubblicizzazione
Destinatari Contenuti Modalità Dipendenti del Comune e delle scuole Diffusione dei temi della sostenibilità
ambientale e efficienza energetica Incontro periodici di sensibilizzazione come premessa all’attività di formazione, che coinvolga tutti i soggetti dell’ente e delle scuole.
Alunni delle scuole elementari e medie
Diffusione di tematiche sulla sostenibilità ambientale ed efficienza energetica
Lezioni frontali, laboratori interattivi, proiezione di documentari, concorsi di idee, girare cortometraggi, fumetti, giornalino verde
Insegnanti delle scuole primarie e secondarie di primo grado
Ausilio nella redazione di brochure semplici su tematiche ambientale ed energetiche da distribuire agli alunni
Riunioni periodiche.
Associazioni e imprese del territorio Diffusione di tematiche inerenti il Patto dei Sindaci e coinvolgimento nel processo del PAES
Collaborazione con associazioni e consorzi, che favorisce il coinvolgimento delle aziende non solo per fornire informazioni utili al processo di pianificazione, ma che può anche essere un modo per trovare nuove opportunità di mercato per le aziende stesse.
Aziende del settore terziario Diffusione del tema del Patto dei Sindaci e coinvolgimento nel processo del PAES. Collaborazione nella comunicazione ai cittadini, rendendo parte attiva la comunità tutta..
Raccolta dati e valutazione di possibilità di collaborazione nella comunicazione ai cittadini
Cittadinanza Promozione dell’impegno del Comune in merito all’adesione al Patto dei Sindaci
Allestimento di stand in occasione di manifestazioni del Comune.
Cittadinanza Diffusione dei temi della sostenibilità ambientale e efficienza energetica
Seminari, convegni, conferenze, assemblee.
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
BIBLIOGRAFIA e SITOGRAFIA
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Caserini S., 2007. Inventario emissioni gas serra in Italia 1990‐2005, Conferenza nazionale sui cambiamenti
climatici.
Cambiamoclima, 2012. Come effettuare e conteggiare i risparmi di CO2.
Covenant of Mayors, 2010. Linee Guida “come sviluppare un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile –PAES”.
D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412. Regolamento recante norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la
manutenzione degli impianti termici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell’art. 4, comma 4,
della L. 9 gennaio 1991, n. 10.
EC, 2008. Comunicazione della Commissione europea al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e
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ENI, 2011. Lo scenario energetico in Italia.
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Gracceva F., Contaldi M., 2004. Scenari energetici italiani – valutazione di misure di politica energetica, ENEA.
ISFORT ‐ ISTITUTO SUPERIORE DI FORMAZIONE E RICERCA PER I TRASPORTI
Statistiche regionali sulla mobilità, elaborazioni AUDIMOB aggiornate al 2007.
ISTAT ‐ Il sistema energetico italiano e gli obiettivi ambientali al 2020, pubblicato il 6 luglio 2010, dati resi
disponibili dai principali produttori di statistiche energetiche sul territorio: il Ministero dello Sviluppo
Economico, l’Enea e la società Terna.
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Osservatorio Autopromotec ‐ Rapporti annuali redatti dall’Osservatorio su dati ICDP International
Continental Scientific Drilling Program.
Osservatorio Regionale dei Rifiuti – Campania. Produzione annuale di rifiuti per Comune.
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Regione Campania, marzo 2003. Allegato D – Testo integrale degli strumenti di pianificazione paesistica.
Siti Internet consultati
Automobile Club d’Italia ACI (www.aci.it)
MISE- Ministero dello Sviluppo Economico
Pv Gis--http://re.jrc.ec.europa.eu/pvgis/apps4/pvest.php?lang=it&map=europe
BCP Energia (www.bcp‐energia.it)
CAMBIAMOCLIMA (www.cambiamoclima.it)
CENED (Certificazione ENergetica degli EDifici) (www.cened.it)
CONSORZIO CEV (www.consorziocev.it)
COVENANT OF MAYORS (www.eumayors.eu)
ENEA (www.enea.it)
EU Climate Action (http://ec.europa.eu/climateaction)
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GSE – ATLASOLE. Atlante degli impianti fotovoltaici in conto energia del Gestore dei Servizi Elettrici.
(http://atlasole.gse.it/atlasole/)
ISTAT (www.istat.it)
Geodemo ISTAT (http://demo.istat.it/ricbil/index.html)
Italian Climate Network (www.italiaclima.org)
MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
(www.minambiente.it)
Power Solar System (www.powersolarsystem.it)
PROGETTO “KYOTO ENTI LOCALI” (http://www.kyotoclub.org)
QUALETARIFFA (www.qualetariffa.it)
TERNA (www.terna.it)
US Environmental Protection Agency E.P.A. (www.epa.gov)
SCHEDE PROGETTO
SCHEDE DI PROGETTO (SINTESI)
Legenda: BP = breve periodo (entro il 2016); MP = medio periodo (entro il 2018); LP = lungo periodo (entro il 2020)
SETTORE COD. AZIONE PERIODO INDICATORE Energia
Risparm. (MWh)
CO2 Risparm.
(tonn)
PUBBLICO
AU audit energetico MP Energia e CO2
Risparmiata 0 0
SOL solare termico MP N° impianti
installati/ Potenza installata
66,3 13,4
EFFE1 riqualif. coperture LP Mq di coperture
riqualificate 341,5 118,3
EFFE2 riqualif. infissi LP
Mq di infissi riqualificati
273,2 94,6
PV
impianti fotovoltaici
LP kW di picco
installati/CO2 eq risparmiata
1450,0 289,6
CL riqualif. impianti LP
N° impianti riqualificati
546,0 189,3
PI
illuminazione pubblica
LP n° di Punti Luce
riqualificati sul totale 400,0 193,3
PIA piantum. alberi LP
Numero di alberi piantati
--- 12,5
TRASPORTI
PAC dismissione e
sostituzione veicoli comunali
LP n° veicoli
dismessi/sostituiti della flotta
20,2 5,1
MS mercati a km 0 BP Emissioni di CO2-
Numero utenti coinvolti
595,4 158,9
GB green bus LP Numero di utenti del
servizio 59,5 15,9
BE bimbi elettrici LP
Numero di utenti del servizio
29,1 7,1
PAP isole ambientali-ztl LP Emissioni di CO2 14199,4 3671,0
RESIDENZIALE
EFFE3 strutture e impianti LP
N.° di pratiche per lavori e utenti
candidati ai bandi comunali
7281,4 1470,8
EFFE4 sostituzione caldaie MP N° caldaie sostituite 5461,1 1103,1
EFFE 5 sostituzione caldaie
ed infissi MP
N° caldaie sostituite e Mq di infissi riqualificati
4352,8 879,2
PVPRI impianti
fotovoltaici LP
n° impianti/kW di picco installati
416,1 201,0
RD
% raccolta differenziata
LP % R.D. --- 2483,4
COMUNICAZIONE
FORM
g.a.s.- Gruppo di acquisto solare- i
cittadini e i commercianti aderiscono al
progetto comunale
LP
N° di kWp installati in impianti solari
N° di persone che chiedono
informazioni N° di impianti di climatizzazione
cambiati
1397,6 675,0
FIGI fiere e giornate
dell’energia LP N° di partecipanti 1453,6 702,9
Codice AZIONE AU
Settore EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE
Campo di azione EDIFICI ATTREZZATURE E IMPIANTI COMUNALI
Azione chiave AUDIT ENERGETICO
Azioni correlate PV-SOL-CL-EFFE1-EFFE2
Descrizione dell’azione
L’azione prevede l’esecuzione di audit energetici di dettaglio per tutti gli edifici pubblici o a uso pubblico di pertinenza del Comune. L’audit energetico si dovrà sviluppare seguendo le seguenti fasi operative: - Acquisizione della documentazione; - Rilievi in campo ed eventuali monitoraggi; - Individuazione degli interventi di retrofit; - Valutazioni tecnico-economiche degli interventi; - Elaborazione del report tecnico. Le azioni proposte, quindi, non si dovranno limitare alla riduzione dei consumi di energia ma più in generale al miglioramento della sostenibilità dell’edificio, che coinvolge anche il miglioramento della qualità dei materiali e il risparmio di risorse naturali. Le informazioni ricavate costituiranno la base conoscitiva per elaborare delle gare di affidamento con la formula del Finanziamento Tramite Terzi. L’esecuzione degli audit è un'azione obbligatoria prima di attivare qualsiasi intervento di riqualificazione energetica. Dagli audit energetici potranno emergere elementi che consentono di evitare gli sprechi, ottimizzando la gestione, a prescindere dai lavori di riqualificazione che potrebbero essere fatti successivamente.
Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 0
Produzione di energia rinnovabile [MWh]:
-
Riduzione delle emissioni di CO2 [t]: 0
Tempistiche di attuazione
Periodo prevista di inizio 2015
Periodo prevista di fine 2017
Risorse umane coinvolte
Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale
Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale
Gestione del Territorio e Relative Risorse (Settore Lavori Pubblici ed Ecologia)
Attori esterni coinvolti EGE/Consulente tecnico/Auditor energetico
Costi e risorse finanziarie utilizzate
Costo stimato dell’azione di cui:
22.500 € 2500 € a edificio (Costo diagnosi. I costi sostenuti dall’Amministrazione Comunale per l’esecuzione degli audit energetici saranno coperti dalle ESCo che vinceranno la gara di affidamento dei contratti. Per l’Amministrazione si tratta quindi di una anticipazione che sarà successivamente coperta)
Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)
-
Finanziamento tramite Terzi -
Autofinanziamento € 22.500
Modalità di monitoraggio
Indicatori di riferimento Energia risparmiata/CO2 eq risparmiata
Frequenza di monitoraggio Annuale
Strumenti e sistemi per il monitoraggio
Scheda tecnica semplificata
Responsabile dell’attività di monitoraggio
Amministrazione Comunale, Responsabile Settore Lavori Pubblici ed Ecologia
Gli edifici sui quali sarà eseguito l'audit energetico sono:
Descrizione dell’azione
L'Amministrazione Comunale intende promuovere l’installazione di impianti solari termici sugli edifici di proprietà comunale. Con la realizzazione degli audit energetici, previsti dall’azione AU, si potrà valutare la possibilità di installare impianti solari termici sugli edifici di proprietà comunale. Nel caso di gestione diretta il finanziamento e la gestione dipenderanno dal Comune, che potrà cercare sponsor. Nel caso di gestione affidata a terzi il finanziamento e la gestione sarà loro competenza. L'Amministrazione Comunale si impegna a promuovere una gara per la costruzione e gestione degli impianti solari termici negli edifici caratterizzati da elevati consumi di acqua calda sanitaria. Secondo quanto è stato determinato dall'audit energetico è prevista la realizzazione del solare termico sul Campo Sportivo e sulle scuole dove è utilizzata la palestra..
Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 66,34
Produzione di energia rinnovabile [MWh]
-
Riduzione delle emissioni di CO2 [t]:
13,40
Tempistiche di attuazione
Periodo prevista di inizio 2015
Periodo prevista di fine
2018
Risorse umane coinvolte
Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale
Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale
Settore Lavori Pubblici
Attori esterni coinvolti Sportello Infoenergia al cittadino
Costi e risorse finanziarie utilizzate
Costo stimato dell’azione di cui:
50.000 €
Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)
-
Finanziamento tramite Terzi -
Autofinanziamento € 50.000,00
Modalità di monitoraggio
Indicatori di riferimento N° impianti installati/ Potenza installata
Frequenza di monitoraggio
Annuale
Strumenti e sistemi per il monitoraggio
Foglio di calcolo
Responsabile dell’attività di monitoraggio
Amministrazione Comunale, Settore Lavori Pubblici
Codice AZIONE SOL
Settore EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE
Campo di azione SOLARE TERMICO
Azione chiave RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI IMPIANTI
Azioni correlate CL - AU- PV
Codice AZIONE EFFE1
Settore EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE
Campo di azione COPERTURE EDIFICI COMUNALI
Azione chiave RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DELLE SUPERFICI OPACHE
ORIZZONTALI
Azioni correlate AU -PV - SOL
Descrizione dell’azione
L'azione di riqualificazione energetica delle coperture partendo dal censimento delle condizioni esistenti e delle specifiche esigenze, stabilisce gli interventi di: - Messa a norma delle coperture; - scelta dei materiali con riferimento all’installazioni di impianti PV integrati con l’efficienza energetica.
Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 341,47
Produzione di energia rinnovabile [MWh]
-
Riduzione delle emissioni di CO2 [t]:
118,32
Tempistiche di attuazione
Periodo prevista di inizio 2015
Periodo prevista di fine
2020
Risorse umane coinvolte
Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale
Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale
Gestione del Territorio e Relative Risorse (Settore Lavori Pubblici ed Ecologia)
Attori esterni coinvolti ESCo/EGE/Consulente tecnico
Costi e risorse finanziarie utilizzate
Costo stimato dell’azione di cui:
600.000 €
Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)
- POI energia-Fondi europei, nazionali, regionali-FESR
Finanziamento tramite Terzi -
Autofinanziamento € 600.000,00
Modalità di monitoraggio
Indicatori di riferimento Mq di coperture riqualificate
Frequenza di monitoraggio
Annuale
Strumenti e sistemi per il monitoraggio
Scheda tecnica semplificata
Responsabile dell’attività di monitoraggio
Amministrazione Comunale, Responsabile Settore Lavori Pubblici ed Ecologia
Codice AZIONE EFFE2
Settore EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE
Campo di azione INFISSI EDIFICI COMUNALI
Azione chiave RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DELLE SUPERFICI
TRASPARENTI VERTICALI
Azioni correlate AU – Audit Energetici - EFFE1- COPERTURE EDIFICI
COMUNALI
Descrizione dell’azione
L'azione di riqualificazione energetica degli infissi partendo dal censimento delle condizioni esistenti e delle specifiche esigenze, stabilisce gli interventi di: - Messa a norma; riduzione degli spifferi, riduzione della dispersione termica rispetto agli infissi tradizionali di circa il 40 %(dati ENEA); intervenire sugli edifici comunali e sulle scuole-circa 2.500 mq
Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 273,18
Produzione di energia rinnovabile [MWh]
-
Riduzione delle emissioni di CO2 [t]:
94,6
Tempistiche di attuazione
Periodo prevista di inizio 2015
Periodo prevista di fine
2020
Risorse umane coinvolte
Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale
Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale
Gestione del Territorio e Relative Risorse (Settore Lavori Pubblici ed Ecologia)
Attori esterni coinvolti ESCo/EGE/Consulente tecnico
Costi e risorse finanziarie utilizzate
Costo stimato dell’azione di cui:
800.000 €
Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)
- POI energia-Fondi europei, nazionali, regionali-FESR
Finanziamento tramite Terzi -
Autofinanziamento € 800.000,00
Modalità di monitoraggio
Indicatori di riferimento Mq di infissi riqualificati
Frequenza di monitoraggio
Annuale
Strumenti e sistemi per il monitoraggio
Scheda tecnica semplificata
Responsabile dell’attività di monitoraggio
Amministrazione Comunale, Responsabile Settore Lavori Pubblici ed Ecologia
Codice AZIONE PV
PUBBLICO
Settore EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE
Campo di azione PRODUZIONE LOCALE DI ENERGIA ELETTRICA
Azione chiave IMPIANTO FOTOVOLTAICO SUGLI EDIFICI COMUNALI
Azioni correlate FORM - Sportello Infoenergia per i cittadini- AU- SOL
EFFE1- COPERTURE EDIFICI COMUNALI
Descrizione dell’azione
Scopo di questa azione è promuovere l’installazione di impianti solari fotovoltaici sugli edifici di proprietà comunale tramite ESCo. Con la realizzazione degli audit energetici (azione AU) si deve valutare la possibilità di installare impianti fotovoltaici sugli edifici di proprietà comunale. A questo scopo, la progettazione e l’installazione può essere curata direttamente dall’Amministrazione Comunale oppure da una Esco. In questo secondo caso, l’Amministrazione si impegna a realizzare una gara d’appalto con la formula contrattuale del “Risparmio Condiviso” al fine di ottenere un contratto di Finanziamento Tramite Terzi. Con questa formula contrattuale, infatti, partecipa fin dall’inizio ai benefici economici indotti dall’installazione di pannelli fotovoltaici effettuata dalla ESCo. L'Amministrazione Comunale mira a realizzare 1000 kW di picco, su circa 6000 mq di superficie utile.
Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: --
Produzione di energia rinnovabile [MWh]
1.450
Riduzione delle emissioni di CO2 [t]:
289,59
Tempistiche di attuazione
Periodo prevista di inizio 2015
Periodo prevista di fine 2020
Risorse umane coinvolte
Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale
Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale
Settore Lavori Pubblici
Attori esterni coinvolti Sportello Infoenergia al cittadino, ESCo
Costi e risorse finanziarie utilizzate
Costo stimato dell’azione di cui: 3.000 €- Elaborazione del bando e valutazione progetti: 3.000 €
Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)
-POI energia-Fondi europei, nazionali, regionali-FESR
Finanziamento tramite Terzi -
Autofinanziamento € 3.000
Modalità di monitoraggio Indicatori di riferimento
kW di picco installati dai quali si ricava l’energia prodotta/CO2 eq risparmiata
Frequenza di monitoraggio Annuale
Strumenti e sistemi per il monitoraggio
Approvazione del progetto di realizzazione dell’intervento (tramite determina o altro documento predisposto all’ufficio tecnico)
Responsabile dell’attività di monitoraggio
Amministrazione Comunale, Settore Lavori Pubblici
Codice AZIONE CL
Settore EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE
Campo di azione CLIMATIZZAZIONE PUBBLICA
Azione chiave RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI IMPIANTI
Azioni correlate SOL—Solare termico- AU- PV
Descrizione dell’azione
L'azione di riqualificazione energetica degli impianti di climatizzazione pubblica consiste nell'elaborazione ed attuazione di un piano di energy saving che, a partire dal censimento degli impianti esistenti: - Messa a norma; -Sostituzione di caldaie obsolete (tradizionali), con quelle ad alta efficienza, caldaia a condensazione; - Installazione di termoregolatori sui radiatori integrato ad un sistema di gestione con sensori di temperatura, umidità, presenza, per razionalizzare l’uso degli ambienti e ridurre il carico in termini di consumi della caldaia.
Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 546
Produzione di energia rinnovabile [MWh]
-
Riduzione delle emissioni di CO2 [t]:
189,31
Tempistiche di attuazione
Periodo prevista di inizio 2015
Periodo prevista di fine 2020
Risorse umane coinvolte
Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale
Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale
Gestione del Territorio e Relative Risorse (Settore Lavori Pubblici ed Ecologia)
Attori esterni coinvolti ESCo/EGE/Consulente tecnico
Costi e risorse finanziarie utilizzate
Costo stimato dell’azione di cui:
150.000 €
Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)
-
Finanziamento tramite Terzi -
Autofinanziamento € 150.000,00
Modalità di monitoraggio
Indicatori di riferimento N° impianti riqualificati
Frequenza di monitoraggio Annuale
Strumenti e sistemi per il monitoraggio
Scheda tecnica semplificata
Responsabile dell’attività di monitoraggio
Amministrazione Comunale, Responsabile Settore Lavori Pubblici ed Ecologia
Codice AZIONE PI
Settore EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE
Campo di azione ILLUMINAZIONE PUBBLICA
Azione chiave RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI IMPIANTI
Azioni correlate
Descrizione dell’azione
L'azione di riqualificazione energetica degli impianti di illuminazione pubblica consiste nell'elaborazione ed attuazione di un piano di energy saving che, a partire dal censimento degli impianti esistenti e delle specifiche esigenze e regole di illuminazione del territorio, stabilisce gli interventi di: - Messa a norma; -Sostituzione di lampade obsolete (vapori di mercurio), e SAP (sodio alta pressione) con lampade ad alta efficienza, LED e trasformatore elettronico; - Installazione di un sistema di telecontrollo con riduttori flusso luminoso.
Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 400
Produzione di energia rinnovabile [MWh]
-
Riduzione delle emissioni di CO2 [t]:
193,32
Tempistiche di attuazione
Periodo prevista di inizio 2015
Periodo prevista di fine
2020
Risorse umane coinvolte
Responsabile operativo dell’azione
Gestore privato con la collaborazione dell’ Amministrazione Comunale
Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale
Gestione del Territorio e Relative Risorse (Settore Lavori Pubblici ed Ecologia)
Attori esterni coinvolti ESCo/EGE/Consulente tecnico
Costi e risorse finanziarie utilizzate
Costo stimato dell’azione di cui:
250.000 €
Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)
-
Finanziamento tramite Terzi -
Autofinanziamento € 250.000,00
Modalità di monitoraggio
Indicatori di riferimento n° di Punti Luce riqualificati sul totale
Frequenza di monitoraggio
Semestrale
Strumenti e sistemi per il monitoraggio
Censimento punti luce
Responsabile dell’attività di monitoraggio
Ufficio Lavori Pubblici
Codice AZIONE PIA
Settore EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE
Campo di azione PIANTUMAZIONE ALBERI
Azione chiave ALBERI PER BIMBI
Azioni correlate
Descrizione dell’azione
L'Amministrazione Comunale si impegna a piantare un albero ogni bambino nato fino al 2020, tenendo presente il trend di crescita della popolazione.
Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: --
Produzione di energia rinnovabile [MWh]
-
Riduzione delle emissioni di CO2 [t]: 12,5
Tempistiche di attuazione
Periodo prevista di inizio 2015
Periodo prevista di fine 2020
Risorse umane coinvolte
Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale
Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale
Settore Gestione del Territorio- Settore Programmazione
Attori esterni coinvolti Corpo forestale dello Stato
Costi e risorse finanziarie utilizzate
Costo stimato dell’azione di cui: € 0
Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)
- 0
Finanziamento tramite Terzi -
Autofinanziamento € 0
Modalità di monitoraggio
Indicatori di riferimento Numero di alberi
Frequenza di monitoraggio Annuale
Strumenti e sistemi per il monitoraggio - Foglio di calcolo
Responsabile dell’attività di monitoraggio
Amministrazione Comunale
Codice AZIONE PAC
Settore TRASPORTI
Campo di azione PARCO VEICOLI COMUNALE
Azione chiave GRADUALE SOSTITUZIONE DEL PARCO VEICOLI
Azioni correlate BE
Descrizione dell’azione
L'amministrazione Comunale si impegna a effettuare una graduale sostituzione del parco veicoli pubblici e a introdurre soluzioni tecnologiche innovative al fine di ridurre le emissioni inquinanti. Le sotto-azioni prevedono le seguenti linee di intervento: -favorire la diffusione e l'uso di sistemi di condivisione all'interno dell'Amministrazione Comunale; - impiego di sistemi speciali di adattamento dei veicoli esistenti benzina con metano o GPL, convertitori catalitici e filtri anti-particolato sulla macchine diesel; - progressiva dismissione dei veicoli più inquinanti e sostituzione con mezzi ibridi o elettrici; - monitoraggio annuale dei consumi per tipologia di carburante e relative emissioni. L'Amministrazione Comunale si impegna a predisporre bandi di gara finalizzati all’acquisto di mezzi di trasporto pubblico basati su una serie di criteri di efficienza energetica, sostenibilità ambientale e riduzione delle emissioni di anidride carbonica, ossidi di zolfo, ossidi di azoto e particolato atmosferico. Saranno predisposti anche bandi di gara specifici per le aziende di trasporto che forniscono un servizio al Comune (ad. es. servizio scuole) con una serie di criteri di efficienza energetica, sostenibilità ambientale ed emissione inquinante massima
Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 20,15
Produzione di energia rinnovabile [MWh]
-
Riduzione delle emissioni di CO2 [t]:
5,068
Tempistiche di attuazione
Periodo prevista di inizio 2015
Periodo prevista di fine 2020
Risorse umane coinvolte
Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale
Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale
Settore Gestione del Territorio Settore Programmazione Corpo Intercomunale di Polizia Locale
Attori esterni coinvolti ESCo/EGE/Consulente tecnico
Costi e risorse finanziarie utilizzate
Costo stimato dell’azione di cui: 10.000 € (2.000 € ad automobile, inteso come sovra-costo rispetto all'acquisto di un automobile tradizionale) - 2.000 € * 5 = € 10.000,00
Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)
--Fondi per la mobilità sostenibile- Fondi europei, nazionali, regionali-FESR
Finanziamento tramite Terzi -
Autofinanziamento € 10.000
Modalità di monitoraggio
Indicatori di riferimento n° veicoli dismessi/sostituiti della flotta
Frequenza di monitoraggio Annuale
Strumenti e sistemi per il monitoraggio
Inventario delle emissioni
Responsabile dell’attività di monitoraggio
Amministrazione Comunale, Settore Lavori Pubblici
Codice AZIONE MS
Settore TRASPORTI
Campo di azione MOBILITÀ SOSTENIBILE
Azione chiave MERCATI A KM ZERO
Azioni correlate FORM-FIGI
Descrizione dell’azione
L'Amministrazione Comunale si impegna a realizzare e a promuovere sul proprio territorio i “Mercati a km 0” , ovvero forme di commercio che permettono di acquistare cibi e bevande del comparto agricolo regionale. In questo modo si vendono prodotti del patrimonio agroalimentare locale, di stagione, dotati di qualità elevata e a prezzi di vendita contenuti, educando anche il cittadino a forme di alimentazione corrette. L'iniziativa sperimentale si prefigge come obiettivo la vendita di prodotti biologici, ottenuti con metodi di coltivazione o di allevamento che utilizzano solo sostanze presenti in natura, escludendo l'uso di sostanze di sintesi chimica e di processi di sfruttamento intensivo delle risorse suolo, acqua e aria. È consentita anche la vendita di prodotti del commercio equosolidale provenienti da Paesi in Via di Sviluppo. Lo scopo principale del progetto è quello di contribuire a orientare gli stili di vita del cittadino verso pratiche di consumo sostenibile, promuovendo una relazione diretta tra agricoltori locali e consumatori responsabili. La produzione locale, inoltre, consente di ridurre l'inquinamento ambientale legato ai trasporti e alla filiera produttiva. Il mercato avrà una cadenza mensile. Avere un mercato “sotto casa”, evita di muoversi con i veicoli.
Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 595,39
Produzione di energia rinnovabile [MWh]
-
Riduzione delle emissioni di CO2 [t]: 158,96
Tempistiche di attuazione
Periodo prevista di inizio 2015
Periodo prevista di fine 2016
Risorse umane coinvolte
Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale
Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale
Settore Gestione del Territorio Settore Programmazione Corpo Intercomunale di Polizia Locale
Attori esterni coinvolti Associazioni di categoria-aziende- Federazione Provinciale Coldiretti
Costi e risorse finanziarie utilizzate
Costo stimato dell’azione di cui: € 0
Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)
-
Finanziamento tramite Terzi -
Autofinanziamento €
Modalità di monitoraggio
Indicatori di riferimento Emissioni di CO2- Numero utenti coinvolti
Frequenza di monitoraggio Annuale
Strumenti e sistemi per il monitoraggio Centralina per le emissioni-Foglio di calcolo
Responsabile dell’attività di monitoraggio
Amministrazione Comunale- Settore Gestione del Territorio
Codice AZIONE GB
Settore TRASPORTI
Campo di azione MOBILITÀ SOSTENIBILE
Azione chiave GREEN BUS
Azioni correlate FORM- PAP- MS
Descrizione dell’azione
L'Amministrazione Comunale si impegna a realizzare un servizio navetta gratuito per il trasporto dei cittadini al mercato comunale. Il servizio sarà attivo nei giorni e nelle ore del mercato comunale. La società che gestisce il servizio mercatale gratuito si occuperà, in accordo con l’Amministrazione comunale e con le associazioni di categoria, di stabilire le corse, gli orari e le zone coperte dal servizio.
Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 59,53
Produzione di energia rinnovabile [MWh]
-
Riduzione delle emissioni di CO2 [t]: 15,89
Tempistiche di attuazione
Periodo prevista di inizio 2016
Periodo prevista di fine 2020
Risorse umane coinvolte
Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale
Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale
Settore Gestione del Territorio Settore Programmazione Corpo Intercomunale di Polizia Locale
Attori esterni coinvolti Associazioni di categoria-aziende-società che gestirà il servizio
Costi e risorse finanziarie utilizzate
Costo stimato dell’azione di cui: € 100.000
Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)
- Fondi europei, nazionali, regionali per interventi sulla mobilità sostenibile
Finanziamento tramite Terzi -
Autofinanziamento € 100.000
Modalità di monitoraggio
Indicatori di riferimento Numero di utenti del servizio
Frequenza di monitoraggio Mensile
Strumenti e sistemi per il monitoraggio -Fogli di calcolo
Responsabile dell’attività di monitoraggio
Amministrazione Comunale
Codice AZIONE BE
Settore TRASPORTI
Campo di azione MOBILITÀ SOSTENIBILE
Azione chiave BIMBI ELETTRICI
Azioni correlate FORM
Descrizione dell’azione
L'Amministrazione Comunale si impegna a realizzare un servizio navetta gratuito per il trasporto degli alunni delle scuole del comune. Si può partire che un progetto pilota che riguarderà 40 bambini. I bus saranno due al servizio degli alunni nei giorni di scuola e negli orari di entrata e uscita in accordo con le scuole.
Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 29,07
Produzione di energia rinnovabile [MWh]
-
Riduzione delle emissioni di CO2 [t]: 7,10
Tempistiche di attuazione
Periodo prevista di inizio 2016
Periodo prevista di fine 2020
Risorse umane coinvolte
Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale
Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale
Settore Gestione del Territorio- Settore Programmazione Corpo Intercomunale di Polizia Locale
Attori esterni coinvolti Scuole
Costi e risorse finanziarie utilizzate
Costo stimato dell’azione di cui: € 100.000
Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)
- Fondi europei, nazionali, regionali per interventi sulla mobilità sostenibile
Finanziamento tramite Terzi -
Autofinanziamento € 100.000
Modalità di monitoraggio
Indicatori di riferimento Numero di utenti
Frequenza di monitoraggio Semestrale
Strumenti e sistemi per il monitoraggio - Foglio di calcolo
Responsabile dell’attività di monitoraggio
Amministrazione Comunale
Codice AZIONE PAP
Settore TRASPORTI
Campo di azione PARCO VEICOLI PRIVATI E COMMERCIALI
Azione chiave GRADUALE SOSTITUZIONE DEL PARCO VEICOLI
Azioni correlate FORM
Descrizione dell’azione
La Campania è la regione con la percentuale più alta di auto euro 0, euro 1 e euro 2, ossia il 46,1%, 1.537.917 auto su un totale di 3.338627. Le auto con alimentazione a benzina hanno subito il calo più pesante fra le altre alimentazioni, -11,8%, contro la crescita esplosiva del metano che ha più che raddoppiato le iscrizioni del nuovo, passando da 5.334 prime iscrizioni del 2012 alle 11.920 del 2013. Anche per le auto elettriche si è rilevato un discreto aumento pari a circa il 55%, arrivando ad 821 auto registrate. Di contro è diminuita la quota delle auto a benzina sul totale, dal 33,9% del 2012 al 32% del 2013 principalmente per l’incremento delle alimentazioni a metano; l’incidenza delle alimentazioni a gasolio si stabilizza al 54%. La limitazione della mobilità privata inquinante accompagnata dal potenziamento del trasporto pubblico verde(competenza provinciale), del car pooling e della mobilità pedonale, costituisce un intervento fondamentale per ridurre le emissioni di gas climalteranti, l'inquinamento atmosferico, i consumi energetici associati alla circolazione veicolare obsoleti, il rumore, l'incidentalità e gli effetti di disturbo. L'Amministrazione Comunale si impegna a realizzare sul proprio territorio una serie di “isole ambientali” volte a limitare i flussi veicolari obsoleti: - Riqualificazione degli spazi pubblici; - Realizzazione di parcheggi in corrispondenza di nodi di interscambio, aree di interesse pubblico e zone a sosta regolata e tariffata; - Parcheggi e rastrelliere per biciclette; - Realizzazione di zone a traffico limitato (ZTL). Il miglioramento della qualità urbana connessa con la realizzazione delle isole ambientali è strettamente legato allo sviluppo di nuovi luoghi di socialità, spazi pubblici e zone commerciali e di servizio.
Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 14199,39
Produzione di energia rinnovabile [MWh]
-
Riduzione delle emissioni di CO2 [t]: 3.671
Tempistiche di attuazione
Periodo prevista di inizio 2016
Periodo prevista di fine 2020
Risorse umane coinvolte
Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale
Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale
Settore Gestione del Territorio Settore Programmazione Corpo Intercomunale di Polizia Locale
Attori esterni coinvolti Consulente tecnico ARPAC
Costi e risorse finanziarie utilizzate
Costo stimato dell’azione di cui: € 5.000 Analisi e studio del territorio
Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)
-Fondi europei, nazionali, regionali per interventi sulla mobilità sostenibile
Finanziamento tramite Terzi -
Autofinanziamento € 5.000
Modalità di monitoraggio
Indicatori di riferimento Emissioni di CO2
Frequenza di monitoraggio Annuale
Strumenti e sistemi per il monitoraggio Centralina per le emissioni
Responsabile dell’attività di monitoraggio
Amministrazione Comunale, Settore Lavori Pubblici
Tabella Prime iscrizioni auto per alimentazione e macro area – anno 2012-2013
http://www.aci.it/fileadmin/documenti/studi_e_ricerche/dati_statistiche/Mercato_auto_per_prov_e_
macro-area_2013.pdf
Codice AZIONE EFFE3
Settore COINVOLGIMENTO DEI CITTADINI E DEGLISTAKEHOLDERS
Campo di azione STRUTTURE E IMPIANTI
Azione chiave RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA EDILIZIA RESIDENZIALE
Azioni correlate FIGI- FORM-EFFE5-EFFE4
Descrizione dell’azione
L'Amministrazione Comunale si impegna a realizzare un Regolamento Edilizio contenente un Titolo specifico sulla gestione dell’energia e sul miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici, inserendo regole cogenti aggiornate con la legislazione in vigore e in linea con la nuova Direttiva che impone edifici nuovi a energia quasi zero. La normativa contenuta intende perseguire l’obiettivo di migliorare le condizioni abitative, le prestazioni energetiche degli involucri e degli impianti negli edifici, ridurre la quantità di energia necessaria per la loro climatizzazione, contenere gli sprechi di energia e le emissioni di CO2, attraverso la costruzione di edifici energeticamente efficienti, nel rispetto dell’ambiente. Il Regolamento o l’Allegato energetico al Regolamento potrà contenere anche articoli facoltativi e sistemi di incentivazione. Si consiglia di strutturare il Titolo per Aree tematiche di intervento, indicando se la regola è cogente o facoltativa. Sarà necessario predisporre una Check List specifica che il professionista dovrà compilare per ogni PC o SCIA consegnata, in modo da permettere un controllo da parte dell’Ufficio Tecnico sul rispetto delle regole cogenti contenute nel nuovo Regolamento. L’iter di approvazione è quello previsto dalla legislazione in vigore e comporterà la condivisione con gli stakeholder e cittadini e una formazione specifica per l’Ufficio Tecnico comunale.
Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 7281,41
Produzione di energia rinnovabile [MWhel]
-217,5
Riduzione delle emissioni di CO2 [t]:
1.470,84
Tempistiche di attuazione
Periodo prevista di inizio 2015
Periodo prevista di fine 2020
Risorse umane coinvolte
Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale
Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale
Gestione del Territorio e Relative Risorse (Settore Urbanistica, Edilizia Privata, Commercio, URP)
Attori esterni coinvolti ESCo/EGE/Consulente tecnico
Costi e risorse finanziarie utilizzate
Costo stimato dell’azione di cui: 10.000 €
Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)
-
Finanziamento tramite Terzi -
Autofinanziamento € 10.000,00
Modalità di monitoraggio Indicatori di riferimento
N° di pratiche per lavori e utenti candidati ai bandi comunali
Frequenza di monitoraggio Biennale
Strumenti e sistemi per il monitoraggio
Controllo delle Check List per ogni pratica e redazione di un database
Responsabile dell’attività di monitoraggio
Amministrazione Comunale, Settore Urbanistica, Edilizia Privata, Commercio, URP
Codice AZIONE EFFE4
Settore EDIFICI, RESIDENZIALI
Campo di azione CALDAIE PRIVATI
Azione chiave SOSTITUZIONE CALDAIE
Azioni correlate FIGI- FORM
Descrizione dell’azione
Bando relativo all’erogazione degli incentivi per la sostituzione di caldaie per il riscaldamento e produzione di acqua sanitaria rivolto a: a) tutti i soggetti destinatari del contributo devono essere proprietari o titolari di un diritto reale di godimento (uso, usufrutto, abitazione) su beni mobili e sui beni immobili situati sul territorio del Comune di Casagiove; b) essere cittadini residenti o Aziende con sede legale nel Comune; Contributi pari a € 500,00 per la sostituzione di caldaie ad alta efficienza 3 e 4 stelle ed € 700,00 per la sostituzione di caldaie a condensazione con alimentazione a metano o GPL;
Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 5461,05
Produzione di energia rinnovabile [MWh]
-
Riduzione delle emissioni di CO2 [t]:
1103,13
Tempistiche di attuazione
Periodo prevista di inizio 2015
Periodo prevista di fine
2016/2017
Risorse umane coinvolte
Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale
Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale
Gestione del Territorio e Relative Risorse (Settore Lavori Pubblici ed Ecologia)
Attori esterni coinvolti Aziende Virtuose del settore impiantistico
Costi e risorse finanziarie utilizzate
Costo stimato dell’azione di cui:
50.000 €
Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)
-
Finanziamento tramite Terzi -Banche già coinvolte per la detrazione fiscale
Autofinanziamento € 50.000,00
Modalità di monitoraggio
Indicatori di riferimento N° caldaie sostituite
Frequenza di monitoraggio
Annuale
Strumenti e sistemi per il monitoraggio
Scheda tecnica semplificata
Responsabile dell’attività di monitoraggio
Amministrazione Comunale, Responsabile Settore Lavori Pubblici ed Ecologia
Note: si ricorda che per la riqualificazione energetica esistono e sono stati prorogati nuovamente gli incentivi statali per la detrazione fiscale in caso di sostituzione di caldaia ed infissi.
Codice AZIONE EFFE5
Settore EDIFICI, RESIDENZIALI
Campo di azione CALDAIE PRIVATI
Azione chiave SOSTITUZIONE CALDAIE E INFISSI
Azioni correlate FIGI- FORM
Descrizione dell’azione
Bando relativo all’erogazione degli incentivi per la sostituzione di infissi e caldaie per il riscaldamento e produzione di acqua sanitaria rivolto a 250 abitazioni, pari al 5 % del totale. L’amministrazione effettua decurtazioni della TASI per 3 anni:
1) 35% della tassa da conferire in caso di cambio della caldaia; 2) 50% della tassa da conferire in caso di cambio di caldaia e di tutti gli infissi della
abitazione. L’incentivo è rivolto a: a) tutti i soggetti destinatari del contributo devono essere proprietari o titolari di un diritto reale di godimento (uso, usufrutto, abitazione) su beni mobili e sui beni immobili situati sul territorio del Comune di Casagiove; b) essere cittadini residenti o Aziende con sede legale nel Comune; per la sostituzione di caldaie ad alta efficienza 3 e 4 stelle e per la sostituzione di caldaie a condensazione con alimentazione a metano o GPL; per gli infissi partendo dal valore tipico di trasmittanza termica di 4,7 W/(m2•K) per finestre con vetri singoli può essere ridotto a 2,7 W/(m2•K) installando delle finestre con doppi vetri e intercapedine (una diminuzione di oltre il 40% del consumo energetico per m2 di superficie vetrata dovuta alla trasmissione di calore). Mentre, utilizzando dei doppi vetri a bassa emissione con gas Argon, la trasmittanza può migliorare fino a 1,1 W/(m2•K) e addirittura fino a 0,7 W/(m2•K) nel caso di tripli vetri.
Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 4352,82
Produzione di energia rinnovabile [MWh]
-
Riduzione delle emissioni di CO2 [t]: 879,24
Tempistiche di attuazione
Periodo prevista di inizio 2016
Periodo prevista di fine 2017
Risorse umane coinvolte
Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale
Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale
Gestione del Territorio e Relative Risorse (Settore Lavori Pubblici ed Ecologia)
Attori esterni coinvolti Aziende Virtuose del settore impiantistico
Costi e risorse finanziarie utilizzate
Costo stimato dell’azione di cui: 50.000 €
Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)
-
Finanziamento tramite Terzi -Banche già coinvolte per la detrazione fiscale
Autofinanziamento € 50.000
Modalità di monitoraggio
Indicatori di riferimento N° caldaie sostituite e Mq di infissi riqualificati
Frequenza di monitoraggio Annuale
Strumenti e sistemi per il monitoraggio Scheda tecnica semplificata
Responsabile dell’attività di monitoraggio
Amministrazione Comunale, Responsabile Settore Lavori Pubblici ed Ecologia
Codice AZIONE PV-PRI
Settore EDIFICI RESIDENZIALI
Campo di azione PRODUZIONE LOCALE DI ENERGIA ELETTRICA
Azione chiave IMPIANTO FOTOVOLTAICO SUGLI EDIFICI PRIVATI
Azioni correlate FIGI- FORM
Descrizione dell’azione
Le azioni di sensibilizzazione svolte a livello nazionale, regionale e comunale hanno consentito in questi anni di sviluppare anche nella Città di Casagiove il ricorso a fonti energetiche rinnovabili. In particolare la presenza di impianti fotovoltaici ha registro numero significativi negli ultimi anni un aumento degli impianti installati, con una media di circa 70 kWp installati all’anno, con crescite e decrescite poco influenzate dalla diminuizione degli incentivi, come si può notare dal grafico.
Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 0
Produzione di energia rinnovabile [MWh]
609 MWh
Riduzione delle emissioni di CO2 [t]:
200,97
Tempistiche di attuazione
Periodo prevista di inizio 2015
Periodo prevista di fine 2020
Risorse umane coinvolte
Responsabile operativo dell’azione Privati
Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale
Gestione del Territorio e Relative Risorse (Settore Lavori Pubblici ed Ecologia) nell’attività di pubblicizzazione e sensibilizzazione
Attori esterni coinvolti Consulenti e aziende
Costi e risorse finanziarie utilizzate
Costo stimato dell’azione di cui:
-
Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)
-Incentivi su fondi europei, nazionali, regionali
Finanziamento tramite Terzi -
Autofinanziamento -
Modalità di monitoraggio
Indicatori di riferimento n° impianti/ kW di picco installati
Frequenza di monitoraggio Annuale
Strumenti e sistemi per il monitoraggio
Censimento impianti
Responsabile dell’attività di monitoraggio
Ufficio Lavori Pubblici
Codice AZIONE RD
Settore EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE
Campo di azione RIFIUTI
Azione chiave RACCOLTA DIFFERENZIATA-
Azioni correlate FORM
Descrizione dell’azione
L'Amministrazione Comunale si impegna a sensibilizzare notevolmente i cittadini ad effettuare la raccolta differenziata. Dal 2008 al 2013 il comune è passato dal 15 % al 53 %. Se pensiamo che solo la raccolta differenziata di carta e cartone ha portato una riduzione in atmosfera di 4139,1 t/CO2 considerando che secondo la banca dati italiana I-LCA (Anpa, 2010) e le elaborazioni condotte da Ambiente Italia, il riciclo di una tonnellata di carta determina, assumendo i valori ponderati tra carte grafiche e cartone, una emissione evitata per ca. - 210 kg CO2eq/t di carta, come differenza tra le emissioni generate per la produzione di carta da fibre di riciclo e le emissioni evitate dalla produzione con fibre vergini.
Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: --
Produzione di energia rinnovabile [MWh]
-
Riduzione delle emissioni di CO2 [t]: 2483,46
Tempistiche di attuazione
Periodo prevista di inizio 2015
Periodo prevista di fine 2020
Risorse umane coinvolte
Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale
Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale
Settore Gestione del Territorio- Settore Programmazione Corpo Intercomunale di Polizia Locale
Attori esterni coinvolti Cittadini
Costi e risorse finanziarie utilizzate
Costo stimato dell’azione di cui: € 0
Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)
-
Finanziamento tramite Terzi -
Autofinanziamento € 0
Modalità di monitoraggio
Indicatori di riferimento % R.D.
Frequenza di monitoraggio Mensile
Strumenti e sistemi per il monitoraggio - Foglio di calcolo
Responsabile dell’attività di monitoraggio
Amministrazione Comunale
Note: questa azione interessa anche il terziario
Codice AZIONE FORM
Settore COINVOLGIMENTO DEI CITTADINI E DEGLI STAKEHOLDERS
Campo di azione SENSIBILIZZAZIONE E SVILUPPO RETI LOCALI
Azione chiave GRUPPI DI ACQUISTO (JOINT PROCUREMENT)
Azioni correlate FIGI
Descrizione dell’azione
L'amministrazione Comunale promuove, coordina e finalizza il Gruppo di Acquisto Solare (G.A.S.) che raggruppa coloro che hanno l’interesse comune di installare tecnologie di efficienza energetica (pannelli solari termici e fotovoltaici, cambio di caldaie). I gruppi di acquisto sono collegati fra loro in una rete. L'Amministrazione Comunale fornisce ai cittadini le informazioni sulle aziende di installazione “virtuose”, sulle procedure da assolvere, sui contributi e sui finanziamenti offerti da banche ed enti. In questo modo ci sono vantaggi economici (sconto sui prezzi di fornitura), una maggiore garanzia sulla qualità del processo e dei materiali. Le scelte decisionali sono attuate dai cittadini in base alle informazioni raccolte. Le fasi da attuare per avviare l'azione comprendono: - Definire una serie di parametri, caratteristiche e requisiti che devono essere rispettati dalle aziende produttrici e installatrici per aderire al Gruppo di Acquisto Solare; - Promozione, sensibilizzazione e divulgazione dell'attività; - Creazione di una lista di ditte produttrici e installatrici di pannelli solari dotate delle caratteristiche e dei requisiti richiesti dall'amministrazione Comunale; - Creazione di una pagina Web dedicata nel Sito Internet del Comune su cui aggiornare i dati in tempo reale.
Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 1.397,58
Produzione di energia rinnovabile [MWh] -
Riduzione delle emissioni di CO2 [t]: 675,03
Tempistiche di attuazione
Periodo prevista di inizio 2015
Periodo prevista di fine 2020
Risorse umane coinvolte
Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale
Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale
Settore Gestione del Territorio Settore Lavori Pubblici URP
Attori esterni coinvolti Camera di Commercio, Associazioni di Categoria, Ordini professionali, Associazioni locali, Amministratori condominiali, Banche-ASCOM-Confesercenti
Costi e risorse finanziarie utilizzate
Costo stimato dell’azione di cui: 6.000 € Organizzazione (risorse interne) Comunicazione: 1.000 annuali
Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)
-
Finanziamento tramite Terzi - Banche, Camera di Commercio, Associazioni di Categoria
Autofinanziamento € 6.000,00
Modalità di monitoraggio
Indicatori di riferimento
Numero di kWp installati in impianti solari Numero di persone che richiedono informazioni Numero di impianti di climatizzazione cambiati
Frequenza di monitoraggio Semestrale
Strumenti e sistemi per il monitoraggio Registro degli impianti solari-
Responsabile dell’attività di monitoraggio Amministrazione Comunale, Settore Gestione del Territorio
Codice AZIONE FIGI
Settore COINVOLGIMENTO DEI CITTADINI E DEGLI STAKEHOLDERS
Campo di azione SENSIBILIZZAZIONE E SVILUPPO RETI LOCALI
Azione chiave FIERE E GIORNATE DELL'ENERGIA
Azioni correlate FORM
Descrizione dell’azione
La fiere e le giornate dell'energia rivolte ai cittadini sono uno strumento essenziale affinché le tematiche della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico entrino nella coscienza della cittadinanza, attivando così comportamenti virtuosi e intelligenti volti al risparmio delle risorse naturali. In molti casi, infatti, le azioni promosse dall'Amministrazione Comunale possono perdere di efficacia proprio a causa del comportamento non sostenibile dei cittadini. Per questa ragione, l'Amministrazione Comunale si impegna a promuovere, a cadenza regolare fiere o giornate in cui invitare tutti gli operatori del settore, pubblici e privati, a promuovere e far conoscere i propri prodotti e servizi. I settori coinvolti possono essere: - Efficienza energetica degli edifici residenziali; - Raccolta differenziata dei rifiuti; - Mobilità sostenibile; - Fonti energetiche rinnovabili.
Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 1.453,60
Produzione di energia rinnovabile [MWhel ]
70
Riduzione delle emissioni di CO2 [t]:
702,90
Tempistiche di attuazione
Periodo prevista di inizio 2015
Periodo prevista di fine
2020
Risorse umane coinvolte
Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale
Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale
Gestione del Territorio
Attori esterni coinvolti Sportello Infoenergia al cittadino, tutti gli stakeholders
Costi e risorse finanziarie utilizzate
Costo stimato dell’azione di cui:
9.000 € 1.000 € annue (da stimare in base alle attività realizzate)
Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)
-
Finanziamento tramite Terzi - Associazioni ambientali, Aziende del territorio
Autofinanziamento € 9.000,00
Modalità di monitoraggio
Indicatori di riferimento Numero di partecipanti
Frequenza di monitoraggio
Annuale
Strumenti e sistemi per il monitoraggio
Registrazione presenze e creazione del database nominativi
Responsabile dell’attività di monitoraggio
Amministrazione Comunale; Settore Gestione del Territorio
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