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B A R B A R A R A I M O N D I
S I N G I N ' O R N E T T E
A CELEBRATION OF MR. COLEMAN'S MUSIC
BARBARA RAIMONDI -‐ MAURO NEGRI -‐ FURIO DI CASTRI -‐ ENZO ZIR ILL I
"ll progetto Singin' Ornette nasce da un primo amore, che, ormai diversi anni fa, ha aperto la mia concezione musicale verso un universo per così dire "parallelo", quello della musica di Mr. Coleman e più in generale, verso la sincerità del suo linguaggio. Ovviamente, essendo un progetto vocale si è dato rilievo al tratto più melodico dell'espressività Colemaniana, mettendo in luce una vena di cantabilità che raramente appare così caratteristica nella sua musica. Una vera e propria celebrazione del suo mondo, quindi, ed un sincero tributo da parte di tutti noi." Barbara Raimondi
Barbara Raimondi -‐ voce Barbara Raimondi lavora nell'ambito musicale da oltre 20 anni; ha, al suo attivo, la pubblicazione di sei cd da solista e vanta numerose importanti collaborazioni, Enrico Pieranunzi, Marco Pereira, Roberto Vecchioni e Peppe Servillo solo per citarne alcuni. Ha partecipato parallelamente anche a numerose produzioni di musica contemporanea ed è docente di canto jazz alla Scuola Civica di Torino e presso il Conservatorio di Trento.
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Mauro Negri -‐ sax alto e clarinetto Dal 1992, anno in cui vince il Top Jazz come miglior talento emergente, ad oggi, Mauro Negri ha collaborato stabilmente con musicisti, italiani e stranieri, di livello internazionale, come Kenny Wheeler, Billy Cobham, Lee Konitz, Jimmy Coob, Gato Barbieri, Tommy Turrentine, Enrico Rava, Paolo Fresu, Furio Di Castri, Franco D'Andrea.
Furio Di Castri -‐ contrabbasso La pluriennale carriera di Furio Di Castri è costellata da collaborazioni prestigiose e progetti personali altrettanto importanti: tra i nomi di maggior spicco troviamo Joe Henderson, Richard Galliano, John Taylor e Michel Petrucciani, solo per citarne alcuni.
Enzo Zirilli -‐ batteria Residente ormai da anni a Londra, il batterista Enzo Zirilli è senza dubbio tra le realtà musicali italiane più importanti ed il suo curriculum artistico si fregia di infinite collaborazioni con musicisti sia italiani che britannici: il grande chitarrista Jim Mullen, icona del jazz inglese, Tom Harrell, Dado Moroni, Enrico Pieranunzi e moltissimi altri.
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Italian vocalist Barbara Raimondi appeared with the Tony Kofi Trio in a programme called "Singin' Ornette". It isn't easy to write lyrics and invent vocalese for Coleman's music but this is exactly what she has done. Along with Kofi on alto, bassist Furio Di Castri and drummer Enzo Zirilli, she brought the idiosyncratic but personal melodies of Coleman to life, improvising scat lines in unison with Kofi's alto and sometimes singing alone as the musicians laid out. It was because Kofi has obviously studied all of the early Coleman music in great detail that made this set such a success. There were times, listening to the furious interaction of alto sax, bass and drums, that I got a sense of the excitement that must have been generated when Coleman and his original quartet burst onto the New York scene in 1959. Ornette changed jazz forever and this set reminded us how significant this music was. Barbara Raimondi used her considerable vocal range to reinterpret many of those early Coleman melodies, often using her own lyrics. And even though she was interpreting another musician's work, there was quite a lot of originality in her singing. Her longish scat lines often went off at a tangent where the invention was all her own and the Coleman melody temporarily just a framework for her self-‐expression. She left no doubt about the tribute side of her performance at the end, however, with an exquisite reading of Lonely Woman, one of Coleman's best and most played compositions. Here again she was sympathetically aided by her bassist and drummer and the uncannily accurate Ornette-‐sounding lines of Kofi's alto sax. Derek Ansell -‐ Jazz Journal (Uk)
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Come si fa a rendere cantabile Ornette Coleman, il sax del Free Jazz, che tra i primi ha destrutturato melodia ed armonia in favore di una totale libertà espressiva? E' semplice, anzi non lo è. Ci vuole una cantante che sia musicista e Jazzista. Che conosca bene ed ami Ornette Coleman. Che sappia non solo cantare ed interpretare i suoi temi certamente non semplici, e i suoi arditissimi soli, ma che decida di trascriverseli, di dar loro parole rendendoli veri e propri brani. Che ne ipotizzi un arrangiamento senza strumento armonico (in stile ornettiano) -‐ il che è un'ulteriore prova di bravura, perché i fattori di cui tener conto perché alla fine il progetto non risulti ostico sono tantissimi. Questa musicista così ambiziosa eppure così umile nell'approcciarsi ad un gigante del Jazz c'è, ed è Barbara Raimondi, che per ben due anni ha curato amorevolmente un progetto che è diventato cd: "Singin' Ornette", presentato al Folk Club di Torino in occasione dell'apertura della preziosa Rassegna "italo -‐ britannica" voluta dal batterista Enzo Zirilli. Il risultato di tutto questo lavoro si è percepito in tutto il suo valore proprio nel bellissimo concerto live al Folk Club: intenso, divertente e (appunto) tutt'altro che ostico. Difficile, ma non ostico. "Canzoni Free", energiche ma anche dolci, fluide, una rivisitazione di Coleman del quale, per un piccolo miracolo di bravura si riesce ad esaltare un inusuale aspetto melodico pur senza snaturarne l'aspetto più squisitamente "Free". Merito innanzitutto della voce di Barbara Raimondi, dal timbro dolce e pieno di sfumature sottili ma anche potente, tanto da poter duettare con un sax senza esserne fagocitata (natura e tecnica in un mix perfetto): una voce capace di rendere armonici ed armoniosi anche temi che sarebbero di per se piuttosto aspri dal punto di vista dell'andamento ritmico -‐ melodico. I duetti con il sax del bravissimo Tony Kofi (che con Ornette ha collaborato, e del quale dunque conosce il suono non solo per averlo studiato o ascoltato), sono dovuti ad una scelta stilistica precisa: i due procedono all'unisono durante la presentazione e la riproposizione dei temi, rendendone ancora più chiaro ed intellegibile l'andamento. Oppure si sdoppiano omoritmicamente, dando luogo a bicordi che ricostruiscono l'ambito armonico "mancante", fornendo (insieme al prezioso Furio Di Castri) i punti di riferimento necessari all'esatta percezione di ciò che sta accadendo musicalmente. Quando Kofi esplode nei suoi soli (in clima ornettiano ma con stile personalissimo) e la voce tace, Di Castri garantisce il necessario e fondante apporto armonico dando continui punti di riferimento ma allo stesso tempo disegnando vere e proprie linee melodiche che si intrecciano con le note del sax. Ed è un piacere anche ascoltare le ondate dinamiche create dal dialogo accattivante tra batteria e sassofono: quando Kofi intensifica i fraseggi, durante i suoi soli, Zirilli è lì che sottolinea e offre ulteriori spunti intensificando il suo drumming. Quando l'intensità si ammorbidisce, i battiti diventano più rarefatti. Nessuno dei due prevarica sull'altro, ed il risultato è un suono energico ma elegante. Quasi una quadratura del cerchio, "Singin' Ornette", da ascoltare con grande attenzione. Daniela Floris -‐ A Proposito di Jazz
Rosario Moreno -‐ Artist Manager Phone: +39 0185 36 45 00 -‐ Mobile: +39 335 52 57 840 moreno@blueartmanagement.com
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