View
4
Download
0
Category
Preview:
Citation preview
Sanctae Gravinensis Ecclesiae Episcopi
ANTONIO DE ROSSI
1400 - 1402
In alcuni testi è riportato con il cognome de Russis o de Rupis.
L’Ughelli, nella cronotassi dei vescovi di Guardialfiera (Cb), lo riporta quale rettore della Chiesa
di Santa Maria di Cesano in Diocesi di Sessa Aurunca. Non siamo riusciti a individuare dove
potrebbe trovarsi tale edificio religioso e, comunque, ad oggi, risulta mai esistito in quella
circoscrizione ecclesiastica. Potrebbe trattarsi della chiesa di Santa Maria della Libera a Carano,
frazione di Sessa Aurunca, ma è solo un’ipotesi.
Comunque, dai documenti, risulta che Antonio è eletto a quella Sede da Bonifacio IX, il 15
gennaio 13921. Dopo sette anni circa in quella località, è trasferito dallo stesso Pontefice alla più
importante Diocesi di Gravina, era il 3 ottobre 1400. In questa Sede resta solamente due anni.
Sicuramente non si è mai insediato materialmente in questa Diocesi, quindi riesce difficile
trovare fonti sul suo governo.
Il 6 ottobre 1402 è trasferito alla Diocesi di Isola Capo Rizzuto in Calabria2. Anche in questa Sede
rimane due anni e, quindi, nel 1404 passa alla Sede d'Isernia, andando a sostituire il vescovo
Pietro espulso dal pontefice legittimo Gregorio XII, perché seguace dell'antipapa Benedetto XIII.
1 Una curiosità: nello stesso periodo di Guardialfiera, 1392 e dallo stesso Papa, a Sessa Aurunca è insediato un vescovo Antonio che era monaco cistercense e abate della chiesa di Santa Maria di Ponza in Diocesi di Gaeta. Questo presule risulta in quella sede fino al 1402. Fonti cistercensi, seppur alcune con riserva, lo riportano appartenere a quell’Ordine.
Sanctae Gravinensis Ecclesiae Episcopi
Ad Isernia resta solo pochi mesi, prima del 14 maggio è nuovamente trasferito alla Diocesi di
Terracina- Sezze-Priverno.
Gravina, Cattedrale esterno laterale visto dal rione “Piaggio”
2 L’Ughelli non lo riporta nella compilazione di quella cronotassi. È probabile che potesse trattarsi di un’amministrazione temporanea o di sostituto, dato che il vescovo Pietro Amoloya risulta Pastore della diocesi dal 1388 al 7 aprile 1421.
Gravina, Cattedrale
esterno laterale
visto dal pianoro
“Padreterno”
Sanctae Gravinensis Ecclesiae Episcopi
Gravina, Cattedrale esterno laterale, sulla dx campanile del complesso rupestre “Madonna della Stella”
Reliquiario in cristallo San Gregorio Taumaturgo
Sec. XV p.m.
Gravina, Monastero Santa Maria
già nella chiesa Cattedrale
Sanctae Gravinensis Ecclesiae Episcopi
Il 18 febbraio 1410 gli è affidata, quale vicario generale in spiritualibus, anche la circoscrizione
ecclesiastica nello Stato Pontificio di Marittima e Campagna.3
Nel 1411 l’abbazia cistercense di Valvisciolo, intitolata a Santo Stefano, nel comune di
Sermoneta in provincia di Latina, è concessa in beneficio di Paolo Caetani come abate
commendatario4, il quale nomina il vescovo Antonio suo delegato per tutte le questioni che
riguardano lo stesso complesso5.
In seguito aderisce allo scisma ed è deposto della sua dignità per ordine di Giovanni XIII, era il
1411 prima del 9 marzo.
Non si conosce l’epilogo della sua vita.
3 Campagna e Marittima è stata una divisione amministrativa dello Stato Pontificio, estesa, in origine, da Roma e Ostia, poi dai Colli Albani, alla Valle del Liri e a Terracina. In cartografia è anche conosciuta come Campagna di Roma o Latium. Per un breve periodo nell'XV secolo la provincia era divisa amministrativamente in Campagna e Marittima. Terracina e Pontecorvo, seppur incluse nei limiti geografici campanini, avevano delegati pontifici che le governavano autonomamente per tutto il medioevo. Cfr. Wikipedia 4 L'abate commendatario è un ecclesiastico, o, qualche volta, un laico, che tiene un'abbazia in commendam, cioè colui che percepisce i suoi redditi e, se ecclesiastico, può avervi anche giurisdizione, ma, in ogni caso, non esercita alcuna autorità sulla disciplina monastica interna. In origine furono affidate in commendam solo le abbazie vacanti, o quelle che si trovavano temporaneamente senza un superiore, in tal caso soltanto fino a che non veniva eletto o nominato un nuovo superiore. Un'abbazia si dice che è tenuta in commendam, ovvero provvisoriamente, per distinguerla da quella tenuta in titulum, che è un beneficio permanente. (cfr. Wikipedia) 5 Ritorna ancora in auge l’Ordine Cistercense
Stemma episcopale di mons. Antonio De Rossi, copia cartacea da affresco un tempo esistente, con altri
stemmi vescovili, nella cappella maggiore del Palazzo Vescovile.
Gravina, Archivio Unico Diocesano
Sanctae Gravinensis Ecclesiae Episcopi
Si ringrazia
dott. Renzo Paternoster
Bibliografia essenziale
Casino A., I vescovi di Gravina
Ciammaruconi C. Da Marmosolio a Valvisciolo storia di un insediamento cistercense nella Marittima medievale, Ciammaruconi, 1998 Eubel C. Hierarchia catholica medii aevi, 1198-1431 Editio Altera, Monasterii,1913
Le notizie e le immagini contenute non si ritengono essere esaustive, qualora si possiedono notizie ed immagini sulla
figura di Mons. Antonio De Rossi ed il suo periodo a Gravina, saremmo molto grati se venissero inoltrate a :
paternoster.saverio@libero.it e/o info@benedetto13.it
Ultimo aggiornamento settembre 2015
Recommended